Corte dei Conti: i condoni di Tremonti destabilizzano la giustizia

[salerno69]

Corte dei Conti: i condoni di Tremonti destabilizzano la giustizia




Il condono fiscale voluto da Tremonti e previsto nella Finanziaria 2006 ha allungato i tempi dei processi, ha creato un danno alla giustizia contabile e ha destabilizzato la funzione deterrente della legge inducendo a confidare in futuri "perdoni". Parola di presidente e procuratore generale della Corte dei Conti. Ma vediamo perché.

Una «valanga» di istanze per usufruire del «condono erariale» previsto dalla Finanziaria 2006 di Tremonti ha «appesantito» e «allungato, anziché diminuire i normali tempi» dei processi per responsabilità amministrative. Il condono erariale inserito con la Finanziaria 2006, infatti, consentiva ai condannati in primo grado di definire il giudizio d'appello pagando una percentuale (tra il 10 e il 30%) delle somme indicate nella sentenza impugnata e «ha reso più difficoltosa la gestione dei processi d'appello», ha spiegato il presidente della Corte dei Conti, Francesco Staderini, nella sua relazione nel corso dell'apertura dell'Anno Giudiziario 2007.

Un giudizio, questo, condiviso dal Pg della magistratura contabile, Claudio De Rose, che ha parlato di «sfasature e anomalie processuali quali il rinvio di molte cause in attesa della prova dell'intervenuto pagamento della minor somma addebitata, con ingiusto danno per la funzione di giustizia, a causa dell'ingorgo dei ruoli d'udienza e per le parti che non abbiano fatto domanda di condono». Inoltre il condono - ha sottolineato De Rose - è un istituto «del tutto inedito per la giustizia contabile, destabilizza la funzione deterrente», e induce a confidare «in futuri "perdoni" amministrativi». E ancora: il condono - ha aggiunto Staderini - ha comportato «sovente il rinvio delle udienze di trattazione nel merito finendo con il determinare un aggravamento, anzichè un'accelerazione, dei tempi processuali».

Il presidente della Corte dei Conti ha poi fornito i dati delle richieste di condono erariale: nel 2006 sono state presentate 171 istanze di definizione anticipata del giudizio rispetto ad appelli già pendenti al 31 dicembre 2005. Per gli appelli nuovi, a fronte dei 620 presentati nel 2006, sono state prodotte 216 istanze: 82 le accolte e 121 quelle respinte avendo i giudici escluso, in via interpretativa l'ammissibilità al beneficio dei soggetti condannati in primo grado a titolo di dolo e di illecito arricchimento.

Ma le notizie belle non arrivano mai da sole. Ad "impreziosire" il congestionamento della giustizia contabile ci si mette anche la corruzione. Che per i vertici della Corte dei Conti non sembra atteunarsi. Il presidente Staderini sottolinea l'ampiezza del fenomeno corruttivo nella pubblica amministrazione e mette nel mirino "la rilevanza numerica che hanno assunto i giudizi di responsabilità riguardanti fatti già oggetto di accertamenti da parte del giudice penale in materia di peculato, di fatti corruttivi, di appropriazione indebita, spesso connessi ad attività di verifica fiscale o appalto di opere pubbliche o pubbliche forniture".

E per finire in bellezza. Lo Stato non ha soldi a sufficienza per onorare la firma di alcuni contratti del pubblico impiego. Staderini ha ricordato che le sezioni unite della Corte hanno dato valutazione negativa sul rinnovo di 5 contratti collettivi su 37 in totale. «Le ragioni della certificazione non positiva sono diverse - ha spiegato Staderini - riconducibili a scarsa attendibilità delle quantificazioni, a determinazione delle basi di calcolo non in linea con gli incrementi retributivi stabiliti nel contratto precedente, a incerte coperture finanziarie che avrebbero potuto mettere a rischio la tenuta complessiva del sistema».

[salerno69]

A Tvecconti non farei amministrare neanche il mio condominio!!!!!!