Originariamente Scritto da
MrBojangles
Pronti!
Per gentile concessione del sen. preg. imp. Marcello Dell'Utri, pubblichiamo in anteprima alcune fra le pagine più significative dei diari 1935-'39 di Benito Mussolini, da cui si evince chiaramente l'autenticità dell'eccezionale documento storico.
1 aprile 1935.
Assunto stalliere Villa Torlonia.
Non ho cavalli, ma mio assistente insiste.
Va lui a prenderlo a Palermo: stallieri siciliani sono i migliori su piazza.
E' l'aratro che traccia il solco.
7 giugno 1935.
Prosegue processo suicidio Matteotti.
Giudici bolscevichi insistono considerarlo omicidio.
Chiamare C.Pr. e R. Sq. per provare comprarli, altrimenti varare decreto regio per dimezzare prescrizione omicidi, o spostare processo a Brescia, o chiedere indulto a C. Mast.
Non dice mai di no.
Vincere, e vinceremo!
4 marzo 1936.
Riuniti sala mappamondo Gianfranco F., Umberto B. e Pierferdinando C. con Ovra al gran completo: gen. N. Pol. e ag. spec. Pomp. e Betul. mostrano ultimi schedari.
Materiale molto interessante: urge guerra preventiva contro trame demoplutomussulmanomassoniche.
Se avanzo, seguitemi.
21 maggio 1936.
Riunito Minculpop a Palazzo Venezia. Presenti Emilio F., Carlo R., Maurizio B., Bruno V., Mario G., Clemente J. M., Mauro M. Si presenta pure Fabrizio D.N., ma respinto ingresso causa movenze femminee.
Tutti d'accordo preparare guerra preventiva, ma dire di esser contrari. Opp. chiamarla «missione di pace».
Taci, il nemico ti ascolta.
15 agosto 1936.
Buone notizie da Africa Orientale.
L'Italia avrà finalmente il suo posto al sole.
A qs. proposito mi trovo in vacanza a Rocca delle Caminate, in Costa Smeralda, con Mara C. e Aida Y., avute in prestito da Lele M..
Non fossi già sposato, me le sposerei tutt'e due.
Siccome lo sono, procedo ugualmente.
L'uomo non è di legno.
17 agosto 1936.
Rachele ha scritto al Popolo d'Italia chiedendo mie scuse.
Chiamo Giuliano F. Appelius per vergare vibrata risposta.
Parola d'ordine: minimizzare bagattella (due t).
Molti nemici, molto onore.
19 agosto 1936.
S. Messa in Vaticano.
Fare discorso difesa famiglia tradiz. e fedeltà coniug..
No culattoni, pederasti, sodomiti e matrimoni serie B.
No anche a Milan in serie B.
Meglio un giorno da leone che cento da pecora.
29 settembre 1936.
Oggi è nato a Milano Silvio B.
Il figlio della lupa sta bene, nonostante le dimensioni inferiori alla media, e già manifesta i primi impulsi del maschio italico: ha subito toccato il c. all'ostetrica che lo schiaffeggiava, poi le ha sfilato il portafogli.
Peccato sia troppo giovane per scendere in campo: sarebbe uomo della Provvidenza per Italia.
Io, al confronto, sono una m.
Eja eja alalà.
26 marzo 1937.
Bruno V. dall'Eiar insiste per "Uscio a Fascio".
Quel ragazzo mi somiglia, ma è troppo flaccido e ha la mano sudata.
Dunque rifiuto l'invito.
Pancia in dentro, petto in fuori!
2 novembre 1937.
Chiamato prefetto Mori per rammentargli che questa cosiddetta «mafia» non esiste, al massimo è uno stato d'animo.
Ho scelto ricorrenza defunti per esser più chiaro.
Credo abbia capito.
Libro e moschetto, fascista perfetto.
27 febbraio 1938.
Anniversario marcia su Roma, riunito Gran Consiglio.
Cesare P.: «Non faremo prigionieri».
Voce dalle retrovie: «Occhio che ci finisci tu, prigioniero».
Solite bagattelle fra gerarchi esuberanti.
Ma noi tireremo diritto.
28 ottobre 1938.
Riunita Camera fasci e corporazioni.
I camerati Sandro B. e Ferdinando A., che già furon rossi ma si convertiron come Bombacci, propongono baciamano e genuflessione obbligatoria al mio cospetto.
Declino: sarebbe poco virile.
S'offron volontari per erigere mausoleo funerario al loro Duce con proprie nude mani.
Accetto.
Basta poco per farli felici.
È l'aratro che traccia il solco.
11 settembre 1939.
Fra due anni esatti, a Palermo, nascerà il camerata Marcello D.U.
Amici degli amici assicurano sarà bravo picciotto, intellettuale, bibliofilo, scopritore diari autentici.
Severamente vietato processarlo e comunque, nel caso, obbligatorio assolverlo.
Sennò a chisti cunnutazzi di ggiudici ci sparamu in mezz'ai corna.
A noi!