Case occupate a Cagliari: oltre mille in attesa di alloggio
Il Comune di Cagliari dice basta alle occupazioni abusive degli stabili popolari e chiede l'appoggio di tutte le istituzioni preposte. Il fenomeno colpisce soprattutto anziani, che si sono visti occupare abusivamente l'appartamento lasciato in custodito anche solo per qualche ora. Sono quasi un centinaio gli appartamenti da assegnare nel 2007 a fronte di una richiesta di 1.117 famiglie inserite nella graduatoria del Comune, mentre le case occupate con la forza, dal 1 gennaio 2004 ad oggi, sono 71.
CAGLIARI - Quasi un centinaio di appartamenti da assegnare nel 2007 a fronte di una richiesta di
1.117 famiglie inserite nella graduatoria del Comune di Cagliari, mentre le case occupate con la forza, dal 1 gennaio 2004 (dopo la sanatoria prevista in una legge regionale) ad oggi, sono 71. E' questa la fotografia dell'emergenza casa nel capoluogo sardo. "Le ultime assegnazioni sono state fatte nel
2000: 213 appartamenti di proprieta' dell'ormai ex Iacp e del Comune - afferma l'assessore del Patrimonio, Gianni Chessa - Ci sono dei progetti in via di definizione, ma i circa 200 appartamenti che avremo a disposizione nell'arco dei prossimi 3 anni non suppliranno alle richieste. Certo è - sottolinea Chessa - che si tratta di un fenomeno che riguarda la legalità anche se è in sensibile calo: nel 2006 le occupazioni abusive sono state soltanto 16 a fronte delle oltre 30 negli anni scorsi".
"Non siamo più disposti a tollerare queste occupazioni - ha detto il sindaco di Cagliari, Emilio Floris - ho già sentito il prefetto di Cagliari e credo che nei prossimi giorni si terrà un incontro allargato, richiesto da me, per esaminare i possibili interventi da attuare". Il primo cittadino del capoluogo sardo ricorda che vi sono tante persone che hanno bisogno di una casa, ma paventa il rischio che il fenomeno di trasformi in una "lotta tra poveri, in cui il pericolo è di dare ragione a chi travalica il diritto di avere una casa". Per l'assessore comunale delle Politiche Sociali, Angelo Vargiu, "si tratta di un problema di ordine pubblico e non di un problema sociale: bisogna garantire la certezza del diritto alle persone, accanto ad una politica per la casa che stiamo già attuando". Vargiu lancia un accorato appello alle istituzioni preposte "perchè si ponga maggiore attenzione sul fenomeno delle occupazioni abusive".
Intanto i primi appartamenti che saranno assegnati (probabilmente entro maggio 2007) saranno quelli di Via Premuda: 48 case a canone sociale e dovrebbero terminare entro l'anno anche i lavori dei 56 appartamenti tra Via Corsica, Via della Pineta e Via Malfidano, inseriti nel bando nazionale dei "20
alloggi in affitto". Per la realizzazione e la ristrutturazione di questi ultimi immobili sono stati stanziati 4 milioni di euro (2 mln a carico della Regione e 2 a carico del Comune di Cagliari). "In questo caso il canone previsto è di 370 euro al mese e - ricorda l'assessore Chessa - avranno un punteggio maggiore in graduatoria gli sfrattati per scadenza di termini". Inoltre le scuole dismesse in via Abruzzi ospiteranno circa 40 appartamenti e vi è un accordo pubblico-privato per ulteriori 60 case tra Via Cadello e Via Is Cornalias. "Per la realizzazione di nuovi immobili il Comune ha a disposizione poche aree (Su Stangioni, Piana di San Lorenzo e altre microzone) ma sono numerose le case sfitte sulle quali stiamo facendo un ragionamento con l'Associazione dei proprietari - osserva Chessa - Proprio oggi abbiamo avuto un
incontro con i rappresentanti dei 3.000 iscrittiall'associazione che potrebbero dare in locazione non meno di 200 case ad un canone di circa 250 euro. In cambio hanno chiesto all'amministrazione l'abbattimento dell'Ici". La proposta sarà ora discussa in Giunta per verificarne l'eventuale attuazione.