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  1. #11
    Omia Patria si bella e perduta
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    Contro l'Unione Europea prigione dei Popoli Per un'Europa di Nazioni libere, eguali e sovrane!
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    da "l'Unità" del 23 gennaio 2007
    Storici contro la legge che punisce i "negazionisti"

    Noi storici contro la legge che punisce chi nega la Shoah

    Il Ministro della Giustizia Mastella, secondo quanto anticipato dai media, proporrà un disegno di legge che dovrebbe prevedere la condanna, e anche la reclusione, per chi neghi l'esistenza storica della Shoah. Il governo Prodi dovrebbe presentare questo progetto di legge il giorno della memoria. Come storici e come cittadini siamo sinceramente preoccupati che si cerchi di affrontare e risolvere un problema culturale e sociale certamente rilevante (il negazionismo e il suo possibile diffondersi soprattutto tra i giovani) attraverso la pratica giudiziaria e la minaccia di reclusione e condanna. Proprio negli ultimi tempi, il negazionismo è stato troppo spesso al centro dell'attenzione dei media, moltiplicandone inevitabilmente e in modo controproducente l'eco. Sostituire a una necessaria battaglia culturale, a una pratica educativa, e alla tensione morale necessarie per fare diventare coscienza comune e consapevolezza etica introiettata la verità storica della Shoah, una soluzione basata sulla minaccia della legge, ci sembra particolarmente pericoloso per diversi ordini di motivi:

    1) si offre ai negazionisti, com'è già avvenuto, la possibilità di ergersi a difensori della libertà d'espressione, le cui posizioni ci si rifiuterebbe di contestare e smontare sanzionandole penalmente.

    2) si stabilisce una verità di Stato in fatto di passato storico, che rischia di delegittimare quella stessa verità storica, invece di ottenere il risultato opposto sperato. Ogni verità imposta dall'autorità statale (l'«antifascismo» nella Ddr, il socialismo nei regimi comunisti, il negazionismo del genocidio armeno in Turchia, l'inesistenza di piazza Tiananmen in Cina) non può che minare la fiducia nel libero confronto di posizioni e nella libera ricerca storiografica e intellettuale.

    3) si accentua l'idea, assai discussa anche tra gli storici, della «unicità della Shoah», non in quanto evento singolare, ma in quanto incommensurabile e non confrontabile con ogni altri evento storico, ponendolo di fatto al di fuori della storia o al vertice di una presunta classifica dei mali assoluti del mondo contemporaneo.
    L'Italia, che ha ancora tanti silenzi e tante omissioni sul proprio passato coloniale, dovrebbe impegnarsi a favorire con ogni mezzo che la storia recente e i suoi crimini tornino a far parte della coscienza collettiva, attraverso le più diverse iniziative e campagne educative. La strada della verità storica di Stato non ci sembra utile per contrastare fenomeni, molto spesso collegati a dichiarazioni negazioniste (e certamente pericolosi e gravi), di incitazione alla violenza, all'odio razziale, all'apologia di reati ripugnanti e offensivi per l'umanità; per i quali esistono già, nel nostro ordinamento, articoli di legge sufficienti a perseguire i comportamenti criminali che si dovessero manifestare su questo terreno.

    È la società civile, attraverso una costante battaglia culturale, etica e politica, che può creare gli unici anticorpi capaci di estirpare o almeno ridimensionare ed emarginare le posizioni negazioniste.

    Che lo Stato aiuti la società civile, senza sostituirsi ad essa con una legge che rischia di essere inutile o, peggio, controproducente.

