Mentre è altissima l'indignazione per la morte del povero Raciti nello show da Guerrieri della notte di Catania, Tonino Matarrese, Presidente della FIGC, fa quello che tutti noi attendevamo. In un'intervista a Repubblica afferma: "Noi siamo addolorati, ma lo spettacolo deve continuare. La Fiat non è che per rilanciarsi ha dovuto fermare le macchine. Ecco, noi vogliamo copiare il rilancio che ha avuto la Fiat" e poi: I morti del sistema calcistico purtroppo fanno parte di questo grandissimo movimento che le forze dell'ordine ancora non riescono a controllare". Cioè, in una traduzione anche troppo cortese, i morti fanno parte del sistema, e comunque è il quattrino quello che conta.
Noi ce l'aspettavamo, perchè questo sport decotto e viziato non fa più parte della competitività agonistica cui siamo stati cresciuti far campetti di periferia e sudate pomeridiane con gli amici; è il regno dell'illecito, del business, della falsità, dei calciatori che cambiano maglia per guadagnare di più e ai giornalisti più proni del pianeta dichiarano "Ho sempre tifato per questa squadra". Noi ce l'aspettavamo, perché Tonino Matarrese non è esattamente l'eroe che ci aspettavamo sarebbe arrivato per far piazza pulita del marcio. E così, con la Juve in serie B, e lo scudetto assegnato a una squadra con passaporti falsificati, un bilancio in rosso e con gravi sospetti addosso di aver ordito tutta la rama Calciopoli, ci tocca assistere all'ennesima farsa di un sistema di show-business che si permette di mandare, nel weekend senza calcio a causa della tragedia di Catania, miriadi di trasmissioni con i soliti noti, i soliti pagati, i soliti anti-pensanti. Come si fa a chiedere a un giornalista che fa parte del sistema di giudicare il sistema? E' tragicomicamente simile a chiedere a chi copriva Provenzano di giudicare il fenomeno mafia........
Ciò che non ci aspettavamo è la pronta reazione del Coni, con una persona seria come Pancalli che subito si schiera contro Matarrese e ne chiede il deferimento. Bene, ma c'è bisogno di un segnale forte, porca miseria. Per uan volta, una sola, fateci vedere, a noi cittadini, che il Paese ancora esiste. Fateci vedere che ci sono valori che vanno oltre i soldi. Perché se ancora una volta si farà un piantino di circostanza, il solito minuto di raccoglimento, e si tornerà a giocare "perché il calcio deve dimenticare", vorrà dire che per l'ennesima volta il denaro ha contato più dei valori. E che i ragazzini fanno bene a drogarsi per vincere, e farsi famosi. E che picchiare un disabile non è, poi, tanto peccato. E che alla fine, in italia è giusto essere delinquenti, perchè tanto poi prevale il volemose bbene e il condono di turno.
E non ce ne voglia Maldini, che è una brava persona, ma di vedere gli stadi con le tribune vuote che sono una sconfitta del calcio non ce ne frega nulla. Nulla. Perchè, nel caso lui non se ne sia accorto, il calcio è tanto che è stato sconfitto.
Chi dobbiamo votare perché quei bastardi che vanno la domenica allo stadio per far vittime siano presi e schiaffati in galera? Chi? D'Alema? Fini? Mussolini? Chi? Ditecelo, perché veramente la misura è colma.
Nel frattempo, l'onorevole (puah!) Caruso di Rifondazione, rilascia un'intervista in cui afferma che ha ragione Heidi Giuliani a dire di non concedere troppa simpatia alle forze dell'ordine, e lascia intendere che la colpa di quanto succede di grave nelle manifestazioni come quella di Catania è della polizia, che non sa come si carica la folla. Ripeto: non è colpa della folla, che lancia pietre, è colpa della polizia che interviene.
Ecco, i mostri sono proprio tra di noi. Qualcuno, è evidente, ha anche il suo rappresentante mostruoso in Parlamento.
da www.kalash.ilcannocchiale.it