Domani, ognuno di Voi che abbia una bandiera Istriana o Dalmata o Fiumana, o comunque il Tricolore, la metta fuori dalla finestra!
IL RICORDO E' VIVO!
IN ALTO I CUORI!
Domani, ognuno di Voi che abbia una bandiera Istriana o Dalmata o Fiumana, o comunque il Tricolore, la metta fuori dalla finestra!
IL RICORDO E' VIVO!
IN ALTO I CUORI!
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.
LE TORTURE SUBITE DAGLI INFOIBATI
I corpi rinvenuti dalle foibe, seppur in avanzato stato di decomposizione rivelano le torture e gli abusi subiti prima della loro morte.
Qual è dunque stato il loro calvario? Testimonianze di uomini sopravvissuti miracolosamente a questa tragica esperienza e i referti dei medici che hanno esaminato le salme ci permettono di ricostruire a grandi linee l'atteggiamento generale dei partigiani nei confronti delle vittime, che erano indistintamente sia uomini che donne, talvolta incinte.
Venivano prelevati dalle loro stesse case, condotti in locali occupati dai titini e lì torturati a lungo con i polsi legati dal fil di ferro, stretto a tal punto che ogni movimento provocava loro profondi tagli.
I prigionieri erano tenuti a digiuno e malmenati brutalmente finché le loro guardie non si erano divertite abbastanza. Non erano poi rari i casi di stupro.
Legati a coppie con altro fil di ferro percorrevano un tratto a piedi, solitamente scalzi,fino all'orlo delle foibe. Qui, nuovamente picchiati e coi polsi ormai martoriati, venivano svestiti; tutti i loro averi venivano presi e spartiti tra i partigiani, che a volte si impadronivano addirittura dei loro denti d'oro, staccati con violenti colpi di fucile al viso.
A questo punto i prigionieri denudati e provati dalle sofferenze inflittegli, venivano gettati nelle foibe: gli veniva appeso un grosso masso al collo che li trascinava verso il fondo oppure si sparava ad un componente della coppia, che cadendo trascinava con sè l'altro, destinato così ad una morte di stenti ancora più dolorosa.
Spesso quando tutti erano stati infoibati venivano sparate raffiche di proiettili e lanciate delle bombe a mano all'interno dei crepacci, infine veniva gettato un cane morto per impedire che le anime dei martiri tornassero a perseguitarli.
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.
Onore ai martiri delle foibe!
onore !
I cuori sono altiIL RICORDO E' VIVO!
IN ALTO I CUORI!
_
P R I M O_M I N I S T R O_D I _P O L
* * *
Presidente di Progetto Liberale
Non ho di sicuro una bandiera del genere... Ma anche senza, il Ricordo è vivo.
Andrea I Nemesis
Rinascente
Affiliato a Azione Conservatrice Nazionale
........per non dimenticare......
...cercatemi , se volete e potete , come RoccoFerraro
"SU QUESTA PATRIA GIURA E FARAI GIURARE AI TUOI FRATELLI CHE SARETE SEMPRE, OVUNQUE, E PRIMA DI TUTTO ITALIANI!"
(Nazario Sauro)
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.