    Marcello Flores, Università di Siena; Simon Levis Sullam, Università di California, Berkeley; Enzo Traverso, Università de Picardie Jules Verne; David Bidussa, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli; Bruno Bongiovanni, Università di Torino; Simona Colarizi, Università di Roma La Sapienza; Gustavo Corni, Università di Trento; Alberto De Bernardi, Università di Bologna; Tommaso Detti, Università di Siena; Anna Rossi Doria, Università di Roma Tor Vergata; Maria Ferretti, Università della Tuscia; Umberto Gentiloni, Università di Teramo; Paul Ginsborg, Università di Firenze; Carlo Ginzburg, Scuola Normale Superiore, Pisa; Giovanni Gozzini, Università di Siena; Andrea Graziosi, Università di Napoli Federico II; Mario Isnenghi, Università di Venezia; Fabio Levi, Università di Torino; Giovanni Levi, Università di Venezia; Sergio Luzzatto, Università di Torino; Paolo Macry, Università di Napoli Federico II; Giovanni Miccoli, Università di Trieste; Claudio Pavone, storico; Paolo Pezzino, Università di Pisa; Alessandro Portelli, Università di Roma La Sapienza; Gabriele Ranzato, Università di Pisa; Raffaele Romanelli, Università di Roma La Sapienza; Mariuccia Salvati, Università di Bologna; Stuart Woolf, Istituto Universitario Europeo, Firenze.
    Sante parole!!!!!!

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    secondo me, l'idea della legge è nata proprio per colpire i compagni antisionisti, non certo i neofascisti. Ne sono convinto. Per il resto, sottolineo in neretto le tue parole finali. Giuste ed illuminanti.
    Straquoto.

  3. #13
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    2007-01-24 21:09
    SHOAH,CARCERE FINO A 12 ANNI PER CHI FA APOLOGIA
    ROMA - L'introduzione nel codice penale del reato di "istigazione a commettere crimini contro l'umanità e di apologia dei crimini contro l'umanita", punito con il carcere da tre a 12 anni. E' questa la principale novità della bozza di ddl preannunciato dal ministro della Giustizia Clemente Mastella per punire i negazionisti della Shoah. Il testo, composto di sette articoli, è stato trasmesso dal dicastero di Via Arenula a Palazzo Chigi per l'esame in pre-consiglio dei ministri. Il ddl risulta all'ordine del giorno della riunione del consiglio di domani.

  4. #14
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    Un modo per alimentare le polemiche e non concludere niente...

    Mer Gen 24, 2007 118 am Oggetto: Negazionismo: intervista a Giano Accame Il negazionismo della Shoah attraverso la ricerca storica “Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha lanciato un appello affinche' il negazionismo della Shoah diventi reato in tutti i paesi dell'Unione Europea. A Dresda per il Consiglio dei ministri della Giustizia e degli Affari Interni europei a pochi giorni dalle commemorazioni per l'Olocausto che si terranno il prossimo 27 gennaio, il Guardasigilli, incontrando la sua omologa Brigitte Zypries, ha sottolineato l'importanza di una iniziativa comune in questa direzione. Il ministero della Giustizia rileva che si tratta di una inversione di rotta evidente rispetto alla posizione assunta nel 2003 da precedente Governo italiano”. La ricerca storica, dopo questo appello, rischia di ricevere un colpo mortale. Il principio volteriano "detesto quello che dici, ma mi batterò per permetterti di dirlo" deve rimanere il faro della nostra civiltà giuridica, almeno quanto quello weberiano della "consapevolezza della responsabilità delle conseguenze delle proprie azioni". Abbiamo chiesto a Giano Accade cosa ne pensa della precedente condanna ad Irving che di sicuro è stato una condanna che ha aperto le ‘porte’ a questo appello di Mastella.

    CANZANO - Cosa pensa della condanna in Austria dello storico britannico?

