Originariamente Scritto da
Eymerich
Nessun "totalitarismo" è compatibile con la fede cattolica, mi sembra palese.
Tra l'altro se si andassero a vedere le origini occulte dei totalitarismi del XX secolo si farebbero scoperte molto interessanti.
Ovvio che quando si parla di "totalitarismo" si parla anche di "tirannia", ovverosia di una persona che usurpa un ruolo che non gli spetta: una legittima monarchia, pertanto, non è nè totalitarismo nè tirannia. Mentre ogni governo democratico risulta difficilmente conciliabile con la fede cattolica.
La discussione di Caterina, però, non mi sembrava volesse vertere su questo, ma sul mostrare come, mutatis mutandis (ovverosia le forme politiche) certe idee (anticattoliche) rimangano le stesse. E questo non lo si può negare.
Questo vale però, ovviamente, oltre che per le ideologie sinistroidi anche per il capitalismo, il liberalismo ed altre dottrine politiche ugualmente inconciliabili con il cattolicesimo.
Se no la critica alle sinistre di oggi (critica più che legittima e doverosa) diventa solo un manto (bucato) per un filoberlusconismo, o un filofinismo o un filo-che-so-io ugualmente difficilmente conciliabili con la fede cattolica: non dimentichiamoci che nei programmi degli attuali grandi partiti o movimenti politici italiani che amano definirsi (o essere definiti) di "destra" (o di "centro-destra") vi si trovano molte di quelle dottrine già condannate a suo tempo dal Sillabo.
Certo, poi quando è questione di decidere per chi votare (sempre che si sia deciso di votare) si sceglie per il male minore: ma anzitutto anche se minore è sempre un male; in secondo luogo all'atto del giudizio pratico su quale sia il male minore si può incorrere in errori (in buona fede sia chiaro).
Se ci fanno scegliere fra due strade che portano entrambe al patibolo la scelta è solo illusoria: resta da decidere se si preferisce morire impiccati o lapidati (la nostra scelta, tra l'altro, ricade anche sul resto d'Italia....).
E non contiamo che esistono strumenti per dirigere le scelte della gente grazie agli "specchietti per allodole" il cui più diffuso è quello del "nemico comune": ci sono tanti asini che corrono dietro alle carote.