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  1. #1
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    Question Quale regola per cibarsi di animali..alcuni si altri no?

    ho un cane ed un gatto e non me ne ciberei mai..
    ma il punto e' : alcuni animali sono "poverini" cane e gatto guai a chi li mangia..altri invece non hanno un santo in paradiso ?

    c'e' gente che ha conigli di compagnia...e altri che mangiano i conigli

    le galline , i maiali i cavalli , i ranocchi etcetcetc..non danno scandalo se mangiati...?

    non sono vegetariano..ma almeno i vegetariani considerano tutti gli animali allo stesso modo..invece tanti si scandalizzano se Bigazzi dice una ricetta sui gatti..e mangiano tutto il resto o quasi del mondo animale..


    quanta ipocrisia in giro...

    e povere formiche e mosche..a volte uccise per un nonnulla..perche' danno fastidio magari..


    Pensavate che i cani si mangiassero solo in alcuni paesi asiatici? Sbagliato…


    La Svizzerae' l'unica nazione del mondo occidentale a consentire il consumo di carne di cane e di gatto. In alcuni cantoni, come San Gallo e Appenzello, e'¨ ancora una triste abitudine. In altri cantoni, tra cui il Ticino, si mangia carne di gatto.

    E, sorpresa LA LEGGE LO PERMETTE!

    Sono solo proibiti la vendita, il commercio e l 'uso nei ristoranti
    Ultima modifica di NAZIONALITALICO; 16-02-10 alle 13:58
    ...Non ci sono uomini di destra o di sinistra, c'è il Sistema e i suoi NEMICI...

  2. #2
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    Predefinito Rif: Quale regola per cibarsi di animali..alcuni si altri no?

    ci sono varie usanze nei confronti degli animali perché ogni popolo ha fatto delle riflessioni collettive sul fatto che alcuni animali sono più utili e meno utili alla propria collettività e perché ognuno ha fatto delle considerazioni su quali animali presso il proprio territorio sono preferibili per uso domestico per fedeltà, affettività, amicizia, compagnia.
    semplice.
    è chiaro che se un popolo ha vissutto per millenni in montagna è più facile che nutra affezione privilegiata verso animali di montagna; per altri popoli che invece vivono in pianura e vicino a fiumi ci saranno altri animali; per altri popoli che vivono tra i ghiacci ci saranno altri animali e cosi via discorrendo.

    qui in Occidente vari popoli hanno convissuto per millenni con cani, gatti e cavalli e questi popoli hanno sviluppato con tali animali un intenso rapporto domestico, per questo, ad esempio, questi animali in Occidente sono privilegiati.

    non c'entra niente che i vegetariani sono coerenti: i vegetariani quando respirano uccidono milioni di micro-organismi presenti nell'aria, quando camminano possono uccidere calpestando formiche e ovviamente anche loro considerano diversamente la morte di una formica rispetto per esempio alla morte di un cane o di una mucca.
    anche tra gli esseri umani del resto ci sono preferenze, nel senso che per noi tutti la morte di una persona odiata non è uguale alla morte di una persona amata.

    io sarei a favore di una legge che impedisce di mangiare cani e gatti NON per ragioni teologiche-religiose ma semplicemente perché sono animali che hanno uno speciale rapporto con l'uomo e hanno una particolare intelligenza, fedeltà all'uomo.
    Ultima modifica di Odissea; 16-02-10 alle 14:26

  3. #3
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    Predefinito Rif: Quale regola per cibarsi di animali..alcuni si altri no?

    C'è già un topic sull'argomento

    http://forum.politicainrete.net/dest...ociale-di.html
    Segni particolari: "macchina da espansione razziale euro-siberiana" (Giò91)

  4. #4
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    Predefinito Rif: Quale regola per cibarsi di animali..alcuni si altri no?

    Citazione Originariamente Scritto da Odissea Visualizza Messaggio
    io sarei a favore di una legge che impedisce di mangiare cani e gatti NON per ragioni teologiche-religiose ma semplicemente perché sono animali che hanno uno speciale rapporto con l'uomo e hanno una particolare intelligenza, fedeltà all'uomo.
    Il rapporto tradizionale uomo-animale era prettamente utilitaristico.
    Il cane non si mangiava (abitualmente) perchè utile a badar le greggi, tenere alla larga i malintenzionati , ausilio alla caccia e altro (cani da tartufo , cani da guerra, e simili).

    Il gatto perchè utile a debellare i topi.

