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  1. #1
    SENATORE di POL
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    Predefinito Una legge illiberale contro una menzogna demenziale

    Concordo con l'emerito Rabbino Capo di Roma, Elio Toaff che sulla "legge Mastella" (che sanziona penalmente le aberranti e vergognose "opinioni" di chi nega la Shoah, e altre imbecillagini deliranti), ha detto quanto segue:

    «Negare l´Olocausto è già negare l´evidenza. Io quella legge non la firmerei: non credo che questi sistemi diano risultati». A parlare è Elio Toaff, classe 1915, per anni Rabbino capo della comunità ebraica romana e ancora oggi massima autorità morale dell´ebraismo italiano. Toaff boccia così la proposta di legge del ministro Clemente Mastella.
    e anche Nando Tagliacozzo, considera quanto meno inutile la legge illiberale del governicchio della Sinistruzza (i cui ministri passeggiano a braccetto per Beirut con dirigenti Hezbollah):

    «Io ad Auschwitz ho perso mio nonno, mio padre e mia sorella: se qualcuno - prosegue Tagliacozzo - dice che mento, lo querelo, gli chiedo i danni morali e, in un Paese normale, questo signore viene punito. Perché il negazionismo non attiene al reato di opinione, ma rientra nella sfera della divulgazione di false notizie fino alla diffamazione, e la legislazione italiana è già attrezzata per questi reati».
    «Quella proposta del ministro Mastella è opportuna , ma di difficile applicazione»
    dice Piero Terracina, 79 anni, deportato quando ne aveva 15 con tutta la famiglia ad Auschwitz, e lui sarà l´unico a uscirne vivo.
    «La legge - prosegue Terracina - serve a stabilire un punto fermo, a ricordare che quello che è successo è accaduto davvero, ma mi pare difficile punire ragazzi che, in realtà, sono strumentalizzati. Bisognerebbe risalire alle fonti».
    La professoressa Marina Cafiero, esperta nello studio nelle dinamiche dell'antigiudaismo, da canto suo aggiunge:

    «Non sono d´accordo con Mastella: queste negazioni sono riflesso di una mentalità da sconfiggere, e queste operazioni non si fanno con una legge»
    .

    Non concordo invece con Di Segni e Pacifici, che scambiano la necessità di una lotta senza quartiere contro antigiudaismo, antisemitismo, antisionismo, con .......altro. Tuttavia è del tutto comprensibile che nel mondo ebraico, le valutazioni possano essere diverse e altre.
    Personalmente ritengo però del tutto controproducente una legislazione repressiva contro le mere opinioni o addirittura contro i deliri pseudostorici, ad imitazione di quelle....che in altri paesi hanno acconsentito a personaggi ripugnanti di farsi passare per martiri.....che evidentemente hanno trovato "verità scomode".

    Shalom

  2. #2
    4° class schedina 2015
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    Predefinito Che ne dici Pieffebi ?

    Per coerenza dovrebbero mettere in galera per 12 anni anche chi brucia la bandiera di Israele no ?
    Non è una forma di antisemitismo pure quella ?

  3. #3
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    Predefinito

    Chi brucia la bandiera di Israele, come quella di qualsiasi anltra nazione, congrega, filibusta... è un povero ignorante, sia perchè semplifica cose che semplici non sono, sia perchè ottiene unicamente il rischio di scottarsi le mani (non mi importa nulla delle sue mani, ma poi il deficiente peserà sul servizio sanitario nazionale, quindi su di me).

    Chi invece nega la Shoah lo fa con fini ben diversi, che non semplificano nulla, e che hanno una pericolosità ben diversa. In un mondo che non ha il coraggio di guardare al proprio passato e ai propri errori ed orrori, gli ebrei tedeschi, italiani, ungheresi o lituani del 1939 potremmo essere noi domani con grande facilità se ad un imbecille con un buon potere mediatico, un po di soldi e una bella parlantina venisse in mente, chessò, di eliminare i forumisti di POL, perchè lobbisti e razzialmente diversi da quelli di corriere.it...
    E questo è esattamente il fine di chi certi fatti vuole cancellarli, non da oggi ma da sempre. Mi chiedo se qualcuno di voi è mai stato a Bariloche, Patagonia, cittadina ridente di 100000 abitanti, di cui un 10-15% di cognome tedesco... in cui il liceo tedesco è la scuola delle classi abbienti e dove fantomatici benefattori nel dopoguerra hanno permesso la costruzione di chiese, strade ed ospedale... Gente simpatica, che in una società aperta e inconsapevole riuscì in pochi anni a imporre un modello dove oggi si studiano le "grandi istituzioni sociali" del terzo reich, dove si promuovono mostre sulla vita di Goering...

