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salerno69
«All'Italia serve uomo di sinistra, come me»
Berlusconi attacca il governo Prodi: «L'unica politica sociale l'abbiamo fatta noi del centrodestra» «Le elezioni? Un imbroglio»
Silvio Berlusconi (Ansa)
ROMA - «Gli italiani vogliono cambiare questo governo e questa maggioranza taroccata» e dunque l'Italia «tornerà a essere governata dal fronte liberale e da un uomo di sinistra come me: è un paradosso ma è vero visto che l'unica politica sociale di sinistra l'abbiamo fatta noi del centrodestra». Così Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia ed ex premier è tornato a criticare l'operato dell'esecutivo di Romano Prodi poco prima di entrare ad una cena con i deputati azzurri nel ristorante di un lussuoso albergo romano.
«LE ELEZIONI? UN IMBROGLIO» - Nell'occasione Berlusconi è tornato a parlare dei risultati delle elezioni dello scorso anno e parlando di governo e maggioranza ha sottolineato: «Non hanno neppure vinto le elezioni, perchè hanno imbrogliato» e stanno «facendo perdere prestigio al Paese» facendo «andare all'estero anche i capitali stranieri». Insomma, ha attaccato il Cavaliere, «stanno facendo cose che non hanno cittadinanza in una democrazia piena e compiuta».
«PIANO CRIMINALE» - L'ex premier ha criticato in particolare un provvedimento legislativo varato dal governo, il disegno di legge Gentiloni sull'emittenza televisiva. Testo che dovrà essere licenziato dalle Camere. «Quello non è un ddl, ma un piano criminale verso il capo dell'opposizione e verso le sue proprietà private - ha tuonato Berlusconi -. Non credo, anzi sono sicuro, che tuttavia non troverà 160 complici che porteranno a realizzazione un progetto criminale».
LE PENSIONI - «Non so cosa farà la maggioranza sulle pensioni - ha detto ancora Berlusconi - visto che uno dice una cosa e uno ne dice un'altra. Aspettiamo di vedere cosa saranno in grado di fare». «Continuo a sperare che questa maggioranza imploderà al suo interno - ha aggiunto - . Stanno azzerando tutto il gran lavoro che abbiamo fatto in cinque anni: stanno facendo fare numerosi passi indietro al nostro paese, mentre non sono in grado di fare le riforme positive».
24 gennaio 2007