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Risultati da 1 a 10 di 30
  1. #1
    Sionista
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    Per amore di Sion, non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi darò pace, finchè non sorga come il sole la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come una fiaccola ardente. Isaia 62.1
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    Thumbs down La Francia e il conformismo filo-islamico

    Dal FOGLIO del 25 gennaio 2007:

    La Francia come le altre nazioni europee, sta entrando in un periodo buio e difficile”. Christian Delacampagne legge l’affaire Redeker – il pestaggio mediatico e la fatwa islamica contro il professore di filosofia francese – come epifenomeno di un vasto malessere, quasi una distrofia culturale e una piaga dello spirito laico repubblicano. Prestigioso contributor di Commentary e docente alla John Hopkins University, Delacampagne in un saggio per il mensile ha elencato le reazioni alle minacce di morte a Redeker: le due più grandi organizzazioni di insegnanti hanno ufficialmente preso le distanze dal suo articolo, Pierre Tévanian lo ha definito “razzista”, il ministro dell’Istruzione Gilles de Robien lo ha invitato alla “prudenza”, il giornalista Jean Pierre Elkabbach ne ha chiesto il mea culpa e il comitato di redazione del Monde ha definito “blasfemo” il suo intervento. coloniale come un episodio di genocidio e denunciare la politica americana in medio oriente”. Nel 2004 un professore di filosofia fu selezionato per entrare nel prestigioso Collège International de Philosophie. “Le sue credenziali erano formidabili, ma quando le sue idee filoamericane divennero note, fu organizzata una campagna efficace per negargli il posto. I dettagli furono riportati dall’Express. Il suo nome era Robert Redeker”. Il quale ha appena pubblicato il suo diario dell’intimidazione, “Il faut tenter de vivre” (edizioni di Seuil). Da Louis Massignon a Jacques Berque, da Olivier Roy a François Burgat, l’ideologia “orientalista” sui rapporti fra occidente e mondo arabo è diventata mainstream. “Per scoraggiare qualsiasi sentimento di minaccia dell’occidente da parte dell’islam, gli orientalisti hanno minimizzato l’importanza dell’islam radicale e l’aggressione alla li- Delacampagne ha cercato di spiegarsi questa “vergogna nazionale” attraverso la pressione elettorale. Al Foglio dice: “Durante la punta massima delle rivolte delle banlieues, i quotidiani hanno mostrato scarso interesse all’influenza della propaganda islamica. Di fronte alla militanza islamica, i giornalisti francesi hanno compromesso la loro professionalità”. Poi si è rivolto a quello che descrive come un tracollo culturale. “Lavorare su temi sensibili come razza e religione non è mai stata una scelta facile per un docente, soprattutto se le interpretazioni vanno al di là delle convenzioni di sinistra”. Un esempio su tutti: durante gli anni Cinquanta, il grande storico Fernand Braudel cercò di scoraggiare Léon Poliakov dall’occuparsi di antisemitismo. “Per parlare alle conferenze ed essere nominato in posizioni importanti, uno studioso deve prepararsi a descrivere l’era bertà internazionale. Questa generazione di orientalisti è onnipresente sui media. Pensano che il problema di Israele sia la sua stessa esistenza e incoraggiano l’uso della parola ‘islamofobia’. Diventerà sempre più dura per gli intellettuali elaborare posizioni che non vengono accettate dagli islamisti. E i governi non ci aiuteranno per paura di inimicarsi la comunità islamica”. Delacampagne volge lo sguardo alle elezioni: “Nicolas Sarkozy è in grado, a differenza di Ségolène Royal, di far fronte alla minaccia islamista. Ma la Francia deve sconfiggere il proprio nichilismo, ha il diritto e il dovere di difendere i suoi valori, la tolleranza, la libertà di parola e di critica. Quando ho raggiunto via e-mail Redeker poche settimane dopo la fuga, era ancora scosso. ‘Non avrei mai pensato che una cosa simile potesse accadere nella Francia repubblicana’, mi ha scritto. Nemmeno io lo pensavo”.

  2. #2
    Ridendo castigo mores
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    l' ippopotamo ci dovrebbe spiegare come dovremmo convivere con i "lavoratori islamici " che i suoi superiori fanno arrivare a carrettate in europa ..

    con questi coloni dobbiamo trovarci un difficile . ( .... mooolto difficile ) " accordo" .... o li dobbiamo " integrare a bastonate " ? ..
    "dammi i soldi, e al diavolo tutto il resto "
    Marx


    (graucho..:-))

  3. #3
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    Per amore di Sion, non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi darò pace, finchè non sorga come il sole la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come una fiaccola ardente. Isaia 62.1
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    Il problema non sono gli immigrati , il problema è l'Islam , inutile fare finta di niente . Se continuiamo a permettere che costruiscano le loro moschee e centri islamici ci ritroveremo presto in un brutto guaio . Questa gente odia a morte la democrazia occidentale e gli ebrei .

