CENTRO-DESTRA. PERCHE’ AI PACS IO DICO SI’
di Massimo Teodori
Coppie di fatto: vorrei rivolgermi in particolare alle donne e agli uomini di centrodestra che leggono il Giornale. Vorrei chiedere loro se i Paesi che hanno legiferato sui Pacs, o comunque li si voglia chiamare, sono caduti in quella disgregazione della famiglia o, peggio ancora, in quell\'abisso di amoralità che viene pretestuosamente agitato. Si consideri che gli Stati «con Pacs» coprono quasi tutta l\'Unione Europea, con in prima linea le grandi democrazie: Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Benelux, Scandinavia; mentre, al contrario, i Paesi «senza Pacs» non brillano certo per livello civile: se si eccettua l\'Austria si tratta di Albania, Bielorussia, Bulgaria, Russia, Turchia... Non si equivochi: non sto parlando del «matrimonio gay» introdotto solo in Olanda, Spagna e Inghilterra, ma solo delle normali legislazioni che riconoscono le unioni di fatto, omosessuali o eterosessuali, di cui la proposta italiana è solo una pallida versione.
Nel grido di allarme del segretario generale della Cei, monsignor Betori, c\'è qualcosa che politicamente non ha alcun senso.
Sabato, 03 Febbraio 2007