Rapporti Stato-Chiesa: il mio modello hobbesiano

[No Man's Land]

Mai come in questo momento, con un Ratzinger che parla di "leggi contro la famiglia" e un Ruini che annuncia indicazioni "vincolanti per i cattolici", ho ripensato all'antica polemica sull'autorità papale e alla degna risposta che Thomas Hobbes indirizzò al cardinale Bellarmino, quello stesso Bellarmino che in veste di funzionario dell'Inquisizione condusse il processo contro Galilei.
Alla pretesa di costui che al Papa spettasse di diritto una forma di auctoritas indirecta in temporalibus, ovvero alla pretesa che i sudditi cristiani di un re dovessero obbedire in ultima istanza all'autorità ecclesiastica, il celebre autore del Leviathan replicava nel modo seguente: il Papa non è solo il capo spirituale di una comunità religiosa, ma è anche il capo di uno Stato. Secondo il filosofo inglese, la pretesa che tutti i cristiani obbedissero al Papa equivaleva, né più né meno, alla pretesa che i sudditi di uno Stato obbedissero ad un altro Stato.
Come facilmente verificabile, la persona del Papa è tuttora il capo di uno Stato, il Vaticano, e nel momento in cui Ratzinger e Ruini tentano di disporre indicazioni "vincolanti per i cattolici", non fanno altro che avanzare la medesima pretesa del Bellarmino. La pretesa, cioè, che i cittadini e le istituzioni di uno Stato sovrano si conformino alle prescrizioni di uno Stato straniero. Il tutto in aperta violazione di un principio sancito dal diritto internazionale, detto "principio di non ingerenza".
Come gruppo religioso, la Chiesa cattolica avrebbe in teoria il diritto di dire la propria sulla vita interna di uno Stato. Ma poiché essa è anche uno Stato, e in essa l'autorità religiosa e quella politica sono rappresentate dalla medesima persona, la Chiesa si trova in una situazione che definirei "conflitto d'interessi". Questo perché come gruppo sociale interno promuove gli interessi politici dello Stato straniero che essa rappresenta.
E' mio parere che sia giunto il momento di fare chiarezza una volta per tutte. Di porre a questi vecchi tromboni un aut-aut. La Chiesa cattolica deve scegliere: o rinuncia ad essere uno Stato sovrano, conservando la facoltà di intervenire nella vita pubblica dello Stato italiano, oppure conserva la sovranità statale, rinunciando però ad intromettersi nelle questioni interne di un altro Stato.

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