Mi ripeto e se sono sgradevole chiedo scusa.
In Italia vincerà la competizione per il legittimo potere politico chi riuscirà a riunire il paese favorendo il rimarginarsi di ferite aperte da personaggi maldestri, quando non criminali.
Se qualcuno avrà il coraggio e il carisma necessario per rivolgere un appello al paese, otterrà una risposta.
Ovvio che “qualcuno” non sta, per uno qualsiasi.
Sono disgustato e penso che molti lo siano.
Questa spaccatura fra guelfi e ghibellini, destri e sinistri, come qualcuno ama definire gli avversi campi, mi ha nauseato. E’ soltanto strumentale agli interessi dei soliti noti. Talmente noti, da esserci venuti a noia.
Questo, vorrei che fosse chiaro, non è un appello all’uomo della provvidenza di sciagurata memoria. E’ la disperata ricerca di un personaggio, di un gruppo, di un istituto che sia riconoscibile come animato dall’intenzione di riunire quello che è stato disfatto, senza mire dittatoriali. Qualcuno o qualcosa che con il potere abbia dimestichezza e non debba imparare a spese del paese.
Qualcosa e qualcuno che ci sollevi finalmente dalla prescrizione del quotidiano reciproco odio ,come farmaco e necessaria insegna d’appartenenza. Del quotidiano e reciproco odio come esorcismo che allontani da se l’ostilità della nazione. Deviazione dell’ostilità dallo scopo.
Qualcuno e qualcosa di italiano che non sia l’emanazione di un lontano potere che nomina proconsoli nelle lontane province.. Qualcosa che ci restituisca l’onore infangato da questi nostri servitori a tempo pieno che hanno svenduto il paese essendosi preventivamente venduti . Vero che essi non avevano alternativa. Pagati poco e ricattati molto, si sono rifatti rapinando il paese. Di questo avevano licenza. Noi comunque abbiamo esaurito la pazienza. Ci serve ancora un Risorgimento perché è troppo tempo che ci siamo addormentati di un sonno sgradevole e zeppo di incubi.
Non è un invito a rovesciare qualcosa ma a dotarsi di una soluzione per il futuro.
Il nemico me lo scelgo io e non tollererò più che mi venga indicato da chi ne ha interesse. Chi ha fomentato l’odio non abbia l’impudenza di proporsi, per favore.