Un conto è la redistribuzione del reddito attraverso una giusta tassazione, altra cosa è pretendere di nazionalizzare l'economia, Insomma qui il socialismo non c'entra niente, si tratta di una presa di potere bella e buona, di stampo
mussoliniano oserei dire, mascherata da altro.
Spiego perchè non credo al socialismo. Penso che impedire ai ricchi di arricchirsi non aiuti i poveri a diventare meno poveri. Il desiderio di emergere e primeggiare da uomini liberi fa parte della natura umana, non lo si può annullare se non al costo di gravi danni. L'unico caso in cui un sistema socialista potrebbe funzionare è un governo su base mondiale molto
efficente, e con anche quindi un sistema legislativo-giudiziario allo stesso modo efficente e pressochè perfetto, cosa molto molto difficile da realizzare. Un mondo siffatto è un'utopia, poichè la giustizia umana è limitata dalle debolezze umane e l'uomo stesso è temporalmente limitato. Sarebbe come se un chirurgo volesse curare il cancro ad un paziente togliendogli tutto, anche gli organi sani. Lasciamolo almeno sopravvivere il poco tempo che gli rimane con quel poco di organi buoni che ancora possiede. Oppure ancora un sistema socialista potrebbe funzionare in un paese chiuso all'esterno, segregato, meglio se di piccole dimensioni, come una piccola comunità rurale, montana o isolana. Pensiamo a Cuba. Ma il vero isolamento è difficile a realizzarsi e l'osmosi prima o poi si verifica. E' quello che è successo nei paesi del socialismo reale e al sistema sovietico in particolare. Si ok, forse la gente sarà tranquilla, ma a quale prezzo? Al prezzo della povertà e della mancanza di libertà. Ovunque e in ogni tempo in un sistema del genere prima o poi qualcuno inizierà a ribellarsi e lo stato diventerà allora sempre più tiranno nel tentativo di affievolire le voci dissidenti, fino a sopirle nel sangue. Oppure lo stato lascierà che questa gente se ne vada all'estero e piano piano il sistema comincerà a fare acqua da tutte le parti. Un'utopia è per definizione una realtà tendenzialmente perfetta ma virtuale, un'immagine mentale che l'uomo si crea e che rispecchia quella parte magnificamente superiore e divina presente in ogni creatura vivente, la parte che aspira al continuo
perfezionamento se non proprio alla perfezione assoluta. Ma non è attuabile in questo mondo imperfetto in cui ci siamo trovati, nostro malgrado, a vivere. (Giorgio)