    ACCAME - Condannando lo storico inglese David Irving come negazionista dell’Olocausto i magistrati austriaci hanno forse voluto far dimenticare gli entusiastici bagni di folla con cui il connazionale Adolf Hitler venne accolto a Vienna ai tempi dell’Anschluss, cioè dell’annessione dell’Austria al Terzo Reich; e la crudele collaborazione di tanti austriaci alle persecuzioni antiebraiche. In realtà i carcerieri austriaci di Irving, nel loro eccesso di zelo, hanno manifestato una continuità col nazismo: li unisce il mancato rispetto della libertà.. In tedesco per definire certi comportamenti si usa l’espressione di Radfahrer, ciclista, perché chi pedala in bicicletta piega la testa verso l’alto, i poteri dominanti, e con i piedi pesta verso il basso. Per quel che ho letto di Irving nei libri pubblicati dal nostro comune editore Enzo Cipriano, non mi sembra che lo si possa definire negazionista. Basta aprire alle pagine 538/539 il suo libro su La guerra di Hitler per imbattersi in episodi dello sterminio ebraico, che non vi sono affatto negati: . Subito dopo leggiamo: E così via. Irving poco dopo sostiene: . Può sembrare strano e rispetto a quanto è effettivamente successo poco rilevante. Ma è vero: non si è trovato sinora alcun documento firmato da Hitler sullo sterminio. Libri recenti confermano che nel bunker di Hitler non ne sapevano niente né la sua dattilografa Junge Traudl, né un alto ufficiale della Wehrmacht a lungo attivo nel gabinetto del Führer: solo dopo la sconfitta, di fronte ai documentari della propaganda alleata, ne furono sorpresi e sconvolti. Irving ha inoltre, con curiosità discutibile, espresso dubbi sulle cifre dello sterminio, ma persino il maggiore storico dell’olocausto Raul Hillberg indica cifre variabili e al campo-museo di Auschwitz hanno ridotto il numero delle vittime sulla targa. Vi sono eventi su cui la precisione può apparire superflua, ma è assurdo condannare lo storico che intenda accertarla. In fin dei conti può essere interessante sapere che mentre Hillberg nel suo studio scientifico su La distruzione degli Ebrei d’Europa (Einaudi 1995) quantifica in le vittime a Auschwitz, al processo di Norimberga Höss, comandante tedesco del campo, venne fatto confessare (secondo Irving sotto tortura) di averne “gassato” due milioni e mezzo, in aggiunta al mezzo milione di decessi per malattia. Ripeto: di fronte all’orrore di quello che è successo queste contabilità hanno un senso molto relativo. Ma punirle col carcere è altrettanto insensato, specie se a farlo sono tedeschi e austriaci, sempre con toni da primi della classe.

    CANZANO I nostri intellettuali hanno la libertà di esprimersi anche se non sono di sinistra?

    ACCAME – Si, abbiamo dovuto nuotar contro corrente e ci hanno reso la vita difficile, ma non ci siamo lasciati chiudere la bocca. Un paradosso della liberazione è d’aver quasi subito creato due nuovi reati d’opinione: l’apologia del fascismo e il vilipendio della resistenza. In teoria non avremmo più potuto né parlar male dei nostri avversari, né bene di noi stessi. Ma a quest’assurdità non ci siamo piegati. Dall’Uomo qualunque, a Rivolta ideale, al Candido, all’Asso di Bastoni, al Borghese e a tanti altri organi di stampa la pubblicistica di destra sin dal dopoguerra è stata libera e vivacissima. Non condivido atteggiamenti vittimistici.

    CANZANO - Il fascismo è nato come movimento di resistenza contro il comunismo che iniziava a prendere piede dopo la Russia anche in Italia?

    ACCAME – Non fu solo anticomunista. Ci fu anche una critica antiplutocratica, contro il liberalcapitalismo. Il tema della guerra del sangue contro l’oro resta attuale, nel quadro della globalizzazione finanziaria. Mi sembrano ridicoli tanto gli eroici soldatini dell’antifascismo, che continuano a battersi contro un sistema scomparso nella prima metà del secolo scorso, quanto chi combatte contro il comunismo, i cui residui in Europa sono poco rilevanti. Credo nei poteri nazionali e popolari delle democrazie che oggi rappresentano nel mondo il sistema politico migliore e dominante, ma la vigilanza critica deve esercitarsi sui poteri attuali più che su quelli scomparsi. Non credo al dogma dell’immacolata concezione della liberaldemocrazia, che come ogni sistema ha commesso crimini ed errori da cui conviene guardarsi.

