Una curiosità...

[Canonista]

E' da un po' che seguo il forum e sinceramente vorrei porvi una domanda, senza secondi fini o malizie: ma non vi sembra che il mondo ortodosso sia troppo "variegato" con comunità e chiese che si insultano e si definiscono eretiche l'una con l'altra?
Se io fossi ortodosso, avrei mille dubbi sulla mia fede.
Già solo qui in questo forum, dove voi ortodossi siete in pochi, sembra che non siate quasi mai d'accordo!!!

Capisco che il papato abbia molti problemi e che nella storia abbia abusato della sua autorità, ma almeno nei casi in cui un cattolico esageri o si allontani dalla dottrina, nel momento in cui il Papa interviene, tutti i cattolici sanno dove sta la verità o dove c'è la menzogna...

Solo una mia piccola riflessione...

[pfjodor]

non sempre l'uniformità è segno di santità, non sempre la polifonia sia un male da fuggire.

dico...non sempre



ciao

[vescovosilvano]

Anch'io a volte vengo colto dalla tentazione di guardare a questa malattia dell'Ortodossia. Ma è il prezzo che paga per non aver partecipato al peccato capitale di riconscere la tirannide papale.

Poi, per il resto, ogniuno deve operare nella Chiesa in cui si trova per la propria metania,un po' come un monaco non deve cambiare il monastero di sua metania, mai cambiando giurisdizione a meno che non ci siano ragioni di fede oppure necessità di servizio pastorale. Le prime sono quelle considerate dal Concilio primosecondo, presieduto dal Santo Patriarca Fozio, le seconde devono derivare dall'obbedienza e non possono mai essere una responsabilità personale.
Devo dire una mia esperioenza. Ho cambiato due giurisdizioni: sono divenuto ortodosso nel patriarcato di Mosca e, fino a che S.Em. Vladimir (l'attuale Primate di Ucraina) fu l'Esarca dell'Europa occidentale non ebbi mai niente da ridire nei suoi confronto e procedevo in pace. Quando le realtà italiane furono poste direttamente sotto Kirill (dal quale, in realtà, non si sono mai affrancate del tutto, anche dopo il ripristino della Diocesi di Korsum) mi sentii abbandonato ed un pesce fuor d'acqua. Poi passai alla Chiesa Serba con le dimissoriali (anche se ci furono discussioni sull'interpretazione delle stesse, ma non mi toccò, fu problema di Gerarchi. E lo feci per indicazione del mio padre spirituale. Quando poi mi trovai sotto il Metropolita Jovan mi sorsero problemi di fede per il suo ecumenismo che rischiava di distruggere tutto ciò che avevamo fatto. Allora citai il Metropolita in una causa Ecclesiastica davanti alla Sinodo in veste di Tribunale per comportamenti ereticali. Il giudizio fu insabbiato e non si tenne mai (comportamente del tutto anticanonico: se fosse stato riconosciuto innocente io sarei stato deposto, ed era il rischio canonico che mi assumevo in piena consapevolezza). Ma fu solo insabbiato.
Allora, dopo diverse lettere al Patriarca Pavle a cui chiedevo disperatamente aiuto senza avere mai nessuna risposta capii che per fare un serio lavoro di evangelizzazione in Italia non c'era altra strada che una giurisdizione totalmente antiecumenista. Volevo però molto, una giurisdizione antiecumenista ma non fatta da fanatici. L'ho trovata, ne ringrazio Dio ed aspetto qui il giorno in cui mi chiamerà a rispondere delle mie azioni, sperando di trascorrere "in pace e conversione quanto mi resta da vivere" come dice la Liturgia. Con la sua Grazia.

[pfjodor]

grazie per le parole caro vescovo

kirie eleison

[Informatore]

Capisco che il papato abbia molti problemi e che nella storia abbia abusato della sua autorità, ma almeno nei casi in cui un cattolico esageri o si allontani dalla dottrina, nel momento in cui il Papa interviene, tutti i cattolici sanno dove sta la verità o dove c'è la menzogna...

