Prc contro il ddl Bindi-Pollastrini
"Sulle unioni civili battaglia dura"
Insoddisfatto anche Grillini: "I teodem ci dicano se una legge la vogliono davvero"
Da sinistra, Titti De Simone eVladimir Luxuria
ROMA - Non ci sono solo i teodem della Margherita, a ostacolare il cammino della legge sulle unioni civili. Anche Rifondazione comunista, infatti, annuncia una "battaglia durissima" contro il ddl Bindi-Pollastrini sulle coppie di fatto. A dichiararlo è la deputata Titti De Simone, secondo cui il Prc "è pronta ad aprire un conflitto all'interno della maggioranza, nel caso in cui non si arrivasse a una proposta più dignitosa".
In base alle anticipazioni di stampa, il disegno di legge governativo non prevede l'istituzione di un registro delle unioni civili, ma una semplice certificazione: in pratica, le coppie possono andare in Comune ad autocertificare la propria esistenza, ottenendone in cambio una sorta di attestato. Che permette di condividere alcuni diritti: ad esempio, l'assistenza sanitaria e previdenziale e la successione nel contratto di locazione. Resta il fatto che, come spiegato dallo stesso ministro Bindi, si tratta "non di un riconoscimento delle coppie, ma di un 'accertamento'".
Da qui la contrarietà di Rifondazione. In una conferenza stampa sui contenuti del provvedimento, De Simone, convocata a Montecitorio insieme alle associazioni omosessuali, la dpeutata dichiara: "Noi siamo pronti a fare una battaglia durissima e anche ad aprire un conflitto all'interno della maggioranza. Sulla questione del riconoscimento dei diritti degli omosessuali, il gruppo di Rifondazione e tutto il partito sono pronti a dare il loro sostegno".
Secondo l'esponente del Prc, "il Paese è pronto ad una legislazione sul riconoscimento delle coppie di fatto, anche omosessuali, ma purtroppo questo Parlamento, così come quello della passata legislatura, è caratterizzato da una arretratezza inaccettabile".
De Simone prosegue spiegando che il suo partito aspetta che il testo sia portato all'esame delle Camere; e a questo punto enterà di cambiarlo attraverso una battaglia parlamentare, anche ricorrendo a consensi trasversali, cercando un appoggio negli esponenti dell'opposizione più sensibili al tema.
E un'altra deputata di Rifondazione, Vladimir Luxuria, sottolinea meglio i punti del dissenso. In particolare, il Prc chiederà che sia esplicita l'indicazione che prevede l'estensione dei diritti "a persone anche dello stesso sesso"; mentre la norma del ddl Bindi-Pollastrini in cui si stabilisce solo l'accertamento delle coppie di fatto e non il riconoscimento, "è da respingere". "Accertamento è un concetto che ha carattere quasi inquisitorio, come se si trattasse di un delitto". Un secco 'no' arriva anche sul punto che prevede almeno cinque anni di convivenza prima di poter usufruire della pensione di reversibilità del convivente. "E un tempo troppo lungo", conclude Luxuria.
Anche secondo Franco Grillini, esponente dei Ds e presidente onorario dell'Arcigay, le anticipazioni sui contenuti del ddl Bindi-Pollastrini sono "del tutto insoddisfacenti". "I teodem della maggioranza - attacca - ci dicano se una legge la vogliono davvero, quali diritti intendono riconoscere o se stanno facendo solo melina per impedire che passi qualsiasi cosa, magari prendendo ordini da Oltretevere". La battaglia continua.
http://www.repubblica.it/2007/01/sez...contraria.html
Finalmente, per diana. De Simone e Luxuria, bravè