Originariamente Scritto da
Gaio Mario
A me sembra che il pensare che il Risorgimento avrebbe dovuto (e potuto) coinvolgere le masse contadine, sia un po' il senno di poi, oltre a rappresentare il vecchio cruccio di Gramsci. Siamo ancora sul filone reazionario.
La storia, volente o nolente, ben prima del 1789, l'ha fatta dinamicamente la borghesia: giusto o sbagliato, era lei che muoveva le cose, era lei che pagava le tasse con cui gli aristocratici (per modo di dire, in quanto molti di loro si erano comprate le bolle nobiliari con i fiorini, così come venivano comprate le indulgenze...) riuscivano a mantenersi.
Su un opuscolo distribuito sulla città di Siena dal "Sole-24 ore" ho letto che quasi subito dopo l'anno mille, i "magnati" e gli aristocratici erano già stati spazzati via dagli "intraprendenti", cioè dai borghesi. Tanto che venne loro impedito l'accesso alle cariche municipali, o comunque un limite.
Parliamo sempre di idealizzazioni mitiche, peraltro parziali, in quanto l'imprenditore navale che apriva una rotta oceanica era un eroe, punto e basta. Forse un eroe moderno, ma pur sempre eroe.
Non concordo poi troppo sul fatto che il Regno del Sud fosse meglio del Piemonte. Io non so se l'analfabetismo fosse più diffuso in Piemonte che al sud. Neppure penso le epidemie di colera, di malaria, di tifo. Il Piemonte era in crescita dal XVI secolo (alla corte di Torino penso che lavorò anche Torquato Tasso). Il Regno di Napoli, a parte la parentesi peraltro illuministica settecentesca, era comunque in continuo declino: dopo esser stato sotto i Normanni e gli Svevi uno dei primi tre stati moderni d'Europa, con Inghilterra e Francia, iniziò un lento declino che lo portò, non a caso, a scomparire come entità politica autonoma. Vale a dire morì...non è una cosa da poco, riflettete, non possiamo continuare ad apprezzare ciò che non resiste ai tempi...Nel 1704 il Piemonte, pur con giravolte diplomatiche, riuscì a sconfiggere i Francesi che assediavano Torino. A lungo il Piemonte contese tutte le regioni attualmente Francesi, fra il Rodano e le Alpi, alla Francia.
Si intende, per me i Piemontesi rimangono sempre..."falsi e cortesi", ma insisto: guardate Torino.