  4. #4
    Sionista
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    Per amore di Sion, non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi darò pace, finchè non sorga come il sole la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come una fiaccola ardente. Isaia 62.1
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    Israele: Islam preoccupa Europa

    Si temono minacce alla sicurezza e al tessuto sociale
    (ANSA) - GERUSALEMME, La forte crescita in Europa di comunita' musulmane e' oggetto di un rapporto confidenziale del ministero degli esteri israeliano. A giudizio degli autori del rapporto la crescita delle comunita' musulmane e il coinvolgimento di islamici europei in fatti di terrorismo stanno richiamando l'attenzione dell'opinione pubblica europea su queste comunita'. La loro crescita preoccupa, secondo il rapporto, gli stati europei che temono minacce alla sicurezza e al tessuto sociale.
    © Ansa

  5. #5
    Omia Patria si bella e perduta
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    Contro l'Unione Europea prigione dei Popoli Per un'Europa di Nazioni libere, eguali e sovrane!
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    Citazione Originariamente Scritto da IloveISRAEL Visualizza Messaggio
    Dal FOGLIO del 25 gennaio 2007:

    La Francia come le altre nazioni europee, sta entrando in un periodo buio e difficile”. Christian Delacampagne legge l’affaire Redeker – il pestaggio mediatico e la fatwa islamica contro il professore di filosofia francese – come epifenomeno di un vasto malessere, quasi una distrofia culturale e una piaga dello spirito laico repubblicano. Prestigioso contributor di Commentary e docente alla John Hopkins University, Delacampagne in un saggio per il mensile ha elencato le reazioni alle minacce di morte a Redeker: le due più grandi organizzazioni di insegnanti hanno ufficialmente preso le distanze dal suo articolo, Pierre Tévanian lo ha definito “razzista”, il ministro dell’Istruzione Gilles de Robien lo ha invitato alla “prudenza”, il giornalista Jean Pierre Elkabbach ne ha chiesto il mea culpa e il comitato di redazione del Monde ha definito “blasfemo” il suo intervento. coloniale come un episodio di genocidio e denunciare la politica americana in medio oriente”. Nel 2004 un professore di filosofia fu selezionato per entrare nel prestigioso Collège International de Philosophie. “Le sue credenziali erano formidabili, ma quando le sue idee filoamericane divennero note, fu organizzata una campagna efficace per negargli il posto. I dettagli furono riportati dall’Express. Il suo nome era Robert Redeker”. Il quale ha appena pubblicato il suo diario dell’intimidazione, “Il faut tenter de vivre” (edizioni di Seuil). Da Louis Massignon a Jacques Berque, da Olivier Roy a François Burgat, l’ideologia “orientalista” sui rapporti fra occidente e mondo arabo è diventata mainstream. “Per scoraggiare qualsiasi sentimento di minaccia dell’occidente da parte dell’islam, gli orientalisti hanno minimizzato l’importanza dell’islam radicale e l’aggressione alla li- Delacampagne ha cercato di spiegarsi questa “vergogna nazionale” attraverso la pressione elettorale. Al Foglio dice: “Durante la punta massima delle rivolte delle banlieues, i quotidiani hanno mostrato scarso interesse all’influenza della propaganda islamica. Di fronte alla militanza islamica, i giornalisti francesi hanno compromesso la loro professionalità”. Poi si è rivolto a quello che descrive come un tracollo culturale. “Lavorare su temi sensibili come razza e religione non è mai stata una scelta facile per un docente, soprattutto se le interpretazioni vanno al di là delle convenzioni di sinistra”. Un esempio su tutti: durante gli anni Cinquanta, il grande storico Fernand Braudel cercò di scoraggiare Léon Poliakov dall’occuparsi di antisemitismo. “Per parlare alle conferenze ed essere nominato in posizioni importanti, uno studioso deve prepararsi a descrivere l’era bertà internazionale. Questa generazione di orientalisti è onnipresente sui media. Pensano che il problema di Israele sia la sua stessa esistenza e incoraggiano l’uso della parola ‘islamofobia’. Diventerà sempre più dura per gli intellettuali elaborare posizioni che non vengono accettate dagli islamisti. E i governi non ci aiuteranno per paura di inimicarsi la comunità islamica”. Delacampagne volge lo sguardo alle elezioni: “Nicolas Sarkozy è in grado, a differenza di Ségolène Royal, di far fronte alla minaccia islamista. Ma la Francia deve sconfiggere il proprio nichilismo, ha il diritto e il dovere di difendere i suoi valori, la tolleranza, la libertà di parola e di critica. Quando ho raggiunto via e-mail Redeker poche settimane dopo la fuga, era ancora scosso. ‘Non avrei mai pensato che una cosa simile potesse accadere nella Francia repubblicana’, mi ha scritto. Nemmeno io lo pensavo”.
    I pregiudizi antifrancesi della stampa italiana sono ormai un'ossessione....
    Provate a fare un esercizio mentale: quando è stata l'ultima volta in cui avete letto un articolo che presentava la Francia positivamente?