    Il cavallo perchè necessario alla guerra.

    Eccetera eccetera eccetera.

    I delfini e le balene sono tra gli animali più intelligenti che esistano, se rapportati all'uomo.
    Ciò non toglie che tranquillamente molti occidentali se ne cibino da millenni, senza che questo non crei chissà quale panico sociale.

    Mettere le usanze ed i costumi sociologici come Legge è prassi pericolosa.
    Per lo più la presenza di un precedente legislativo crea sempre conseguenze.
    Moltissime persone allevano conigli da compagnia.
    Bandiamo anche quello dalle nostre tavole? eppure son così "carini ed intelligenti..."

    Altra cosa , se si vuole, è incentivare la disapprovazione sociale verso certi costumi alimentari. Ma la legge, in quanto tale, è materia che andrebbe maneggiata con le molle.

    L'unica riflessione che faccio su Bigazzi , è che è stato bandito dalla rai per aver dato una ricetta gastronomica, mentre di talk show che parlano (o incentivano) l'aborto come un diritto, vengono considerati legittime (anzi spesso le uniche aventi legittimità) espressioni culturali.

    Una società che si fa scrupoli per uno stufato di gatto ed ammazza i propri figli, non ha futuro.
    E si vede.

    Per assurdo, pur nella nefastità del suo insieme , più coerente (e la coerenza non è una virtù in se, ma quantomeno permette di progredire) la Cina , ove si mangiano cani, gatti e feti umani.
    "Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi " - Arnaud Amaury

  5. #5
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    Predefinito Rif: Quale regola per cibarsi di animali..alcuni si altri no?

    A me fanno ridere sia gli animalisti sia i divoratori di bistecche al sangue... c'è leggete quest'articolo e sbellicatevi dalle risa...hefico:

    Chi Ha Paura dei Vegetariani Animalisti?

    Molte categorie di persone ci vorrebbero morti, o almeno feriti.

    Incominciamo coi preti

    di Franco Libero Manco


    Sono molte le categorie di persone a cui dà enorme fastidio il diffondersi della cultura vegetariana: la paura è che questo rinnovamento sociale, etico, esistenziale e spirituale, questo stile di vita pacifista, ecologista e lungimirante abbia il sopravvento sulla concezione antropocentrica e sul carnivorismo materialista, crapulone, irresponsabile e distruttivo e molta gente si trovi a dover fare i conti con i suoi interessi economici, la sua gola, i suoi vizi, la sua coscienza.

    Sicuramente la categoria più preoccupata, a mio avviso, sembra essere quella clericale anche se fa di tutto per ignorare l’esistenza stessa del problema. Niente (a mio avviso) come l’etica del vegetarismo può mettere in crisi la morale cattolica. La nostra etica e la nostra compassione è più vasta e più profonda, il nostro amore più autentico e più disinteressato. Gli ultimi a riconoscere la fratellanza universale saranno sicuramente i preti i quali (a mio avviso) scelgono la carriera ecclesiastica anche o soprattutto perché la loro religione li autorizza a disporre della vita di ogni essere non umano e questo li fa sentire importanti: il loro Dio li benedice quando squartano un agnello e lo divorano. Gli ultimi a restare con la carne tra i denti: loro che, ufficialmente, hanno rinunciato ai piaceri del sesso come potrebbero rinunciare anche alla carne? Come si giustifica il prete davanti ad un laico che senza avere la presunzione di essere ad immagine di Dio e senza voler essere un rappresentare in terra della misericordia, della bontà e dell’amore divino, chiede rispetto e compassione non solo per gli esseri umani ma anche per gli animali, mentre essi spingono a reprimere il naturale sentimento di compassione verso la sofferenza di questi nostri sventurati fratelli e di affondare con disinvoltura il coltello nel cuore e nelle loro viscere?.

    L’antropocentrismo, cioè la visione sventuratamente più o meno diffusa in tutte le popolazioni umane per cui si ritiene che l’uomo abbia per legge naturale il diritto di disporre della vita degli animali (il cardine teologico delle tre religioni monoteiste) è a mio avviso la causa della maggior parte delle sventure umane specialmente quelle di più recente manifestazione, come la distruzione dell’ambiente, l’esplosione delle malattie degenerative dovute ai grassi animali, la disumanizzazione della coscienza umana e gli orrori dei campi di concentramento-mattatoi per gli animali. Tale visione, ereditata dall’infausto comando biblico “Soggiogate la terra” e “Crescete e moltiplicatevi”, sta portando il pianeta e i suoi abitanti sull’orlo di un’ecatombe universale.