Solo una mia piccola riflessione...

Caro canonista,
è proprio questo il gradino che differenzia la Ortodossia dal Cattolicesimo (che in antichità era ESATTAMENTE come l'Ortodossia).
Nella Chiesa ciò che VERAMENTE unisce NON E' UNA FEDE TEORICA e un formale legame con un vescovo ma una vede VISSUTA. Per essere vissuta tale fede deve essere SPERIMENTATA, per essere SPERIMENTATA tale fede deve passare sotto il vaglio anche di TENSIONI E CRITICHE che manifestano la vita della Chiesa. Questa è stata la vita della Chiesa nel primo millennio!
Una Chiesa dove si evitano tensioni e battaglie e uno impone sugli altri la sua volontà (mi rendo conto che lo esprimo sommariamente ma spesso è proprio stato così e questo, d'altronde, è il ritratto della Chiesa tridentina) non è un LABORATORIO DI VITA ma una CASA DI SCHIAVITU'.
L'Ortodossia nel suo "disordine" manifesta INDUBBIAMENTE le contraddizioni alle quali va incontro uno che TENTA DI VIVERE LA FEDE senza che questa si trasformi in QUIETO ASSENSO dietro al quale, però, ci può benissimo essere una pura forma e nulla più.
Oggi molta fede cristiano-cattolica si è ridotta a pura forma e molta obbedienza ecclesiale è formalità. La vita di questi uomini è veramente tutta da una altra parte anche se il Diritto Canonico è teoricamente rispettato.
Per questo da parte mia preferisco il casino dell'Ortodossia all'ordine - che però corre il rischio di essere un ordine da silenzio mortale - del mondo Cattolico.
Anche io dico questo senza voler essere polemico ma, alla sua sincera impressione contraccambio con la mia sincera impressione. Tutto qua.

[DanielGi.]

le parole di canonista potrebbero essere interpretate come una leggera provocazione...

Voi ortodossi siete dei confusionari, noi cattolici invece guardate quanto siamo bravi... è la nostra la vera, unica fede.

Bene, canonista si sbaglia.

C'è una frase di Agostino di Ippona che dice così :"inquietum est cor nostrum donec requiescat in te"...

Se molti di noi hanno deciso, nonostante tutto, di passare all'ortodossia e di restarci, è perchè nell'Ortodossia hanno sentito che incontravano non una dottrina, o meglio non solo una dottrina, ma il Cristo vivente...

[DanielGi.]

E non mi venga a dire canonista che la dottrina cattolica è unica...

Non lo è affatto.

Prendiamo un esempio semplice e banale di cui si parlava da qualche parte qui nel forum (ovvero in uno dei forum religiosi) : si parlava di come avesse reagito papa Roncalli alla conoscenza del quarto segreto di Fatima. Aveva reagito praticamente chiudendo suor Lucia in clausura ed ignorando il cosiddetto quarto segreto stesso.

Non si può non rallegrarsi di fronte a questo modo sensato di papa Roncalli di porsi nei confronti del cosiddetto quarto segreto di Fatima.

Infatti papa Roncalli conosceva bene l'importanza che l'ortodossia attribuisce ai Concilii ecumenici e, dal suo punto di vista, per poter chiedere scusa agli ortodossi, la cui fede egli conosceva molto bene, era necessaria la convocazione di un Concilio ecumenico.

Ovvero gli errori della controriforma ( concilio di trento) e quelli del Concilio vaticano I, potevano essere sanati solo da un nuovo Concilio. Ma purtroppo questo non fu possibile per l'immatura scomparsa di Roncalli. L'esperienza di vita di Montini era ben diversa da quella di Roncalli, e Montini infatti si affrettò a chiudere bruscamente il Concilio, avocando a sé i temi più scottanti che dovevano ancora tutti essere esaminati.

[DanielGi.]

Insomma papa Roncalli, dietro il segreto di Fatima, aveva sentito puzza di zolfo...

ma andiamo avanti. proprio in quel concilio convocato e voluto da papa Roncalli furono emanate direttive precise per l'ecumenismo e per i rapporti con il mondo ebraico...

