ROMA - E' un "auspicio più che condivisibile" il varo da parte del Parlamento di una legge sui malati terminali espresso dal presidente anziano di sezione della Corte di Cassazione Gaetano Nicastro durante la cerimonia di apertura dell'anno giudiziario. Lo ha detto il presidente della Corte Costituzionale, Franco Bile, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di inizio d'anno.
"Parliamo di un tema all'attenzione dell'opinione pubblica - ha detto Bile - tenuto conto delle recenti vicende dolorose (il caso Welby, ndr). Un intervento legislativo è un auspicio più che condivisibile. Poi, quale sarà la scelta del Parlamento e come verrà articolata, questo riguarda un futuro per ora imprevedibile. Sarebbe fuori luogo qualunque anticipazione di giudizio. Quando e se la questione arriverà alla Corte, ce ne occuperemo".
Bile è poi passato a esaminare l'attività della Corte Costituzionale, rilevando una riduzione nell'anno che si è appena chiuso dei conflitti Stato-Regioni: "Negli ultimi mesi del 2006 - ha detto - la proposizione di nuovi ricorsi in via principale, e anche di nuovi conflitti di attribuzione fra enti, ha manifestato un certo rallentamento. Il numero di questo tipo di ricorsi definiti con pronunce di estinzione per rinuncia o di cessazione della materia del contendere è raddoppiato, passando da 16 nel 2005 a 31 nel 2006".
E questo perchè, ha rilevato il presidente della Corte Costituzionale, Stato, Regioni e Province autonome vanno "progressivamente adeguandosi ai principi affermati dalla giurisprudenza costituzionale, in particolare al canone della leale collaborazione, esso decisivo per il superamento delle frizioni conseguenti al profondo mutamento del quadro costituzionale determinato dalla riforma del 2001".
I tempi medi di definizione di un contenzioso istituzionale, ha fatto notare ancora Bile, sono "stimati in circa un anno. Peraltro nel contenzioso in via principale questi tempi medi sono stati nel 2006 quasi dimezzati rispetto al 2005. Indubbia celerità del contenzioso istituzionale italiano è motivo di vanto per la Corte, anche in considerazione del principio della ragionevole durata del processo".
Bile ha anche espresso un parere sulla questione del segreto di Stato. Rispondendo alla domanda di un giornalista, ha affermato che sul segreto di Stato occorre "bilanciare gli interessi contrapposti" e questo "in prima battuta, è compito del legislatore. Alla Corte Costituzionale spetta soltanto valutare la ragionevolezza di questo bilanciamento e che l'intervento del legislatore non contrasti con il dettato costituzionale". La questione, che potrebbe essere sollevato dal governo in relazione al caso Abu Omar, è "di stretta attualità - ha ammesso Bile - Se il ricorso sarà proposto lo esamineremo e avrà il suo esito".
http://www.repubblica.it/2006/12/sez...-consulta.html
Ricordo che ieri la commissione giustizia ha definito che cosa si intende per accanimento terapeutico, ecco la notizia:
"Ogni trattamento praticato senza alcuna ragionevole possibilita' di un vitale recupero organico funzionale". Questo e' l'accanimento terapeutico definito oggi dalla Commissione Giustizia del Senato che sta esaminando gli otto Ddl sul testamento biologico. Il presidente della Commissione Cesare Salvi spiega che: "questo vuol dire che quando si verificano queste condizioni siamo in presenza di accanimento terapeutico. Punto fondamentale e' quella che il principio di fondo del sistema deve basarsi sul rispetto integrale della volonta' della persona e quindi e' esclusa la possibilita' di obiezione di coscienza per il personale medico ma prima ancora e' esclusa la possibilita' per chiunque, che non sia il malato, di decidere se determinate cure devono essere fatte o meno".