    Nel 2005 nella basilica del Laterano in un simposio tenuto apposta per ribadire la centralità dell’uomo nel creato Mons. Angelo Scola ha affermando: “Il cristianesimo e l’antropocentrismo stanno insieme o cadono insieme”. E siccome i vegetariani/animalisti considerano l’antropocentrismo l’ideologia più perniciosa e devastante, ciò che preclude lo sviluppo della sensibilità dell’animo umano, della compassione universale e della valorizzazione del diverso, è facile comprendere che la Chiesa vede in noi vegetariani il Diavolo, l’Anticristo, come si trovò ad affermare il cardinale Biffi durante un miting a Bologna nell’anno 2000. Biffi, ispirandosi alle parole del filosofo russo Solovev “L’Anticristo sarà un convinto spiritualista (per cui per essere buoni cristiani è proibito essere spiritualisti),un ammirevole filantropo (per cui essere filantropi è un’attitudine da reprimere se si vuole essere cristiani), un pacifista impegnato e solerte (per cui essere pacifisti, non lo era forse Gesù? è condizione condannata dalla Chiesa), un vegetariano osservante (per cui nutrire compassione per i più deboli, gli animali, è considerata una attitudine anticristiana), un animalista determinato e attivo, (per cui interessarsi della sofferenza delle creature di Dio e cercare di impedire la loro stessa estinzione è un atteggiamento contrario ai principi della Chiesa). Per la Chiesa l’Anticristo non è colui che per definizione è agli antipodi di Cristo ma tutto ciò che è diverso dalla Chiesa. Con questo principio nel corso di 1800 la Chiesa ha sterminato con il rogo e la mannaia molte comunità di perfetti imitatori di Cristo come i Valdesi, i Catari, i Monfortini, gli Stendigi, gli Apostolici, i Lollardi ecc. colpevoli non di non essere come Cristo ma di non essere come la Chiesa. Infatti questi vivevano in povertà, castità, umiltà, mitezza e proclamavano l’ugualianza. Ma in fondo se tutti diventassimo buoni, sensibili e giusti come succede per chi si apre all’amore verso ogni creatura e smette di mangiare la carne che rende cattivi, aggressivi e violenti, che motivo avrebbe di esistere un organismo preposto a questo scopo?
    Ultimo aggiornamento Sabato 07 Novembre 2009 21:15
    Ultima modifica di Strapaesano; 16-02-10 alle 14:42
    "Non posso lasciarti né obliarti: / il mondo perderebbe i colori / ammutolirebbero per sempre nel buio della notte / le canzoni pazze, le favole pazze". (V. Solov'ev)

  6. #6
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    Predefinito Rif: Quale regola per cibarsi di animali..alcuni si altri no?

    Citazione Originariamente Scritto da Bernard Gui Visualizza Messaggio
    I delfini e le balene sono tra gli animali più intelligenti che esistano, se rapportati all'uomo.
    Ciò non toglie che tranquillamente molti occidentali se ne cibino da millenni, senza che questo non crei chissà quale panico sociale.
    questo perché la maggioranza pensa che con questi animali non vi può essere un rapporto domestico affettivo speciale. Non è solo il discorso dell'intelligenza che entra in gioco, ci sono anche altri fattori. A torto o a ragione la maggioranza di fatto crea le tradizioni, gli usi e costumi dell'intero popolo.
    in particolare poi se una cosa urta molto la sensibilità della maggioranza, allora il divieto diventa legge sociale.

