Dal Bresciaoggi di Giovedì 1 Febbraio 2007
In via Cairoli movimentato arresto di due giovani rumeni
Picchiano una ragazza per rubarle il telefonino
Hanno aggredito, colpendola al volto con sberle e pugni, una ragazza bresciana di trent’anni che alle due del pomeriggio di martedì - la notizia è stata diffusa però solo ieri - camminava da sola nella centralissima via Dante.
Gli aggressori, due rumeni, uno di 19 e uno di 18 anni, entrambi senza occupazione in Italia (non sono da considerarsi clandestini perchè la Romania recentemente è entrata nella Comunità europea) hanno avvicinato la ragazza e l’hanno colpita in volto per impossessarsi del suo telefonino.
Una rapina da pochi soldi. Ma episodi del genere sono frequenti in città e spesso non vengono denunciati dalle vittime o per paura di ritorsioni o perché scarso è il valore della merce finita nelle tasche dei malviventi.
L’aggressione non è però passata inosservata e alcuni passanti hanno soccorso la ragazza che in ospedale è stata giudicata guaribile in una settimana, e avvisato il «112», il numero di emergenza dei carabinieri.
Una pattuglia dei carabinieri della stazione San Faustino ha raggiunto in pochi minuti il luogo della rapina e poco dopo, grazie alle perfette indicazioni, individuato i possibili aggressori in via Cairoli. Alla vista dei carabinieri i due rumeni hanno cercato di allontanarsi aumentando il passo e confondendosi tra i passanti. Raggiunti dai militari i rumeni hanno reagito con violenza picchiando i carabinieri con pugni e calci nel tentativo di sottrarsi alla cattura.
Ne è nata una colluttazione che si è conclusa con l’arreso dei due immigrati che sono stati ammanettati e dichiarati in arresto con l’accusa di rapina, per aver picchiato la passante e di violenza e resistenza, oltre che di lesioni a pubblico ufficiale.
I due carabinieri di San Faustino sono stati costretti a loro volta a ricorrere ad una visita al pronto soccorso: i medici li hanno giudicati guaribili in quattro e dieci giorni avendo riscontrato contusioni al corpo.f.mo.