  5. #15
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    Sul fatto che la repressione colpisca i comunisti , ve lo lascio credere : la legge scelba e la legge mancino come ha giustamente scritto un arguto compagno su ecn.org/antifa in realtà il sistema le ha fatte per far credere che i fascisti siano i veri ribelli ; infatti essi dopo essere stati arresttai , una volta fuori possono andare al bar a vantarsi.
    se non ci fosse stata la legge Mancino nel 1993 , oggi ci sarebbe da divertirsi.
    Per quanto riguarda la legge mastella , essa è già presente in tutta europa, non colpisce gli antisionisti , bensì i negazionisti ed è stata voluta dalla solita lobby. chissà come mai...
    per quanto riguarda i centri sociali , Sandinista puoi pensarla come vuoi , la realtà (almeno qui al nord) altrove non so , è che i giovanissimi oramai si rivolgono da altre parti. Milano ne è l'esempio più evidente , oramai non contano più nulla tasnt'è che il Leonkavallo si farare il culo da sgarbi...
    ps: a Roma solo quest'anno ne hanno sgombrati 4 di centri sociali fascisti
    Bazooka!!!

  6. #16
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    Credo che il tuo intervento, tranne alcune frasi, sia sostanzialmente OT, perché tende a sviare il discorso ed a portarlo in altri lidi...però ti vorrei rispondere su alcune questioni, mentre per le altre preferirei creare una discussione ad hoc. Per chi non lo sapesse, la legge cui fa riferimento bazooka è la Legge Mancino (25/6/93, n. 205).

    Citazione Originariamente Scritto da bazooka Visualizza Messaggio
    Sul fatto che la repressione colpisca i comunisti , ve lo lascio credere :
    Io non so se tu l'abbia scritto con coscienza, cioè sapendo e conoscendo la situazione italiana - specialmente quella carceraria e giudiziaria -, ma sta di fatto che se volevi parlare nel merito della repressione in generale, sei fuori strada e cerco di spiegarti il perché. Stante la possibilità di vedere dei neofascisti in carcere - vorrei sapere da te quanti ce ne sono e per quale tipo di reati sono reclusi -, vorrei invitarti a leggere e a visitare i siti riguardanti la situazione carceraria italiana, che vedono ancora nelle patrie galere molti compagni, la maggior parte dei quali per motivi politici. Ti invito, nella fattispecie, a valutare la questione BR, nuove BR, eccetera. Se guardi solo a questi sparuti gruppetti, sono decine e decine gli ergastolani... Non mi dilungo ulteriormente, perché spero d'aver reso l'idea.

    la legge scelba e la legge mancino come ha giustamente scritto un arguto compagno su ecn.org/antifa in realtà il sistema le ha fatte per far credere che i fascisti siano i veri ribelli ;
    Qui, secondo me, sei andato OT, perché non c'è relazione tra la Legge Scelba (recepita nella XII disposizione transitoria e finale) e nella Legge Amato-Mancino-Conso. Mentre l'una vieta la ricostituzione del disciolto PNF - per ovvi motivi storici -, l'altra tende a colpire ogni reato legato alla "discriminazione". Ora, su questo potremmo pure metterci a scrivere fiumi di inchiostro - ed io lo faccio da anni -, specialmente sulla sua legittimità, ma non mi sembra che sia il tema di cui parliamo qui. Soprattutto, vorrei sapere da te, se ne conosci l'entità, quanti sono gli attuali carcerati che abbiano subito una pena detentiva a seguito di questo reato - e non di altri -. Bada bene, che alcuni sono finiti in carcere per fatti di sangue, poi aggravati dalla Legge Amato-Mancino-Conso, ma, mi risulta, nessuno è finito in carcere per la Mancino. Aggiornami, perché magari non ne sono a conoscenza.

    Per quel che riguarda la creazione di questa Legge Amato-Mancino-Conso, basterebbe tornare indietro a quegli anni e vedere in che modo si mossero i neofascisti per far sì che si fermasse il suo iter parlamentare... Io non ritengo giusta la tua affermazione, secondo cui "il sistema le ha fatte per far credere che i fascisti siano i veri ribelli". Non ne vedo il senso.

    infatti essi dopo essere stati arresttai, una volta fuori possono andare al bar a vantarsi.
    Nonstante tu sia OT, la questione mi interessa, perché è da molto che studio tali leggi e vorrei sempre essere aggirnato. leggendo il tuo post, ne viene fuori che c'è qualcuno che è stato arrestato, cioè trattenuto nelle patrie galere. Mi piacerebbe sapere se solo per questa legge o per altro. Io so per certo che alcuni sono stati condannati per la sola Legge Amato-Mancino-Conso per un sito internet (tra l'altro era uno dei miei migliori amici) in cui furono riportate frasi antisioniste di personalità storiche e argomenti revisionisti di tutti i tipi. Ma, tranne questa condanna, non ne conosco altre.
    Simpatica l'immagine che hai disegnato, per cui ci si vanta delle denunce rimediate...

    se non ci fosse stata la legge Mancino nel 1993 , oggi ci sarebbe da divertirsi.
    Non l'ho capita...