    infatti io sono favorevolissimo al mangiare balene e delfini, sempre però che le condizioni di caccia e uccisione siano "umane".
    Citazione Originariamente Scritto da Bernard Gui Visualizza Messaggio
    Mettere le usanze ed i costumi sociologici come Legge è prassi pericolosa.
    Per lo più la presenza di un precedente legislativo crea sempre conseguenze.
    Moltissime persone allevano conigli da compagnia.
    Bandiamo anche quello dalle nostre tavole? eppure son così "carini ed intelligenti..."
    "moltissime" in questo caso è poco corretto, rispetto al totale della popolazione è una esigua, piccolissima minoranza.
    questo è appunto il motivo principale per il quale i conigli si continuano a mangiare, proprio perchè la maggioranza pensa che con questi animali l'uomo non crea un rapporto affettivo speciale cosi quanto con i cani e i gatti.
    per il resto vale quanto ho detto sopra.
    se poi tu vuoi cercare una coerenza "scientificamente chiara" che impedisca di mangiare una animale piuttosto che un altro, allora è chiaro che questa non esiste. Trattasi sempre di preferenze della maggioranza, interpretazioni personali della maggioranza, che poi in determinati casi diventano legge per tutti.
    ma questo vale un po' per tutte le cose e anche per tutte le regole morali cattoliche: non possiamo dimostrare che siano scientificamente giuste, alla fine possiamo solo imporle per motivi di forza numerica e militare.
    Citazione Originariamente Scritto da Bernard Gui Visualizza Messaggio
    Altra cosa , se si vuole, è incentivare la disapprovazione sociale verso certi costumi alimentari. Ma la legge, in quanto tale, è materia che andrebbe maneggiata con le molle.
    certo basta semplicemente essere chiari e non mischiarci in mezzo strane ragioni teologiche-religiose. :giagia:
    Citazione Originariamente Scritto da Bernard Gui Visualizza Messaggio
    L'unica riflessione che faccio su Bigazzi , è che è stato bandito dalla rai per aver dato una ricetta gastronomica, mentre di talk show che parlano (o incentivano) l'aborto come un diritto, vengono considerati legittime (anzi spesso le uniche aventi legittimità) espressioni culturali.

    Una società che si fa scrupoli per uno stufato di gatto ed ammazza i propri figli, non ha futuro.
    E si vede.

    Per assurdo, pur nella nefastità del suo insieme , più coerente (e la coerenza non è una virtù in se, ma quantomeno permette di progredire) la Cina , ove si mangiano cani, gatti e feti umani.
    su questo siamo completamente d'accordo.
    Ultima modifica di Odissea; 16-02-10 alle 15:00

  7. #7
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    Predefinito Rif: Quale regola per cibarsi di animali..alcuni si altri no?

    se poi tu vuoi cercare una coerenza "scientificamente chiara" che impedisca di mangiare una animale piuttosto che un altro, allora è chiaro che questa non esiste. Trattasi sempre di preferenze della maggioranza, interpretazioni personali della maggioranza, che poi in determinati casi diventano legge per tutti.
    Insomma, vuoi trasformare la vox populi, in vox Dei?
    Quanta alchimia giuridica nei tuoi scritti....
    ma questo vale un po' per tutte le cose e anche per tutte le regole morali cattoliche: non possiamo dimostrare che siano scientificamente giuste, alla fine possiamo solo imporle per motivi di forza numerica e militare
    Figliolo, io credo che tu sia un grande ascoltatore di rubzum e rock satanico per affermare tale cosa.
    Le "regole" (meglio sarebbe dire i precetti) della tradizione Cattolica, si formano sulla base di riflessioni di natura Teologica, su una base scritturale , esegetica , filosofica.
    Non sul parere della maggioranza.
    Il Cristianesimo è la ricerca di Cristo, non assecondare la folla (che infatti scelse Barabba, quando interpellata...)
    "Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi " - Arnaud Amaury

  8. #8
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    Predefinito Rif: Quale regola per cibarsi di animali..alcuni si altri no?

    Citazione Originariamente Scritto da Bernard Gui Visualizza Messaggio
    Insomma, vuoi trasformare la vox populi, in vox Dei?
    Quanta alchimia giuridica nei tuoi scritti....
    sto solo cercando di spiegare che le leggi emanate dall'autorità civile di un popolo scaturiscono ovviamente dal potere della maggioranza.
    è un concetto banale, è sempre stato cosi e sempre sarà cosi.
    Citazione Originariamente Scritto da Bernard Gui Visualizza Messaggio
    Figliolo, io credo che tu sia un grande ascoltatore di rubzum e rock satanico per affermare tale cosa.
    Le "regole" (meglio sarebbe dire i precetti) della tradizione Cattolica, si formano sulla base di riflessioni di natura Teologica, su una base scritturale , esegetica , filosofica.
    Non sul parere della maggioranza.
    certo sono d'accordo, una cosa sono le leggi emanate dall'autorità civile e un'altra cosa è la dottrina cattolica.
    Citazione Originariamente Scritto da Bernard Gui Visualizza Messaggio
    Il Cristianesimo è la ricerca di Cristo, non assecondare la folla (che infatti scelse Barabba, quando interpellata...)
    forse non ho spiegato bene il concetto: volevo dire che sia il caso della dottrina cattolica, sia il caso di idee come non mangiare cani e gatti, sono entrambe cose la cui fondatezza non è scientificamente dimostrabile e a stabilire quali idee prevalgono nella società è sempre la maggioranza di un popolo. Capito? non dico che è giusto che sia cosi in tutti i casi, dico che di fatto avviene cosi.
    questo succede sia in un regime fascista sia un regime democratico, entrambi i regimi non possono fare a meno del consenso della maggioranza del popolo, altrimenti cadono.

