Scontro in aula tra il procuratore aggiunto Spataro e i difensori di Mancini
Caso Abu Omar, Pollari: ''Mi sento vittima sacrificale''
Le dichiarazioni spontanee dell'ex direttore del Sismi: ''Mi sento un capro espiatorio per una situazione normativa che non mi permette di esercitare il diritto di difesa''
Milano, 29 gen. (Adnkronos/Ign) - ''Mi sento la vittima sacrificale, una vittima inerte, un capro espiatorio per una situazione normativa che non mi permette di esercitare il diritto di difesa''. Questo ha dichiarato il generale Nicolò Pollari, davanti al gup Caterina Interlandi nel corso della seconda udienza preliminare avviata sul caso relativo al rapimento di Abu Omar, procedimento nel quale l'ex direttore del Sismi è imputato.
Nel corso delle sue dichiarazioni spontanee, il generale Pollari non ha voluto fare riferimento a fatti specifici. L'ex direttore del Sismi ha dichiarato di essersi sempre opposto a qualsiasi azione illegale come testimonia un lungo elenco di documenti, circa un'ottantina, coperti da segreto di Stato.
Sempre questa mattina i difensori del generale Pollari hanno chiesto al gup di sospendere l'udienza per poter sollevare davanti alla Corte costituzionale un ricorso sull'articolo 202 del codice di procedura penale laddove afferma che l'imputato non può invocare il vincolo del segreto di Stato. Proprio il segreto di Stato, vanno ripetendo i legali da mesi, copre dei documenti che proverebbero l'innocenza dell'ex direttore dalle accuse che gli sono state mosse.
Nel corso dell'udienza, scontro violento tra il procuratore aggiunto Armando Spataro e i difensori di Marco Mancini. Questi ultimi, in particolare, hanno denunciato oggi davanti al gup l'omesso deposito di materiale relativo all'inchiesta condotta, facendo riferimento in particolare ad una relazione della Digos, a video, foto e intercettazioni effettuate sull'ex imam. Per questo hanno chiesto la nullità del decreto di fine indagine e della richiesta di rinvio a giudizio. Ma alla loro eccezione, stando a quanto hanno riferito gli stessi legali in una pausa dell'udienza, l'accusa ha reagito i termini definiti "veementi" e con particolare durezza.
L'udienza è stata aggiornata al 6 febbraio. Per quella data il gup deciderà se interrompere il procedimento milanese e rivolgersi alla Consulta oppure se respingere l'istanza e procedere oltre.
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