[Incontri] Sabato incontro a Terni con Oreste Scalzone

[22Ottobre]

Allora come promesso eccomi qui per dire qualche cosa in più dell'incontro di ieri con Oreste Scalzone.
Per evitare di perdermi nei meandri della mente di Scalzone mi limiterò a parlare di quelli che mi sono sembrati i punti cardine dell'incontro di ieri su cui Oreste sembrava particolarmente voglioso di parlare.
Il primo chiaramente è questo progetto dell'ALA (Azione Libertaria Antipenale).
Il termine "azione" è stato da Scalzone volontariamente utilizzato per poter coagulare attorno a sè varie realtà comuniste senza distinzione di sorta fino ad arrivare alla singolarità del compagno slegato da ogni logica movimentista o partitica che sia. L'intento chiaro è quello di intervenire o comunque di portare la protesta contro l'istituzione carceraria in Italia così come è concepita partendo da casi singoli concreti. Chiaramente il riferimento esplicito di Scalzone era alla lotta (di cui il compagno Pietro ha aperto nei giorni scorsi una discussione) esterna al carcere per Paolo Persichetti detenuto a Viterbo. L'azione di "non violenza attiva" come l'ha definita lui è stata in quell'occasione di suonare una serenata sotto il carcere viterbese con la fisarmonica.
L'obiettivo attuale di Scalzone dunque è creare questa ALA (che ha tenuto a ribadire non impegna ideologicamente a nessuno nè si sviscera lungo sentieri teorici ma solo di unione tra compagni fattuale e non ideologica).
Tralascio tutte le polemiche e le riflessioni di Scalzone sulla realtà politica ternana in quanto scarsamente riscontrabili e anche interessanti per chi di Terni non è e parlo brevemente della sua polemica con Sanguineti.
E' stata polemica forte e dura quella di Scalzone contro il poeta genovese.
Il riferimento polemico chiaramente è quello delle dichiarazioni di Sanguineti riguardo alla necessità dell'odio di classe e nel contempo alla precisazione di quest'ultimo di essere contro la violenza. Scalzone ritiene che queste parole siano state un atto di simonia per attirare i voti (Sanguineti è candidato a sindaco di Genova) dei più giovani e allo stesso tempo mandarli potenzialmente allo sbaraglio da soli ritenendo che ci sia una contraddizione di fondo ipocrita tra la prima dichiarazione del poeta e la seconda.
Un altro appunto personale lo faccio riguardo la breve discussione tra me e Scalzone sulla importanza dell'informazione della repressione in Italia e non solo. Dopo che nel mio intervento ho riepilogato (tra l'altro in un CSA legato a RifCom) come nel passato l'Unità ed il PCI avesse bollato prima la Volante Rossa come fascisti infiltrati e ugualmente negli anni Sessanta e Settanta avesse parimenti bollato come fascisti infiltrati numerosi movimenti comunisti extraparlamentari sempre attaccandoli dalle pagine dell'Unità (o in altri casi come provocatori al soldo dello Stato) sono passato a parlare della realtà repressiva di oggi facendo presente come da agosto ad oggi siano stati portati avanti i processi ai dirigenti dei Carc a Parigi (senza difesa), i processi a Pasquinelli, Ardizzone, Alessi del Campo Antimperialista, quelli a Lecce agli anarchici, la chiusura del Mario Lupo a Parma, la repressione in Sardegna di AMPsI etc etc. Alla domanda personale finale mia "Cosa ne pensi e cosa si potrebbe fare", Scalzone provocatoriamente mi ha risposto: "ma compagno te lo dico, me lo dico e lo dico a tutti provocatoriamente, ma perchè hai fatto questa domanda?". Da qui si è sviluppato un breve scambio di opinioni tra me e Scalzone. La posizione di Scalzone è quella sostanzialmente di evitare di cadere in una sorta di vittimismo poletario tra compagni cercando di prendere atto che la repressione dello Stato e della borghesia ha sempre usato e sempre userà questi metodi.
Personalmente su questo non mi trovo d'accordo con Scalzone ed anzi trovo che ci sia una possibile contraddizione tra quanto detto in questa occasione in risposta alla mia domanda ed il suo progetto ALA a meno che non debba pensare che il progetto ALA abbia (lo dico senza malizia in quanto legittimo) come obiettivo quello di fungere da appoggio più ai compagni negli istituti carcerari della sua generazione che a quella del presente.
Comunque queste sono solamente congetture. Il discorso non è stato poi approfondito più di tanto in quanto chiaramente c'erano anche altri compagni e compagne che volevano giustamente intervernire con altre domande.
Vi terrò comunque informati sul progetto ALA.
Per chi volesse saperne intanto da solo qualcosa in più metto qui il link al blog di Oreste:
http://orestescalzone.over-blog.com/

A luta continua

[Outis]

Bene, grazie del contributo, Sandinista!

Ne riparleremo meglio de visu. Comunque è già un fatto positivo che ci siano ancora persone che hanno voglia di dire qualcosa dopo i 30 anni...