Ora se si leggono forum come quello di etnonazionalismo si vede immediatamente che tutto quanto viene detto è detto e scritto in funzione di una larvata propaganta antisemita. Ma non è ben diversa la linea del Concilio ?

Ora i testi che vengono riportati nel forum citato sono in prevalenza scritti da un certo Maurizio Blondet che pubblica per una delle case editrici appartenti all'Opus Dei. ovvero, se per ipotesi l'Opus Dei concorda con le affermazioni che pubblica, di fatto, sotto la denominazione di nomenclatura personale papale si propaganda una dottrina pesantemente antisemita... dove si vuole arrivare ? le due linee di pensiero sono forse compatibili ?

[Arimateo]

Purtroppo non riesco ad ignorare alcune cose...

....la discussione capita nel moemento giusto, proprio oggi, mentre mi trattenevo con una mia Sorella di Calice, parrocchiana della chiesa di San Marco d'Efeso, da tantissimi anni, ho trovato una verità molto importante su questo argomento.

Mi disse che nell'Ortodossia spesso emerge il peggio che le persone hanno da dare. Io replicai dicendo che forse le cose stavano così perchè non trovavano una gerarchia che incanalasse queste tendenze, ma ella mi rispose che non era un discorso di gerarchie, piùttosto, è il Signore che non permette che queste cose siano celate.

Credo che sia così anche perchè l'Ortodossia è Fede viva anche in questo senso: esce la parte peggiore, poichè le persone se ne possano rendere conto e redimersi tutto questo attraverso i sacramenti amministrati dalla chiesa.

[Canonista]

La mia osservazione non vuole essere assolutamente provocatoria.
Capite però anche voi che da un punto di vista esterno come il mio, cattolico romano, la situazione dell'ortodossia è un po' complicata...

E' vero che nel cattolicesimo ci sono molte correnti, un po' come in politica, dalla destra degli antiecumenisti e antisemiti alla sinistra di gruppi come i neocatecumenali o cristiani relativisti (del tipo che Cristo è solo una delle varie vie per arrivare al Padre).

Però basta essere un minimo informati e ogni cattolico può benissimo avere tutte le risposte che gli servono. E cioè che l'antisemitismo è un peccato grave, quali sono le direttive in materia di ecumenismo e che al di fuori di Cristo non c'è salvezza, e così via.

Infatti mi da veramente fastidio quando sento parlare di cattolici integralisti e cattolici progressisti.
Se uno è cattolico, è cattolico e basta.
C'è il Papa e c'è il Magistero ai quali bisogna attenersi.

E' vero che può sembrare dispotico e tirannico ai vostri occhi, però se uno lo vive con serenità (come io faccio) non mi pesa.
Io credo nell "ubi Petrus, ibi Ecclesia" e tanto mi basta.

Ora potete comprendere come mi sento spaesato nel leggere il post del Vescovo Silvano il quale ha iniziato sotto una giurisdizione, poi ha cambiato quando è cambiato il Metropolita, e poi ha cambiato di nuovo, ecc... fino al cambio del prossimo Metropolita o Patriarca... (spero di no per lui!!!)

Non è tanto il problema di questa o quella giurisdizione, infatti anche in campo cattolico molti sacerdoti migrano da una diocesi all'altra per le più disparate motivazioni.

Il problema è che le vostre denominazioni in molti casi iniziano a chiamare eretiche le altre e a dichiararsi le uniche detentrici della Verità.
E non è possibile citare Concili o leggi ecclesiastiche a proprio favore, perchè in questi casi è difficile capire chi è nel giusto e chi no (anche perchè magari non esiste il Giusto in assoluto) perchè vengono cambiati i paradigmi alla base.

E anche perchè se una comunità fosse palesemente nel torto, una volta espletati i suoi interessi, morirebbe in breve tempo.

Spero di essere stato chiaro e comprensibile vista l'ora...