    Non credo che una legge sia necessaria a contrastare l'oblio, credo invece che questo sia promosso dalle politiche delle nazioni, a partire dall'europeistissima Lituania che è stata messa con le spalle al muro dall'UNESCO perchè continua, ostinatamente, a voler dimenticare il proprio passato, lo sterminio efficientissimo di tutti gli ebrei perpetrato non dai nazisti ma dai lituani stessi, tanto che l'idea del sindaco di Vilnius (la Vilna ebrea degli anni 30, che era un paradiso di scambi e cultura) era quella di rinnovare il bellissimo ghetto rendendolo una specie di museo della lituanità... in cui si dimenticava il fatto, secondario, che gli aguzzini della gestapo, di tanto in tanto, rimanevano scioccati dalla ferocia dei lituani, che per qualche inspiegabile ragione erano e restavano contadini ignoranti dai tempi dell'Impero Romano...

    Saluti...

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Aeroplanino Visualizza Messaggio
    Chi brucia la bandiera di Israele, come quella di qualsiasi anltra nazione, congrega, filibusta... è un povero ignorante, sia perchè semplifica cose che semplici non sono, sia perchè ottiene unicamente il rischio di scottarsi le mani (non mi importa nulla delle sue mani, ma poi il deficiente peserà sul servizio sanitario nazionale, quindi su di me).

    Chi invece nega la Shoah lo fa con fini ben diversi, che non semplificano nulla, e che hanno una pericolosità ben diversa. In un mondo che non ha il coraggio di guardare al proprio passato e ai propri errori ed orrori, gli ebrei tedeschi, italiani, ungheresi o lituani del 1939 potremmo essere noi domani con grande facilità se ad un imbecille con un buon potere mediatico, un po di soldi e una bella parlantina venisse in mente, chessò, di eliminare i forumisti di POL, perchè lobbisti e razzialmente diversi da quelli di corriere.it...
    E questo è esattamente il fine di chi certi fatti vuole cancellarli, non da oggi ma da sempre. Mi chiedo se qualcuno di voi è mai stato a Bariloche, Patagonia, cittadina ridente di 100000 abitanti, di cui un 10-15% di cognome tedesco... in cui il liceo tedesco è la scuola delle classi abbienti e dove fantomatici benefattori nel dopoguerra hanno permesso la costruzione di chiese, strade ed ospedale... Gente simpatica, che in una società aperta e inconsapevole riuscì in pochi anni a imporre un modello dove oggi si studiano le "grandi istituzioni sociali" del terzo reich, dove si promuovono mostre sulla vita di Goering...

    Non credo che una legge sia necessaria a contrastare l'oblio, credo invece che questo sia promosso dalle politiche delle nazioni, a partire dall'europeistissima Lituania che è stata messa con le spalle al muro dall'UNESCO perchè continua, ostinatamente, a voler dimenticare il proprio passato, lo sterminio efficientissimo di tutti gli ebrei perpetrato non dai nazisti ma dai lituani stessi, tanto che l'idea del sindaco di Vilnius (la Vilna ebrea degli anni 30, che era un paradiso di scambi e cultura) era quella di rinnovare il bellissimo ghetto rendendolo una specie di museo della lituanità... in cui si dimenticava il fatto, secondario, che gli aguzzini della gestapo, di tanto in tanto, rimanevano scioccati dalla ferocia dei lituani, che per qualche inspiegabile ragione erano e restavano contadini ignoranti dai tempi dell'Impero Romano...

    Saluti...
    In sostanza la differenza dov'è ?
    Nel fatto che chi brucia le bandiere semplifica troppo e il negazionista no ?
    sulla pericolosità dei due atteggiamenti francamente io non ci trovo molta differenza perchè è comunque un sentimento di odio radicato e feroce verso una popolazione o "razza umana" nel caso specifico la "razza ebrea"
    La verità è che stiamo andando a passi lunghi e veloci verso il regime che si arroga il potere di dire cosa è stato vero e cosa non lo è (come la Pravda insomma).
    Io questo delicato compito lo lascerei agli storici che con le loro ricerche portano luce nel nostro passato e se un domani emergessere carteggi o documenti che facciano una luce maggiore e più completa sulla storia del '900 io desidero che questi uomini siano liberi di pubblicare le loro ricerche senza dovere rischiare di essere tacciati di revisionismo e quindi di rischiare la galera.
    Gli storici sono uomini liberi e tali debbono rimanere !!!
    Saluti Liberali

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Antonio Banderas Visualizza Messaggio
    Per coerenza dovrebbero mettere in galera per 12 anni anche chi brucia la bandiera di Israele no ?
    Non è una forma di antisemitismo pure quella ?


