La notizia
MILANO (Reuters) - Il governo presenterà un disegno di legge contro le affermazioni che negano l'Olocausto, ha annunciato oggi il ministro della Giustizia Clemente Mastella.
"Bisogna tenere alto il livello di guardia contro ogni rigurgito di antisemitismo", ha detto Mastella in una nota annunciando la presentazione del ddl al prossimo Consiglio dei Ministri del 27 gennaio, che coincide con la celebrazione della Giornata della Memoria.
Il disegno di legge, che sarà approntato ascoltando le comunità ebraiche, "assume un rilievo fondamentale per tutte le minoranze", spiega il Guardasigilli.
Mastella si augura di ottenere la collegialità del governo nel sostenere la sua proposta di legge, perché "alcune cose non siano ostaggio di false memorie".
Per il presidente dell'Ucei Renzo Gattegna, ricevuto ieri in delegazione nel dicastero di via Arenula, un ddl è importante perché "i testimoni diretti dell'olocausto via via non ci saranno più".
"Negare che quei fatti sono avvenuti significa che quello che è stato documentato è falso. E' quindi un'offesa alla memoria e alla storia", ha concluso il ministro.
La negazione dello sterminio degli ebrei a opera del nazismo è un reato in diversi paesi europei, tra cui Austria, Germania e Svizzera, ed è punibile con una condanna che può arrivare fino a 10 anni di carcere.
Nel 2005 lo storico britannico David Irving è stato condannato a tre anni di carcere dopo essere arrestato in Austria per aver negato il genocidio organizzato di sei milioni di ebrei ad opera dei nazisti.
Dopo aver pasato poco più di un anno in prigione, a fine dicembre lo storico 68enne ha ottenuto la libertà condizionale e il diritto di lasciare il paese.
Considerazioni
La proposta di Mastella assomiglia a chi vuole svuotare il mare col secchiello e probabilmente è anche un rimedio peggiore al "male"...Mi fa riflettere soprattutto il tempismo della proposta di Mastella, quasi un'interdizione alla protesta contro le basi militari (Vicenza...e, forse, Camp Derby?!), indirettamente una protesta anche contro la guerra al "nazismo islamico".
Ora, al di là del discorso storico sull'Olocausto, mi chiedo e vi chiedo? Non è strano che si legiferi su una materia di competenza accademica come questa?! Mi sembra l'unico fatto storico ad esser soggetto a leggi...
Consiglio librario
Raoul Vaneigem, Niente è sacro, tutto si può dire. Riflessioni sulla libertà d'espressione, Fuori catalogo - Economici -, Ponte alle Grazie, 2004 (ISBN: 8879287141)
Tra i più autorevoli esponenti dell'anarchismo situazionista, Vaneigem prende spunto da fatti e discussioni all'ordine del giorno per fare a pezzi le certezze dei benpensanti e le pretese di chi si erge a giudice e censore. Un provocatorio pamphlet sulla scia della tradizione illuministica e libertaria. "Non c'è un uso buono o cattivo della libertà di espressione. C'è solo un uso insufficiente": un vero e proprio manifesto, dedicato alla libertà più fondamentale dell'essere umano. Un testo senza compromessi, per difendere una libertà che non deve incontrare alcuna limitazione, politica, morale o giuridica che sia. Un attacco all'ipocrisia di una società che, non riuscendo a rimuoverne le cause, preferisce nascondere il male a se stessa.
Con una prefazione di Robert Ménard.