    Per quanto riguarda la legge mastella , essa è già presente in tutta europa, non colpisce gli antisionisti , bensì i negazionisti ed è stata voluta dalla solita lobby. chissà come mai...
    Finalmente si torna alla discussione... Allora, anzitutto mi piacerebbe sapere a quale lobby tu faccia riferimento e, di conseguenza, mi piacerebbe sapere in che modo tale lobby avrebbe spinto la legge.

    Il Disegno di Legge del Ministro Mastella non è la stessa che circola in Europa, perché sono ben diverse da Stato a Stato le leggi che regolamentano la possibilità di aderire o meno alla religione olocaustica, ossia a quel dogma di fede costituito dal neo-monoteismo sionista, che coinvolge tutto l'arco parlamentare italiano ed europeo.

    Vorrei sapere, se ne sei a conoscenza, qual è il numero dei detenuti europei per il reato che Mastella vorrebbe introdurre in Italia. Mi rifiuto di credere che volesse colpire solo i "negazionisti" - ora pure tu usi questo termine?! - in quanto, in Italia, sono al massimo una decina i revisionisti attivi. E che fa una legge per dieci persone (cito il numero di dieci, seguendo quanto detto ieri dal revisionista Serge Thion, alla tavola rotonda contro il sionismo)?!

    E poi, parliamoci chiaro, vuole certamnte colpire gli antisionisti, perché non vuole che si metta in dubbio il mito fondante la nuova religione monoteistica.

    per quanto riguarda i centri sociali , Sandinista puoi pensarla come vuoi , la realtà (almeno qui al nord) altrove non so , è che i giovanissimi oramai si rivolgono da altre parti. Milano ne è l'esempio più evidente , oramai non contano più nulla tasnt'è che il Leonkavallo si farare il culo da sgarbi...
    ps: a Roma solo quest'anno ne hanno sgombrati 4 di centri sociali fascisti
    Qui andiamo veramente OT e ti pregherei di aprire una discussione apposita, se ti interessa parlarne.

  7. #17
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    finalmente la democrazia mostra la sua vera faccia...
    aspetto l'istituzione di una nuova kempeitai, una nuova polizia del pensiero...

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Lao-Tse Visualizza Messaggio
    finalmente la democrazia mostra la sua vera faccia...
    aspetto l'istituzione di una nuova kempeitai, una nuova polizia del pensiero...
    Non credo che il problema sia legato alla "democrazia", ma all'uso (meglio, abuso) che si fa di questa parola. Però, non buttiamo tutto mare, analizziamo la realtà...

  9. #19
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    Su Youtube, intanto, possiamo vedere un video montato (da un gruppo di destra) su David Irving:



    ...così, tanto per capire meglio di cosa si parla quando si parla.

  10. #20
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    DI ANTONIO CARACCIOLO
    Club Tiberino

    Solo due parole in attesa di un più ampio intervento nel contesto del mio articolo sull’Olocausto, (Parte prima e Parte seconda che ha già messo in allarme qualche Alto Papavero del Partito che non c'è. Sono ancora impegnato nell'apprendere la programmazione html e nell'aggiornare i miei quattordici blogs tematici. Oltre al lavoro universitario diventa difficile mantenere il ritmo nel commentare le notizie del giorno, attività per me puramente hobbistica. E quali dunque le ultime del giorno? Ho sentito l’altro ieri dalla per me consueta rassegna stampa di Radio radicale l’incredibile trovata del ministro Mastella, che vuole mandare in galera chi per avventura si azzardasse a sostenere tesi storiografiche non autorizzate, “non corrette”. Proprio ieri in consiglio di Facoltà mi sono messo a celiare uno storico mio vecchio amico. E facevo questo ragionamento:

