Questo sembra essere il motivo per cui da roma stanno preparando un disegno di legge ad hoc ....come al solito questa è la dimostrazione che destra o sinistra sono faccie della stessa medaglia chiamata itaglia
salucc
19 gennaio 2007
Il Consiglio dei ministri vara le nuove norme sul distacco dei comuni
di Nicoletta Cottone
Primo semaforo verde del Consiglio dei ministri alla modifica del comma 2 dell'articolo 132 della Costituzione, che riguarda il distacco e l'aggregazione di comuni e province da un ente a un altro. «Se un Comune dell'alto Veneto vuole passare al Trentino - spiega il ministro dell'Interno Giuliano Amato - non basterà il referendum tra i cittadini di quel Comune ma occorrerà che si esprimano anche quelli della nuova provincia verso la quale il Comune intende essere inserito». Un ulteriore schema di disegno di legge dà attuazione agli articoli 114,117 e 118 della Costituzione delegando il Governo a individuare e ripartire le funzioni amministrative cje spettano a Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, adeguare l'ordinamento degli enti locali, disciplinare l'ordinamento di Roma capitale. Disciplinato anche la procedura per l'istituzione delle città metropolitane. Due ulteriori deleghe riguardano la revisione delle circoscrizioni delle Province e l'adozione della Carta delle autonomie locali. Sui due schemi di disegno di legge verrà sentita la Conferenza unificata. Con il nuovo Codice delle autonomie, spiega Amato, si attua così un effettivo decentramento e un principio di differenziazione legata all'efficienza. «Con il Codice delle Autonomie - dice Amato - c'è il rovesciamento della tradizionale piramide italiana per cui in principio è lo Stato che evoca a sè tutte le funzioni. Si torna all'Italia così com'è, radicata nei comuni». Il Codice delle autonomie, sottolinea il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta, «era uno dei punti dell'agenda di Caserta. Il Governo ha preso sul serio quell'agenda e giá al primo Consiglio dei ministri ha iniziato ad applicarla».
Sarà di scena, invece, al prossimo Consiglio dei ministri la bozza di riforma della Finanziaria a cui sta lavorando il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa. Nel corso della settimana, come hanno riferito uscendo dalla riunione i ministri dell'Innovazione Luigi Nicolais, e della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, si terrammo incontri preparatori con i capigruppo della maggioranza. Il ministro per lo Sviluppo economico Pieluigi Bersani ha ventilato l'ipotesi che al prossimo Consiglio dei ministri potrebbero essere discussi i primi provvedimenti di liberalizzazione.
nicoletta.cottone@ilsole24ore.com