  6. #6
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    i francesi credo che abbiano ragione sugli italiani.......


    Da anni la Francia in Italia viene rappresentato come un paese ridicolo, che "sta peggio di noi" con un tasso di disocccupazione allarmante e totalmente invivibile per via dei milioni di islamici che ormai hanno già imposto la sharia nella società francese, tanto che la francia è stata ripetutamente messa a ferro e a fuoco da questi incivili contro i quali non si può più fare nulla


    Nessuno parla però dello stato sociale nettamente migliore in francia, della migliorre burocrazia, dei trasporti NETTAMENTE superiori che in Italia,m della maggiore legalità, dell'attuazione di una politica LAICA che si dimostra vincenti contro ogni tipo di fanatismo religioso

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Airbus A-380 Visualizza Messaggio
    i francesi credo che abbiano ragione sugli italiani.......
    Cioè?


    Citazione Originariamente Scritto da Airbus A-380 Visualizza Messaggio
    Da anni la Francia in Italia viene rappresentato come un paese ridicolo, che "sta peggio di noi" con un tasso di disocccupazione allarmante e totalmente invivibile per via dei milioni di islamici che ormai hanno già imposto la sharia nella società francese, tanto che la francia è stata ripetutamente messa a ferro e a fuoco da questi incivili contro i quali non si può più fare nulla
    Questo è vero, anche se Sarkozy preferisce per adesso accettare il dibatito sulla fiscalità in questo periodo di campagna elettorale.


    Citazione Originariamente Scritto da Airbus A-380 Visualizza Messaggio
    Nessuno parla però dello stato sociale nettamente migliore in francia, della migliorre burocrazia, dei trasporti NETTAMENTE superiori che in Italia,m della maggiore legalità, dell'attuazione di una politica LAICA che si dimostra vincenti contro ogni tipo di fanatismo religioso
    La Francia gode di una ottima copertura sociale, senza essere perfetta. Costa molto e senza crescita non è sostenibile.

    La burocrazia e i trasporti sono sclerosati dai sindacati, e stanno pensando a istaurare il servizio minimo. Anche se c'è più legalità, la corruzione esiste pure in Francia.

    La Francia laica? Per forza, l'hanno inventata loro la laicità. Pero' la laicità era costruita intorni agli agnelli cattolici. Vedremo come dovrà essere adattata con gli integralisti islamici. Nulla di fatto ancora a questo punto.

  8. #8
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    Eh si poveri agnellini della Santa Inquisizione Spagnola...già povero cucciolo quel bambinone di Torquemada...e poverini quergli emuli del XIX secolo che ancora bruciavano le streghe nel 1799...poveri agnellini.

    Quando smetterete di mettervi due bandiere verdi davanti aglòi occhi e vedrete che l'unico male del mondo Islamico è l'arretratezza culturale.

    A Dubai nessuno odia nessuno, perchè soldi e ricchezza hanno portato la cultura e la civiltà...
    Integhrare i mussulmani facendo loro avere buone scuole e permttendogli di avere lavori come i nostri smonterà la minaccia in me che non si dica

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Zapatista Visualizza Messaggio
    Eh si poveri agnellini della Santa Inquisizione Spagnola...già povero cucciolo quel bambinone di Torquemada...e poverini quergli emuli del XIX secolo che ancora bruciavano le streghe nel 1799...poveri agnellini.

    Quando smetterete di mettervi due bandiere verdi davanti aglòi occhi e vedrete che l'unico male del mondo Islamico è l'arretratezza culturale.

    A Dubai nessuno odia nessuno, perchè soldi e ricchezza hanno portato la cultura e la civiltà...
    Integhrare i mussulmani facendo loro avere buone scuole e permttendogli di avere lavori come i nostri smonterà la minaccia in me che non si dica
    Come dicevo, la Francia gode di un ottimo sistema sociale, moderno ( che cosa ci scrivi dei secoli passati? ). Se non si integrano con questo, scusa, i Maghrebini sono scemi e cattivi allo stesso tempo. Poi, tu farai il paragone con gli immigrati italiani del secolo scorso, ci mancherebbe, cosa sarebbe la sinistra senza etnomasochismo ( sopratutto quando si puo' infagare i meridionali a buon conto? ). Noi siamo arrivati in paesi dove non c'erano tutte queste infrastrutture sociali e noi siamo stati partecipi alla loro creazione e al loro miglioramento, con la gente e lo Stato che ci ospitava, MAI contro.

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da IloveISRAEL Visualizza Messaggio
    Il problema non sono gli immigrati , il problema è l'Islam , inutile fare finta di niente . Se continuiamo a permettere che costruiscano le loro moschee e centri islamici ci ritroveremo presto in un brutto guaio . Questa gente odia a morte la democrazia occidentale e gli ebrei .


    visto il trattamento che USA ed Israele riservano loro quotidianamente......

 

 
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