La frammentazione della sinistra dentro e fuori il parlamento

[webtz]

Dunque, da dirigente di un'associazione studentesca di sinistra mi sto rendendo conto di quanto sia disorganizzata la cosiddetta sinistra organizzata.
Un esempio: avete mai provato a navigare su internet alla ricerca di tutte le asssociazioni che si occupano di temi politici, civili, sociali che vi interessino? Io si, ho fatto il conto e ho scoperto che dovrei prendere la tessera di circa 82 associazioni, con un contributo annuo per la tessera pari a circa 970 euro.
Vi sembra possibile? E' possibile che ormai in italia si vada avanti facendo politica solo su temi singoli? Prendete il caso dal molin: voi credete che se al posto di miriadi di soggetti della sinistra ce ne fosser stati uno ol massimo due, ma veramente grandi e rappresentativi voi credete che sarebbe finita allo stesso modo?(prendo in considerazione solo quelli con una storia alle spalle, non quelli costitutiti apposta per la questione).
E' terribile la frammentazione della sinistra. Ed è impensabile che la sinistra riotrni a poter dire la sua se non iniziamo ad avere il coraggio di prendere posizione anche su più temi. Siamo secondo me troppo elitari e individualisti.
Voi che ne pensate?

[Niccolò]

Dunque, da dirigente di un'associazione studentesca di sinistra mi sto rendendo conto di quanto sia disorganizzata la cosiddetta sinistra organizzata.
Un esempio: avete mai provato a navigare su internet alla ricerca di tutte le asssociazioni che si occupano di temi politici, civili, sociali che vi interessino? Io si, ho fatto il conto e ho scoperto che dovrei prendere la tessera di circa 82 associazioni, con un contributo annuo per la tessera pari a circa 970 euro.
Vi sembra possibile? E' possibile che ormai in italia si vada avanti facendo politica solo su temi singoli? Prendete il caso dal molin: voi credete che se al posto di miriadi di soggetti della sinistra ce ne fosser stati uno ol massimo due, ma veramente grandi e rappresentativi voi credete che sarebbe finita allo stesso modo?(prendo in considerazione solo quelli con una storia alle spalle, non quelli costitutiti apposta per la questione).
E' terribile la frammentazione della sinistra. Ed è impensabile che la sinistra riotrni a poter dire la sua se non iniziamo ad avere il coraggio di prendere posizione anche su più temi. Siamo secondo me troppo elitari e individualisti.
Voi che ne pensate?

Ne stavo discutendo proprio qui http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=316638

Hai perfettamente ragione, compagno.
Il problema è che manca la volontà di riunirsi. Non alla base, ma al vertice.

[LibertàEguale]

Unire e rinnovare la sinistra, nel senso di darle un'identità nuova ma basata su valori antichi come la libertà, la giustizia, l'eguaglianza insieme alla diversità, mettendo insieme diritti civili e sociali, senza inciuci centristi: questo è il compito che tutti dovrebbero sentire come centrale ed essenziale. Altroché "partito democratico" con la Margherita!

[22Ottobre]

Sinistra e destra non esistono più se non come declinazioni di uno stesso sistema unidimensionale borghese all'interno del parlamento e fuori nella sua emanazione fascista e neofascista.
Non esiste una sinistra extraparlamentare, esiste un comunismo extraparlamentare ed extrasistemico.
La divisione oggi da fare è questa da una parte il comunismo extraparlamentare e dall'altra il sistema unidimensionale marcusiano che va da PRC sino a Forza Nuova (che non a caso si è presentata alle elezioni con la CdL cosa che ricapiterà in futuro) e la Fiamma Tricolore che lo sta facendo proprio in questi mesi.


A luta continua

[LibertàEguale]

Sinistra e destra non esistono più se non come declinazioni di uno stesso sistema unidimensionale borghese all'interno del parlamento e fuori nella sua emanazione fascista e neofascista.
Non esiste una sinistra extraparlamentare, esiste un comunismo extraparlamentare ed extrasistemico.
La divisione oggi da fare è questa da una parte il comunismo extraparlamentare e dall'altra il sistema unidimensionale marcusiano che va da PRC sino a Forza Nuova (che non a caso si è presentata alle elezioni con la CdL cosa che ricapiterà in futuro) e la Fiamma Tricolore che lo sta facendo proprio in questi mesi.


A luta continua

E' come la notte di cui parlava Hegel, in cui "tutte le vacche sono nere"...
"Dal PRC fino a Forza Nuova", dio santo, io spererei che qualche "minima" differenza si possa rintracciare, altrimenti come diceva quello: fermate il mondo, voglio scendere!

[22Ottobre]

E' come la notte di cui parlava Hegel, in cui "tutte le vacche sono nere"...
"Dal PRC fino a Forza Nuova", dio santo, io spererei che qualche "minima" differenza si possa rintracciare, altrimenti come diceva quello: fermate il mondo, voglio scendere!

