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Repubblica
Per la prima volta si fa breccia l'idea che possa arrivare "una crisi di governo, ecco ci siamo". Silvio Berlusconi sa che Romano Prodi non "si dimettera' mai", ma - come spiegano alcuni consiglieri dell'ex premier - "bisogna insistere ed insistere". "Avevamo promesso - ha ragionato Berlusconi con i suoi collaboratori - il nostro sostegno in politica estera, ma il governo ora non puo' far finta di nulla.
Rutelli ha posto una questione seria e Prodi non puo' minimizzare. Nel caso che arrivasse un attentato terroristico noi saremmo in grado di assicurare la sicurezza dei cittadini? Rischiamo che gli Stati Uniti ci abbandonino...". "Questa maggioranza e' in crisi", e' quindi la convinzione di Berlusconi che ha sempre considerato "il potere come il collante della sinistra". Tuttavia, mentre nei mesi scorsi l'ex presidente del Consiglio riteneva alquanto difficile un terremoto nell'esecutivo, ora si fa avanti la prospettiva di quell'"implosione" piu' volte auspicata. "E' il momento della spallata". Anche perche' - e' la tesi che Berlusconi ha ripetuto in diverse occasioni - "se questo governo cade, lo fara' a causa della politica estera". La prospettiva di una crisi di governo, pero', e' accompagnata anche dalla certezza che "il centrosinistra non vorra' mai arrivare a nuove elezioni, altrimenti rischiano di scomparire..." Dunque Berlusconi, all'indomani del voto del Senato sull'ordine del giorno della Cdl riguardante l'allargamento della base di Vicenza, si e' spinto a chiedere formalmente le dimissioni. "Con dispiacere come leader dell'opposizione", ma "come atto dovuto", viste le divisioni emerse nel centrosinistra: "questo governo ci ha fatto perdere di prestigio, il ministro degli Esteri e della Difesa non hanno piu' credibilita' alle loro spalle, e' una situazione paradossale e grottesca".
E' tornato a fare spettacolo solo per noi..
Sempre più convinto che non tornerà mai più la destra al Governo finchè esisterà Berlusconi e FI...