VARSAVIA - Il giornalista e scrittore polacco Ryszard Kapuscinski, divenuto celebre in tutto il mondo per le sue corrispondenze dalle aree di crisi del pianeta, è morto ieri a 74 anni. Lo ha riferito l'agenzia stampa Pap. Dal 1959 al 1981, Kapuscinski ha scritto dalle zone più povere e pericolose del pianeta come corrispondente della Pap. Ha anche scritto libri sulla liberazione dell'Africa dal colonialismo e il suo precipitare nel caos e nelle guerre. Il più conosciuto dei suoi 19 libri è stato "L'Imperatore" (in Italia "Il Negus"),racconto della caduta del Negus etiope Haile Selassie. Testimone di 27 tra colpi di Stato e rivoluzioni, amico di Che Guevara, era stato condannato a morte quattro volte, secondo il suo editore americano, Afred A. Knopf.
I libri di Kapuscinski sono stati tradotti in 30 lingue. "Shah in Shah", pubblicato nel 1982, descrive la caduta dello scià di Persia.
"La prima guerra del football" è una collezione di articoli dal Terzo Mondo. "Imperium" racconta lo sfaldamento dell'Unione Sovietica. Kapuscinski aveva detto che la sua esperienza della guerra - i soldati sovietici che avevano invaso il suo paese quando era bambino - lo avevano aiutato a capire il Terzo Mondo. In un'intervista a Reuters alla fine del 2006, Kapuscinski aveva detto di avere scritto non per un pubblico polacco o europeo, ma per "chiunque sia abbastanza giovane da essere curioso del mondo". Da tempo si ricnorrevano voci secondo cui Kapuscinski sarebbe stato candidato al Nobel per la Letteratura. Ma la segnalazione da Stoccolma non era mai arrivata. Era nato nel 1932 in una piccola cittadina, Pinsk, ora in Bielorussia, così povera che Kapuscinski diceva di sentirsi a casa in Africa perchè "il cibo scarseggiava anche lì tutti erano scalzi". Kapuscinski aveva viaggiato sino all'età avanzata, anche se non aveva più visitato quelli che chiamava i "posti davvero terribili". In Italia, dove nel 2003 aveva vinto il premio Grinzane, Kapuscinski ha pubblicato: "Il cinico non è adatto a questo mestiere. Conversazioni sul buon giornalismo", 2002 edizioni E/O, a cura di Maria Nadotti, "Dall'Africa"(2002 Bruno Mondadori), "Taccuino d'appunti. Testo polacco a fronte"(2004 Forum Edizioni) e con Feltrinelli: "Lapidarium. In viaggio tra i frammenti della storia "(1997), "Ebano", "Shah-in-Shah" (2001), "La prima guerra del football", "Il Negus. Splendori e miserie di un autocrate" (2003), "In viaggio con Erodoto" (2005), "Autoritratto di un reporter" (2006).