    attento padre che robert ti banna se sbagli ancora il nome di quella band...
    Ultima modifica di Odissea; 16-02-10 alle 15:21

  9. #9
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    Predefinito Rif: Quale regola per cibarsi di animali..alcuni si altri no?

    Citazione Originariamente Scritto da Odissea Visualizza Messaggio
    sto solo cercando di spiegare che le leggi emanate dall'autorità civile di un popolo scaturiscono ovviamente dal potere della maggioranza.
    è un concetto banale, è sempre stato cosi e sempre sarà cosi.
    Le leggi servono per regolare la maggioranza delle persone, non per seguire i loro desideri.
    Per quello ci sono i canali pornografici su internet.

    forse non ho spiegato bene il concetto: volevo dire che sia il caso della dottrina cattolica, sia il caso di idee come non mangiare cani e gatti, sono entrambe cose la cui fondatezza non è scientificamente dimostrabile e a stabilire quali idee prevalgono nella società è sempre la maggioranza di un popolo. Capito? non dico che è giusto che sia cosi in tutti i casi, dico che di fatto avviene cosi.
    questo succede sia in un regime fascista sia un regime democratico, entrambi i regimi non possono fare a meno del consenso della maggioranza del popolo, altrimenti cadono.
    Si, ma il problema è che tu tiri fuori la scienza dove questa non centra nulla.
    Un omicidio è sbagliato , sia in termini teologici , che sociologici, per diversissime gamme di ragioni, ma scientificamente parlando è solo un evento statistico (semmai la scienza può entrare in certi casi nell'ambito soggettivo dell'interpretazione caso per caso delle motivazioni di questo, ma è altro affare)
    Per questo non si applica la scienza in questo ramo del normativismo giuridico .
    "Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi " - Arnaud Amaury

  10. #10
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    Predefinito Rif: Quale regola per cibarsi di animali..alcuni si altri no?

    Citazione Originariamente Scritto da Bernard Gui Visualizza Messaggio
    Le leggi servono per regolare la maggioranza delle persone, non per seguire i loro desideri.
    Per quello ci sono i canali pornografici su internet.
    oh ecco ora ho capito dove volevi arrivare! mi ricordi un Giò-vane che conosco, padre! :sofico:
    tu sei contro il diritto inteso come affermazione di "vaghi desideri", sei a favore di un diritto inteso come qualcosa che regola dei contrasti concreti all'interno del popolo.
    tuttavia quella legge di divieto di mangiare carne canina e felina é una necessità concreta del popolo. Mi spiego meglio: se la legge dicesse che in Italia si possono mangiare cani e gatti, stai sicuro che una parte del popolo, me compreso, andrebbe a compiere atti terroristici contro i ristoranti e i consumatori di carne canina e felina. Per questo la legge che stabilisce il divieto di mangiare carne canina e felina è una concreta esigenza per regolare la convivenza sociale. :giagia:
    Citazione Originariamente Scritto da Bernard Gui Visualizza Messaggio
    Si, ma il problema è che tu tiri fuori la scienza dove questa non centra nulla.
    Un omicidio è sbagliato , sia in termini teologici , che sociologici, per diversissime gamme di ragioni, ma scientificamente parlando è solo un evento statistico (semmai la scienza può entrare in certi casi nell'ambito soggettivo dell'interpretazione caso per caso delle motivazioni di questo, ma è altro affare)
    Per questo non si applica la scienza in questo ramo del normativismo giuridico .
    si sono d'accordo, ci siamo fraintesi.
    ho tirato fuori la scienza perché mi pareva che tu mi chiedessi una giustificazione più concreta del fatto che non si deve mangiare cani e gatti, l'ho tirata fuori proprio per dire che la scienza non può essere utile in questi casi. Lasciamo stare la scienza, facciamo finta che non ne abbiamo parlato.
    Ultima modifica di Odissea; 16-02-10 alle 15:41

 

 
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