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Sandinista
ROMA - La celebrazione della Giornata della Memoria al Quirinale quest'anno ha assunto una particolare solennità per la presenza, in prima fila, nel Salone dei Corazzieri del presidente del Consiglio Romano Prodi, del presidente del Senato Franco Marini e del presidente della Camera Fausto Bertinotti. La celebrazione in ricordo delle vittime della Shoah, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, vede il Salone dei Corazzieri gremito di studenti che hanno partecipato ad iniziative di studio ed approfondimento sull' Olocausto, compresi i 250 studenti delle scuole superiori romane che nell'ottobre scorso sono andati, accompagnati dal sindaco di Roma Walter Veltroni, in visita al campo di sterminio di Auschwitz. Tra i presenti, oltre al sindaco Walter Veltroni e al ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, il presidente dell' Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni insieme al suo predecessore Elio Toaff. Con loro anche il presidente della Comunità ebraica di Roma Leone Paserman.
Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, celebrando il giorno della memoria ha detto che bisogna combattere ogni indizio di razzismo, ogni rigurgito di "antisemitismo, anche quando esso si travesta da antisionismo perché significa negazione della fonte ispiratrice dello stato ebraico, delle ragioni della sua nascita, ieri, e della sua sicurezza oggi, al di là dei governi che si alternano nella guida di Israele".(ANSA). (ANSA) - ROMA, 25 gen - Giorgio Napolitano celebra il Giorno della Memoria al Quirinale accanto ai presidenti delle Camere Franco Marini e Fausto Bertinotti e al presidente del Consiglio Romano Prodi, davanti a centinaia di studenti. E lancia l'allarme: tornano ad "affacciarsi, in più parti del mondo e anche non lontano dal nostro paese, alcuni di quei fenomeni" che possono sfociare in aberrazioni come la Shoha, come ha detto Primo Levi, indicando tra i pericoli da cui dobbiamo guardarci la "violenza generata da intolleranza, da libidine di potere, da ragioni economiche, da fanatismo religioso o politico, da attriti razziali". Gli "antidoti possono e devono venire - aggiunge il presidente della Repubblica - dall'Europa nata proprio come baluardo contro quegli orrori, un'Europa nella quale, come ha scritto Edgar Morin, la coscienza delle barbarie del Novecento deve integrarsi la coscienza positiva dell'Europa fatta di "Umanesimo, universalismo, ascesa progressiva di una consapevole visione planetaria". Le celebrazioni del giorno della Memoria, volute sette anni fa con una legge approvata dal parlamento con voto unanime, sottolinea il capo dello Stato, si diffondono ogni anno di più e si svolgono nello "spirito di verità e di responsabilità europea" indicato da Morin. Noi italiani, ha aggiunto "dobbiamo serbare il ricordo e sentire il peso degli anni bui delle leggi razziali del fascismo e delle persecuzioni antiebraiche della Repubblica di Salò" come la Francia ricorda i momenti "profondamente oscuri" della sua storia, così li ha definiti nei giorni scorsi il presidente Chirac, quelli del governo di Vichy sotto l'occupazione tedesca. Napolitano, infine, ha esortato a ricordare anche "quei giusti che hanno salvato l'onore dell'Italia".
Nel Salone dei Corazzieri, davanti alle alte cariche dello Stato, a centinaia di studenti, Giorgio Napolitano ha ribadito il dovere della memoria. Il dovere di non chiudere gli occhi e la mente rispetto alle pagine più buie della nostra storia, alla Shoah, a quella "che fu forse la più immane tragedia dell'Europa". "Non solo è doveroso - ha spiegato - ma è importante ricordare, conoscere, cercare di capire. Lo è per tutti, guardando al futuro e non solo al passato. Perché, come ha scritto Primo Levi, 'cio' che è accaduto può ritornaré, per assurdo è impensabile che appaia". Anzi, bisogna rendersi conto che alcuni indizi di un avvicinamento a questo rischio si sono recentemente "affacciati" in più parti del mondo e anche non lontano dall'Italia.
"L'abisso in cui il nazismo ha gettato il genere umano, aggredendo le ragioni elementari della dignità dell'uomo ed il rispetto che ad esso si deve solo perché tale è,troppo profondo per essere denominato: la Shoah é l'indicibile". Lo ha detto nell'Aula della Camera il presidente Fausto Bertinotti in occasione della Giornata della Memoria. "Oggi - ha aggiunto - è nostro dovere ricordare, ribadire e diffondere questa verità, contro le tentazioni che pure periodicamente si profilano a negare ciò che è accaduto o anche solamente a ridurne la portata". Al termine del suo intervento, l'Aula ha osservato un minuto di silenzio, cui è seguito un applauso unanime.
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