    Persino il signor presidente della Repubblica, il signor Napolitano, già autorevole esponente dell'ala "destra" del vecchio P.C.I. (tendenza facente capo a Giorgio Amendola, di cui fu il successore), ha lasciato chiaramente intendere che certo ....antisionismo ......non è che una forma subdola e vile di antisemitismo. E tale antisemitismo che si vergogna..........è equamente distribuito fra estrema destra ed estrema sinistretta.

    Shalom

  6. #6
    SENATORE di POL
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    P.S. = La Lituania non vuole dimenticare il proprio passato, probabilmente ne ricorda meglio un'altro che i sinistruzzi da salotto si ostinano a ignorare. E' il solito problema della memoria divisa e strabica, di cui sono responsabili gli smemorati di tutti i nefasti prodotti delle ideologie gemelle ( di cui abbiamo esponenti NON PENTITI nel governo italico, a vergogna imperitura per noi, altro che Lituania) che hanno insanguinato e devastato il XX secolo.

    Shalom

  7. #7
    SENATORE di POL
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    Citazione Originariamente Scritto da Antonio Banderas Visualizza Messaggio
    In sostanza la differenza dov'è ?
    Nel fatto che chi brucia le bandiere semplifica troppo e il negazionista no ?
    sulla pericolosità dei due atteggiamenti francamente io non ci trovo molta differenza perchè è comunque un sentimento di odio radicato e feroce verso una popolazione o "razza umana" nel caso specifico la "razza ebrea"
    La verità è che stiamo andando a passi lunghi e veloci verso il regime che si arroga il potere di dire cosa è stato vero e cosa non lo è (come la Pravda insomma).
    Io questo delicato compito lo lascerei agli storici che con le loro ricerche portano luce nel nostro passato e se un domani emergessere carteggi o documenti che facciano una luce maggiore e più completa sulla storia del '900 io desidero che questi uomini siano liberi di pubblicare le loro ricerche senza dovere rischiare di essere tacciati di revisionismo e quindi di rischiare la galera.
    Gli storici sono uomini liberi e tali debbono rimanere !!!
    Saluti Liberali

    Eviterei di chiamare storici dei ciralatani esperti in pseudoscienze e mistificazioni. Per il resto........concordo che le norme che propongono la GALERA anche per le più infami OPINIONI (fin che tali restano), storiche, storiografiche, fantastoriche o meno, sono sostanzialmente ILLIBERALI e ......pericolose.

    Shalom

  8. #8
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    dal quotidiano LIBERO di oggi

