Marine killer e impunito
Di Francesca Pilla 9 Febbraio 2007
Il Manifesto
Tre anni fa Davide Follero è stato pugnalato da un marine americano in una discoteca di Pozzuoli. Era il buttafuori del locale e l'unica sua colpa è stata intervenire per sedare una rissa. Si è beccato una coltellata nello stomaco con un lungo pugnale, di quelli in dotazione al corpo scelto statunitense. Davide Follero non si è nemmeno reso conto di quanto stava per accadere, essendo impegnato nel prestare soccorso a un cliente precedentemente aggredito dallo stesso soldato. Il buttafuori continuava a perdere sangue ed è stato immediatamente trasportato in ospedale. E' stato sottoposto a tre interventi chirurgici per le gravi lesioni intestinali e le emorragie interne. Per due giorni è tornato a più riprese in sala operatoria e più di una volta si è trovato in pericolo di vita. Il suo aggressore è rimasto impunito.
In realtà subito dopo le violenze il marine si era dato alla fuga, ma era stato bloccato dalla polizia di stato di Formia mentre era pronto a imbarcarsi e scappare oltreoceano. Consegnato alle autorità militari Usa è stato sottoposto a un processo sommario dalla Corte marziale di Capodichino e prosciolto. Davide Follero, d'altro canto, non è mai stato chiamato a testimoniare, né ha potuto conoscere le motivazioni della sentenza.
Ora il soldato americano è tornato tranquillamente a casa sua, senza bisogno nemmeno di darsi alla macchia. Al buttafuori forse verrà pagato un risarcimento, che però, sostiene il deputato verde Tommaso Pellegrino in un'interrogazione parlamentare - «non si conosce se venga quantificata e, quindi, liquidata». Eppure per quanto accaduto, secondo le nostre leggi, l'aggressore avrebbe rischiato una condanna per tentato omicidio o quantomeno per lesioni gravissime e mancato soccorso. Niente. Come accaduto in situazioni più gravi, come la strage del Cermis, il soldato è stato sottratto alla legislazione italiana e non è stato punito. Pellegrino ha quindi chiesto ai ministri competenti «quali iniziative di ordine legislativo, nazionale e comunitario intendono assumere per evitare che per l'avvenire la vita e l'integrità fisica e morale di un qualunque cittadino possa essere compromessa sulla base di soprusi da parte di militari americani in forza alle basi Nato».
Francesca Pilla
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9.02.07
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Basta.