Ma è chiaro che ci sono delle differenze sostanziali non sono un alieno. Quello che intendo dirti è che tutte queste realtà sono e rimangono comunque borghesi e alla resa dei conti quando si va a stringere e a ridurre all'osso la base di partenza occidentale, capitalista e appunto borghese rimane.
Poi che ci siano più punti di contatto tra il comunismo extraparlamentare e Rifodanzione rispetto a quelli con Forza Italia o la Margherita o appunto Forza Nuova è lapalissiano e paradossalmente risultano vere proprio per questo motivo le parole di Benjamin (confortate dalla storia del revisionismo da Bernstein sino a Xiaoping) "il pericolo più grave per il comunismo è la socialdemocrazia".
Forse sono stato troppo conciso prima e questa precisazione non si è evinta.

A luta continua

[Antiglobal]

"Dal PRC fino a Forza Nuova", dio santo, io spererei che qualche "minima" differenza si possa rintracciare, altrimenti come diceva quello: fermate il mondo, voglio scendere!

si chiama superamento della dicotomia destra-sinistra e l'hanno inventata dei neri come la pece.... per forza che tutte le vacche sembrano nere...

[Sandokan80]

Che dire....... la frantumazione di per sé non è nè bene nè male, perché potrebbe benissimo essere un segno di vitalità.
Nel caso della sinistra italiana è, però, una divisione patologica perché non c'è una forza insieme politica e sociale in grado da fungere da polo di attrazione. Di fatto la sinistra italiana è divisa in tre tronconi:
1) quelli che hanno rotto con il comunismo e il socialismo del '900 (sono la maggioranza) per un'identità di neoliberismo temperato del tipo mercato + diritti e sono quindi diventati amici degli americani e di Israele (si veda www.sinistraperisraele.it );
2) quelli (la minoranza) che invece continuano a riproporre una variante marxista-comunista della sinistra del '900 sia essa neo-stalinista, neo-maoista, neo-togliattiana, ecc. come se nulla fosse cambiato rispetto a 50 anni fa;
3) quelli che da comunisti si stanno reinventando un'identità post moderna di tipo moralistico, come la maggioranza bertinottiana. Quindi movimento dei movimenti (mai visto nulla di più inconsistente), Ghandi al posto di Lenin (ma si votano le missioni militari) e molto sdegno per l'ineguale distribuzione del reddito.
A me non piace nessuno di questi tre tronconi e infatti non mi considero di sinistra.
I primi per me sono nemici estremamente pericolosi perché legittimano guerre di aggressione (vedi Kosovo) e giurano sui trattati europei, inoltre sono quelli con più possibilità di crescita ed egemonia.
I secondi, hanno ottime intenzioni, ma non vivono nello stesso mondo in cui vivo io e la maggior parte dell'umanità.....sognano rivoluzioni proletarie prossime, non a caso sono frammentati in piccole sette e non hanno possibilità di crescita oltre il loro ghetto. In effetti neanche gli importa, tanto la Rivoluzione è prossima....
I terzi non vogliono essere cattivi comunisti antimperialisti, ma massimalisti di sinistra pacifici e di buone intenzioni. Personalmente ritengo il pacifismo la malattia senile del comunismo e spero che il malato muoia in fretta.
Ricapitolando i primi e i terzi propongono qualcosa di nuovo, ma vanno nella direzione opposta alla mia per cui non li amo. I secondi dicono qualcosa di anche condivisibile contro l'imperialismo, ma sono vetero e fanno analisi fuori dal mondo del tipo la classe operaia cinese è prossima a un'altra rivoluzione, ecc.
In questo quadro desolante, in cui nessuno ha ancora veramente fatto i conti con lo scacco matto della sinistra nel '900, ovvero l'incapacità della trasformazione sociale radicale e del dominio della politica sull'economia, non è un caso che la sinistra sia frammentata.
Il problema non è che non i dirigenti non vogliono, il problema è che non c'é una teoria veramente nuova (le semplici demolizioni e il moralismo non bastano) e nessun soggetto sociale disposto a mettersi in campo.
Insomma crisi strutturale e senza alcuno spiraglio per ora.

[Sandokan80]

si chiama superamento della dicotomia destra-sinistra e l'hanno inventata dei neri come la pece.... per forza che tutte le vacche sembrano nere...

E' ovvio che se tutti sono fascisti, allora le vacche sono tutte nere, anche la vacca a cui non piace Mussolini, il Corporativismo a cui preferisce Marx e i soviet. Anzi questi sono peggio, perché potrebbero essere scambiati per comunisti......bisogna vigilare.....

[leftliberal]

L'esplosione di associazioni politiche a sinistra riflette sia la crisi dei vecchi partiti, ma anche (in molti casi) la volontà di molti di costruirsi la propria associazione per avere un trampolino di lancio verso quegli stessi vecchi partiti che criticano. Un discorso ovviamente differente va fatto per le associazioni tematiche e culturali "neutre" che vogliono sviluppare iniziative culturali.. ma che, appunto, con la politica strettamente parlando non c'entrano nulla.
La sinistra classica in Italia è quella comunista, quella ambientalista, quella radical-libertaria, quella socialista.
La sfida vera è la ristrutturazione profonda di queste quattro famiglie che devono tornare a cooperare, pur nel rispetto delle differenze. Ad esempio non vedo la necessità politica di avere due partiti comunisti.
Così come non vedo la necessità di continuare a fondare movimenti politici che alla fine non aggiungono nulla di nuovo se non frammentazione (magari in nome dell'unità delle sinistre!) invece di agire direttamente nei partiti di sinistra; mi sembra una gran perdita di tempo.