Originariamente Scritto da
Lucky Luke
Grazie a tutti! Siete stati davvero esaustivi!
Scusatemi: non mi sono presentato. Outis ha ragione. Che cosa vorreste sapere di me? Non so. Che cosa potrebbe interessarvi? Volete sapere le mie opinioni? Molto spesso non le conosco neanch'io. Non vorrei essere bollato come "xyz-ista" o "abc-ista" o chessoìo. Mi piacerebbe discutere di idee piuttosto che di posizioni personali. Mi perdonerete per questo, spero. Lurkando un po' su tutto il forum, in generale, ho notato che molti degli interlocutori sono etichettatissimi e ciascuno è inserito in un determinato contesto, favorendo una progressiva 'ghettizzazione'. Ciascuno si rinchiude tra coloro che la pensano come lui, salvo qualche rara incursione 'provocatrice'. Futile. Fine a sé stessa. Controproducente. Deleteria. Ed è proprio per questo che io penso -e non so se essendo un neofita posso permettermi di dirlo- bisognerebbe discutere più di CONCETTI e meno di OPINIONI. Le opinioni non dovrebbero essere urlate: non creano confronto costruttivo ma bieca contrapposizione ideologica. E compartimenti stagni. Non sempre. Ma spesso è così. Troppo spesso, per i miei gusti.
I fatti e le idee. Di questo vorrei parlare. Senza palesare la mia 'collocazione' (termine orrendo!) politica. Di certo ho delle idee. Ma non sono assolute. Ho un'identità. Ma non è immutabile. Ho un Io, ma non è immobile, bensì mutevole, 'errante'.
Discutendo mi formo delle opinioni: anche voi, con le vostre intriganti discettazioni, contribuite a questo processo. È tutto un work in progress. O 'in regress'. Siamo 'identità erranti': io stesso lo so per esperienza personale. La caparbietà ci lega al palo. L'intransigenza ideologica ci ottunde le capacità critiche. Ci obnubila l'intelletto. Preferisco la critica mutevolezza dell'essere.
Grazie ancora a tutti voi