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Repubblica
ROMA - Il fisco ha fatto scattare l' offensiva sui controlli degli scontrini. E dai primi dati delle Finanze, relativi a cinque regioni, emerge che tre negozi su dieci visitati dagli ispettori fiscali non hanno rilasciato scontrini. In un solo mese i multati sono stati 4.104, il 27,2% dei 15.094 esercenti 'visitati' dal fisco. In base alle nuove norme della Finanziaria sono anche state disposte le prime chiusure di negozi. Alle notizie già diffuse nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza, si aggiunge la chiusura di un esercizio in Sicilia disposta dall' Agenzia delle Entrate.
I dati, gli ultimi disponibili, sono stati forniti dal sottosegretario alle Finanze, Mario Lettieri, rispondendo in commissione Finanze ad una interrogazione sui controlli relativi a scontrini e ricevute fiscali in cinque regioni: Trentino Alto Adige, Veneto, Sicilia, Puglia e Campania. E proprio quest' ultima regione risulta essere al top: la quota di commercianti poco fedeli all' erario è del 42,15.
La Finanziaria ha introdotto una stretta fiscale per chi verrà scoperto a non rilasciare scontrini: per i recidivi, incappati per più di tre volte nei controlli, scatta infatti la chiusura del negozio. Da gennaio è comunque partita una nuova campagna di verifiche in tutta Italia, anche se il sottosegretario ha fornito i soli dati relativi a cinque regioni, così come chiesto nell' interrogazione. "A seguito di direttive impartite dalla direzione centrale accertamento - ha spiegato Lettieri - i dipendenti degli Uffici Periferici stanno svolgendo l' attività di controlli in maniera uniforme, su tutto il territorio nazionale mediante una preventiva selezione delle posizioni più a rischio attraverso le informazioni a disposizione". Per ora i dati forniti riguardano Campania, Sicilia e Puglia al Sud e Veneto e Trentino Alto Adige al Nord. In Campania è stato scoperto il numero maggiore di irregolarità nel rilascio degli scontrini: su 2.351 controllati sono 991 quelli multati, il 42,15%.
La Guardia di Finanza ha fatto 2.115 verifiche (934 con multa) e l' Agenzia delle Entrate 2.111 (con 26 infrazioni). Una quota alta di irregolarità è stata registrata anche in Sicilia: 1.074 i commercianti multati, pari al 31,15% dei 3.448 sui quali è stato effettuato un controllo. Per un negoziante, scoperto per più di tre volte a non staccare scontrini dai dipendenti dell' Agenzia delle Entrate, è scattata anche la chiusura dell' esercizio. La Puglia è stata la regione nella quale è stato realizzato il maggior numero di verifiche: 4.050. Ma il tasso di "positività" è stato pari al 22,94%, con 929 contribuenti multati perché allergici agli scontrini fiscali. Più bassa è invece la percentuale di commercianti poco attenti al fisco in Trentino Alto Adige e in Veneto, con una quota di "irregolarità" rispettivamente del 23 e del 20%.
Nel Veneto, dove nei giorni scorsi la Guardia di Finanza aveva annunciato la chiusura di cinque negozi, sono stati effettuati 3.574 controlli che hanno portato a sanzionare 724 irregolarità. In Trentino Alto Adige le multe sono state fatte a 386 contribuenti sui 1.671 controllati. Ecco la tabella nella quale sono riassunti i dati forniti oggi da Lettieri in commissione Finanze.
http://www.ansa.it/opencms/export/si...084287980.html