    Mastella fa il kapò: torna il codice Rocco

    di GIANLUIGI PARAGONE

    Rischiava di passare alla storia come il Voltagabbana. Pericolo scampato: ora, Clemente Mastella è SuperClem, il super eroe che difende la Verità, che ti salva dalle bugie della Storia, che ti isola dai razzisti. Non appena sente la parola "negaz...", SuperClem fa un fischio e il Male si trova accerchiato dalle forze del Bene. Niente più razzismo, niente più «delitti di istigazione a commettere crimini contro l'umanità e di apologia dei crimini contro l'umanità». Insomma, SuperClem è il difensore del Giusto. Applausi. Da quando ha scelto di ulivizzarsi, Mastella una ne pensa e cento ne fa. Cinquanta non le imbrocca. Ma non lo fa per cattiveria: Clemente è simpatico, generoso, è il compagno di banco che sceglieresti a botta sicura. Ma ha il problema che deve pigliare i voti. Ora ha deciso di prenderseli tra gli ebrei. «Chi nega la Shoah si beccherà dodici anni», era partito così. Poi ha aggiustato il tiro con questo disegno di legge che non prevede espressamente il reato di negazionismo ma che consente ai giudici di farlo rientrare dalla finestra. Per carità, la madre degli imbecilli è sempre incinta, ma questa legge è un preservativo bucato. È giusto che Irving sia libero di negare gli orrori di Auschwitz, noi però siamo liberi di spernacchiarlo. Ahmadineijad può manifestare la sua voglia di cancellare lo Stato d'Israele, noi gli manifestiamo contro. Alla illogicità, alle bugie, alle cretinate si dovrebbe rispondere con la logica, con la verità documentale, col buonsenso. Se abbiamo paura che un negazionista mini le nostre certezze, allora vuol dire che non c'è maturità nella nostra democrazia. Il governo non la pensa così e ha deciso che le tesi storiche o le scemenze vanno in galera con chi le dice. Neghi la Shoah? Stai fermo un giro. Neghi i gulag? Passi. Ma qual è il limite dell'antisemitismo? E del razzismo? Quando si istiga a commettere crimini contro l'umanità? Il dilemma s'allarga laddove si scopre che il ddl prevede il carcere pure per chi «commetta o inciti a commettere atti discriminatori per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o compiuti a causa del personale orientamento sessuale o dell'identità di genere». Fateci capire: se crediamo nello scontro di civiltà, fino a che punto possiamo spingerci con le opinioni? E poi, chi decide quando deve o non deve alzarsi la sbarra della verità? In confronto il codice Rocco era un codice liberale. «Mastella è vittima della lobby ebraica», ha detto Irving in tv. C'è chi va oltre e mette in giro la voce che Mastella lo ha fatto per rastrellare un po' di voti. Perché no? C'è chi strizza l'occhio ai filopalestinesi e chi fa l'ultras degli ebrei. Vediamo se ora la Binetti e i teo dem lo supereranno anche sull'ipersionismo. L'ultimo incidente di percorso era stato con il decreto della ministra Livio Turco sulla canna bis (nel senso che la Turco aveva raddoppiato la quantità di marijuana tollerata): lui l'aveva approvata in consiglio dei ministri e Lady Ruini, al secolo Paola Binetti, gliel'aveva bloccata alla Camera. «Non posso essere superato al centro», si incavolò con Prodi. E aveva ragione: uno che è arrivato vergine al matrimonio mica può farsi fregare dai chierichetti del teodem. Pigliare i voti è il suo assillo. Lo è di tutti, lui almeno lo ammette. «Guagliò, dove li piglio io i voti?», domanda sempre ai suoi colonnelli. Tutto deve avere un senso politico, anzi elettorale. Quando ci fu da difendere Moggi non ci pensò un attimo, poi però lo chiamò Della Valle e dovette fare il... democristiano. Senza particolari sforzi visto che è la cosa che sa fare meglio. Per barcamenarsi tra avvocati e magistrati le vecchie lezioni dc gli torneranno sicuramente utili: il leghista Castelli decise di usare il pugno di ferro e furono una contestazione dietro all'altra. Lui invece parla, si confronta, sente qua e sente là. E poi... riparla, si riconfronta eccetera eccetera. Ha dichiarato di abbattere i tempi processuali a massimo cinque anni: auguri. Ha dettato alle agenzie che farà lavorare di più i magistrati. Saranno retaggi dei tempi in cui faceva il ministro del Lavoro. Ri-auguri. «Io ero e sono democristiano. Questa è la mia coerenza». Ce n'è un altro che rivendica orgogliosamente il proprio passato; lui però i democristiani se li mangiava a colazione, a pranzo e a cena: Tonino Di Pietro. Ex pm di Mani Pulite, oggi ministro delle Infrastrutture. Non si possono vedere, i due. Tonino voleva fare il Guardasigilli. Clemente invece l'ha dovuto fare per forza. Uno chiama bastoni e quell'altro risponde coppe. Uno fa l'indulto, quell'altro non lo vota. Di Pietro denuncia il comma Fuda che depenalizza un po' di reati contabili e Mastella lo difende. «Se ne vada», gli grida addosso l'ex pm. «Sei una zavorra morale», gli risponde il democristiano. Lo spettacolo non manca. Ringraziamo Di Pietro che ha deciso di metterlo su internet. Gratis.

    Shalom

  9. #9
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    La legge non parla di Shoah, svegliatevi. Parla solo di apologia di strage, in maniera generica. La negazione non e' apologia, quindi state parlando del nulla.

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da yurj Visualizza Messaggio
    La legge non parla di Shoah, svegliatevi. Parla solo di apologia di strage, in maniera generica. La negazione non e' apologia, quindi state parlando del nulla.
    Daì Grandeeeee !!!!!
    Allora chi urla 10 100 1000 Nassirya rischia 12 anni di galera !!!!!
    Se è così mi piace questa legge !!!

 

 
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