    Caro Mario, sei sempre vissuto fra i libri. Mai ti sei voluto intricare con la politica. Hai sempre condotto vita riservata ed umbratile. Non hai mai fatto del male ad una mosca, che io sappia. Sei però studioso assolutamente onesto nel tuo lavoro. Mastella non lo sa, ma il lavoro di ricerca significa che non si devono ripetere cose da altri dette, ma se mai si deve poter verificare se corrisponde al vero ciò che altri hanno detto su un determinato tema oppure arare campi del tutto nuovi, dove è più facile farsi un nome. Diversamente noi non possiamo fare il nostro mestiere ed è perfettamente inutile che i nostri politici ignorante e truffaldini parlino di ricerca se di ricerca non se ne può fare ovvero se sono gli altri (il papa, Mastella, ecc.) a dirci che cosa dobbiamo ricercare e che cosa dobbiamo scoprire… a quali conclusioni è lecito arrivare. Normalmente, un ricercatore che sia tale non parte prevenuto e non conosce già quello che si deve scoprire con un faticoso lavoro di cui non vi è certezza. Adesso l’unica certezza è la galera!

    Arrivo a capire ed ammettere che se deliberatamente getto un vaso su qualcuno che passa sotto la mia finesta, io di ciò debba rispondere penalmente. Ma se mi decido a scrivere un libro su un argomento insolito, se mi va male mi potrà capitare che altri dicano che ho scritto delle sciocchezze o anche delle falsità che sono contraddette da documenti e controdocumenti. Ci avrò rimesso la reputazione, che nel nostro caso è un bene sommo. Non mi inviteranno a conferenze e convegni. Avrò citazioni negative da parte della comunità scientifica. Non farò carriera. Non pubblicheranno più i miei libri ed articoli. Il mio discredito sarà totale. Ma dover rischiare anche la galera (da tre a dodici anni) è cosa di inaudita barbarie! Trasecolo! Non ho parole. Di Mastella non sono mai riuscito ad avere la benché minima stima. Ogni volta che lo vedo e lo sento in televisione ne penso tutto il male possibile. Così era fino a ieri e mi chiedevo le ragioni di questa mia antipatia viscerale per il personaggio. Ma adesso quello che l’ineffabile ministro ha appena combinato mi dimostra che devo avere più fiducia nelle mie intuizioni e nei miei istinti quando si tratta di valutare e giudicare gli uomini. Non so come la cosa andrà a finire, ma lungi dall’esserne io intimorito sarà per me una ragione in più per non lasciare la politica in mano a simili individui. Per troppo tempo hanno avuto libero il campo ed è dovere di ogni onesto cittadino non lasciare che i peggiori spadroneggino la cosa pubblica attravero quelle organizzazioni paramalavitose che sono gli attuali partiti politici. Il dilemma è semplice: o guerra civile come negli anni di piombo o militanza democratica e non violenta all'interno dei partiti menzionati dalla costituzione. Mi rivolgo pubblicamente all’On. Palmieri, ministro della propaganda del mio partito, con il quale ho avuto un recente sconcerto epistolare. Pertanto non risparmierò le mie energie e la mia verve polemica per contrastare tutti gli avventurieri (di destra, di centro e di sinistra) che si sono impadroniti dello Stato e che ci stanno portando alla rovina pubblica e privata.

