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  1. #11
    Omia Patria si bella e perduta
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    Compagni,
    dopo qualche giorno di meditazione ho pensato di scrivere qualche appunto per riflettere insieme e per aggiornare chi ci segue in merito alla nostra vita politica...

    Partiamo da un presupposto che mi sembra non sia sempre stato recipito appieno: Costanzo Preve è il massimo teorico del comunismo nazionalitario comunitarista, ma non è un Guru, né un capo/leader politico. Scolpiamolo a chiare lettere, perché anche lui ci tiene a ribadire d'essere un "compagno fra i compagni" e non un intellettuale.

    1. Il Comunitarismo è un filone filosofico che insiste su una questione politica. Non si può essere solo comunitaristi, perché ci sono decine di tipi di comunitarismo. Noi stiamo sistematizzando una particolare tipologia, che è quella comunista nazionalitaria comunitarista. Possiamo dire tranquillamente che il nostro comunitarismo è la parte metapolitica che sta al di là delle categorie politiche. Partendo dalla premessa secondo cui la politica nasce con la società - l'uomo è un animale sociale/politico/comunitario -, bisogna meditare sulle parole stesse che usiamo. Finché Comunità, Politica e Società sono sostanzialmente la stessa cosa c'è stabilità. Nel momento in cui c'è uno scollamento tra queste tre parole-forme, si ha il caos. Tolta la Grecia classica, a me sembra che queste parole siano sostanzialmente svincolate tra loro. Il primo compito deve quindi essere quello di ristabilire questo equilibrio, senza il quale non ci può essere né democrazia né uguaglianza.

    2. Individuo-Comunità. Invito tutti i nostri amici, compagni, lettori ed ospiti a leggere l'articolo di Costanzo Preve su questo tema, come ho già fatto altre volte, perché contiene una spiegazione molto ben argomentata sul fatto che non dobbiamo mai contrapporci all'individuo in sé - come comunitaristi -, ma - semmai - all'individualismo del sistema capitalistico. Non dobbiamo considerare l'individuo di Hobbes, ma nel senso greco cui s'è formato il calco semantico in-dividuum, cioè a-tomos (non ulteriormente divisibile). Bisogna ammettere che alla base della Comunità c'è l'Individuo, ma non lo dobbiamo intendere come la patologia della "comunità organica" di cui si sente parlare a destra. Il Comunitarismo può essere riconosciuto solo se riconosce l'individuo e si distacca dal capitalismo.
    Outis for President!!!!!! sottoscrivo tutto

    Trovo che il seminario sia stato molto buono e mi abbia insegnato tanto. Tra l'altro trovo che centrare la parte teorica del primo numero di Comunità e Resistenza sul nesso individuo comunità, sia stata un'idea azzeccata.
    Adesso bisogna continuare, magari provando a pensare insieme il nesso con la Nazione italiana, ovvero la Comunità per eccellenza in cui noi dovremmo vivere. Senza il suo rilancio, niente sovranità e senza sovranità un comunista nazionalitario non può trasformare la comunità.

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    2. Individuo-Comunità. Invito tutti i nostri amici, compagni, lettori ed ospiti a leggere l'articolo di Costanzo Preve su questo tema, come ho già fatto altre volte, perché contiene una spiegazione molto ben argomentata sul fatto che non dobbiamo mai contrapporci all'individuo in sé - come comunitaristi -, ma - semmai - all'individualismo del sistema capitalistico. Non dobbiamo considerare l'individuo di Hobbes, ma nel senso greco cui s'è formato il calco semantico in-dividuum, cioè a-tomos (non ulteriormente divisibile). Bisogna ammettere che alla base della Comunità c'è l'Individuo, ma non lo dobbiamo intendere come la patologia della "comunità organica" di cui si sente parlare a destra. Il Comunitarismo può essere riconosciuto solo se riconosce l'individuo e si distacca dal capitalismo.
    Molto interessante

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Sandokan80 Visualizza Messaggio
    Outis for President!!!!!!
    Addirittura?!?!

    Trovo che il seminario sia stato molto buono e mi abbia insegnato tanto. Tra l'altro trovo che centrare la parte teorica del primo numero di Comunità e Resistenza sul nesso individuo comunità, sia stata un'idea azzeccata.
    Concordo. Del resto c'è una buona Redazione, che presto sarà allargata...

    Adesso bisogna continuare, magari provando a pensare insieme il nesso con la Nazione italiana, ovvero la Comunità per eccellenza in cui noi dovremmo vivere. Senza il suo rilancio, niente sovranità e senza sovranità un comunista nazionalitario non può trasformare la comunità.
    Hai centrato il punto. Possiamo partire dal forum per accennare alla discussione, per poi passare ad un'elaborazione teorica, magari con l'aiuto dell'ottimo Costanzo Preve, che spero ti abbia colpito positivamente...

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Quetzalcoatl Visualizza Messaggio
    Molto interessante
    ...parliamone...

  5. #15
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    3. Il capitalismo è stato il modo di produzione che ha distrutto le comunità, creandone altre fittizie. Se è vero, come dimostrano i fatti, che l'Uomo cerca la comunità riproduttiva, allora dobbiamo vedere come il capitalismo tenda a creare queste comunità sottomettendo l'individuo tramite la legge del divide et impera. Pensiamo a tutte le comunità calcistiche (Interisti, Milanisti, ecc.), separatiste (Lega Nord, Lega Sud, ecc.), religiose, etc.
    Ragioniamo anche sul fatto che il capitalismo ha creato una comunità fittizia attraverso la droga (leggera o pesante che sia), spacciandola - è proprio il caso di dirlo - come esperienza comunitaria. Pensiamo a come abbia influito il '68 su questo e come oggi molti centri sociali portino avanti questa pratica pseudo-comunitaria. Mi vengono in mente anche le comunità etniche create dal capitalismo... Tutte finte comunità, che sono esclusiviste e tendono a negare l'altro da sé...

    4. Il comunitarismo è una fisiologia che ha delle patologie, proprio quando si usa per distruggere le comunità nazionali (vedi esperienza in Iraq, dove cerca di mettere i fratelli gli uni contro gli altri). Le altre patologie ( fascismo, nazionalsocialismo e comunismo storico novecentesco) sono state già affrontate da Preve su "Elogio del Comunitarismo", quindi non ci spendo altre parole sopra, condividendo in toto la sua analisi.

 

 
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