    L’altro commento che avevo sentito per radio era di Giorgio Bocca, il grande eroe della resistenza, sempre voglioso di continuare la gloriosa resistenza che ci ha ridato la Libertà. Mi è parso di capire che lo “storico” Bocca si preoccupasse non di questioni di verità o falsità in merito alla faccenda dell’Olocausto, ma delle implicazioni politiche connesse ad una revisione critica delle vicende finali della Guerra dei Trent’Anni (1914-1944) che ha dilaniato l’Europa nel corpo e nello spirito. Credo di capire quali sono le sue preoccupazioni. A lui interessano gli equilibri politici che sono sorti per effetto della disfatta bellica. Di questi nuovi equilibri politici postbellici che hanno visto al potere un nuovo ceto politico il mito dell'Olocausto è parte integrante. Ridiscutere o visitare criticamente l’Olocausto significa toccare le egemonie instauratesi nel dopoguerra. Chiamo ciò profonda disonestà intellettuale. Per quanto mi riguarda non mi definisco né negazionista né asserzionista. Ritengo che la materia debba essere lasciata alla competenza degli storici, che devono fare il loro onesto lavoro in assoluta libertà di coscienza e di pensiero senza timori di alcun genere. Ma è in facoltà di ogni cittadino poter dare tutte le valutazioni politiche che crede di poter fare. Altrimenti parole come libertà e democrazia rivelano tutta la loro ideologica e strumentale falsità: tanto più si parla di libertà e democrazia quanto meno ne esiste concretamente. Ed è esattamente questa la nostra realtà politica di regime. Un regime nuovo ha soppiantato quello vecchio, superandolo di gran lunga nell'arte della manipolazione e della menzogna. La mia tesi, per nulla originale, è dell'Olocausto sia stata fatta e continui ad essere fatta una grande strumentalizzazione, alla quale da cittadino mi oppongo nella misura in cui sono capace di formulare ed articolare le mie opinioni.

    Ora però cambiano i termini del problema. Qui si attenta ai fondamenti della nostra libertà di poter pensare. Domani al Consiglio dei Ministri verrà discusso il progetto Mastella di mandare in galera innocui scrittori di libri, dopo aver svuotato le galere di ogni specie di delinquenti. Ecco la ratio dell'indulto. Nessuno di noi sarà più libero di poter liberamente pensare su temi sensibili dichiarati off limits dalla Chiesa o dal Regime. Il ministro Mastella doveva svuotare le carceri per farci entrare i docenti universitari e quanti sono così vanitosi da voler scrivere un libro su materie proibite o sono così imprudenti da esprimere pubblicamente un’opinione, pensando di avere il diritto di farlo. Per anni ci hanno detto che siamo liberi e democratici perché possiamo parlare. Adesso neppure questo è più vero ed il Regime smentisce se stesso. E che dire se dopo l’Olocausto verrà fatta una legge per la quale non si possa fare la satira del papa o magari dello stesso ministro Mastella? Passato il principio dei reati di pensiero non potremo stare neppure tranquilli nelle nostre camere da letto o nei cessi pubblici e privati. È già stato un grave errore politico istituire per legge il Giorno della Memoria. A quell'errore segue quest’altro. Ritorneremo ai roghi nelle pubbiche piazze d’Italia. Difficile immaginare che si potesse arrivare a tanta barbarie!

    Poiché si avvicina il “giorno della memoria” anche io voglio ricordare e non dimenticare fino al resto dei miei giorni quanti hanno con me una così antitetica concezione della libertà da non poter in essi riconoscere dei concittadini, ma solo dei “nemici” della mia Libertà, da cui doversi difendere e guardare con ogni mezzo lecito:

    1) Giovanna Melandri:
    – Stupidaggini al governo del paese. Sono parole così superficiali e irresponsabili che disarmano e scoraggiano dal poter fare qualsiasi commento. Con sua grande bontà e lungimiranza Giovanna Melandri, ministro della Gioventù, per nostra inettitudine al governo del paese, pensa che chi fa di mestiere lo storico possa sentirsi tranquillo. Il conformismo andrà ad irrobustire l’ipocrisia che secoli di cattolicesimo hanno radicato in questo disgraziato paese. Dalla soggezione risorgimentale agli Austriaci l'Italia è passata alla soggezione resistenziale agli Americani. La libertà è da noi solo chiacchiera priva di serio contenuto. Quanto agli Ebrei devono loro ben valutare se conviene loro queste leggi liberticide suscitino un nuovo e più profondo antisemitismo, che questa volta non sarà più ingiustamente discriminatorio e persecutorio verso di loro ma nascerà nell’animo di ognuno come reazione ad un intollerabile restringemento della libertà di ognuno in nome di un “mito” sempre più lontano nel tempo e dalla memoria dei viventi.

    Antonio Caracciolo
    Fonte: http://clubtiberino.blogspot.com/
    Link: http://clubtiberino.blogspot.com/200...-sinistro.html
    25.01.07

 

 
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