Visto che vi è in corso (dura da anni) una grande e ben orchestrata campagna denigratoria verso un non chiaro movimento Prennialista (che alla fine si dimostra come l'ennesimo attacco a Guénon), campagna portata avanti soprattutto dagli "storici dell'esoterismo". Vorrei perciò dare, in questo contesto, un piccolo e molto sommario chiarimento storico.
René Guénon (che viene normalmente considerato come il fondatore del Perennialismo) considerava il tradizionalismo un semplice progetto "scolastico" o "accademico", e vedeva nei tradizionalisti dei semplici "ricercatori" a cui faceva e fa difetto proprio "la conoscenza di ordine più profondo": la conoscenza tradizionale. Quindi parlare di "tradizionalismo guénoniano" come fanno molti critici dell'opera di Guénon, è un errore che viene fatto in mala fede, con un chiaro intento riduttivo.
Del "ruolo" di Guénon, bisogna dire che è un argomento delicato; lo si può solo intuire leggendo con attenzione il suo libro più controverso (e non poteva essere altrimenti) "Il Re del Mondo". Va detto infine che molte persone, dopo aver meditato gli articoli radunati nel libro "Considerazioni sull'iniziazione", cercarono e contattarono Guénon per chiedere consigli. Molti "trovarono" o "ritrovarono" l'iniziazione massonica, molti altri si indirizzarono verso l'esoterismo islamico, molti, rifiutando la massoneria indirizzarono la loro ricerca, contattando l'archeologo Charbonneau-Lassay, verso un esoterismo cattolico ancora vivente (è molto dibattuto se è ancora vivente), infine una rarissima minoranza cercarono di avvicinare altre tradizioni. Non fu mai un "movimento", era la semplice e individuale scelta che molti lettori, stimolati dell'opera di Guénon, cercavano individualmente di intraprendere. Scelte individuali, errori individuali, fatiche individuali, drammi individuali, successi individuali, sconfitte individuali.
Fra coloro che cercarono una iniziazione nel mondo musulmano, vi fu F . Schuon. Dopo poco, Schuon (che guarda caso, scrisse una lunga e severa critica proprio al libro di Guénon: "Il Re del Mondo") si dichiarò Maestro e in seguito a delle visioni cominciò a guidare anche cristiani (come Borella), dichiarando che i cristiani non avevano bisogno di cercare una iniziazione, essendo i sacramenti delle vere iniziazioni, mancava loro solo la guida di un Maestro. Inoltre i suoi discepoli affermarono che l'opera di Guénon non era altro che una preparazione teorica (mentale) per la venuta di un vero Maestro dei tempi moderni e cioè Schuon (la stessa cosa in fondo afferma Testadiprazzo, cambiando semplicemente il nome del Maestro). Guénon ruppe ogni rapporto con Schuon (qui andrebbe citata la figura non meno importante del rumeno Valsan). Schuon, anni dopo, stabilendosi negli Stati Uniti, ebbe un enorme successo, tanto che molti critici della sua opera coniarono il termine spregiativo di Perennialist (che fu rifiutato ed è rifiutato dai discepoli di Schuon). Quindi il termine Perennialismo, che ricordo ha una valenza negativa, dovrebbe, al limite, essere usata solo per indicare l'opera e i discepoli di F. Schuon, non altro.
Al nome di Guénon viene spesso associato anche quello di Evola. Fu Reghini a far conoscere Guénon a Evola, che lo considerò sempre un autore come tanti altri, e nemmeno dei più importanti. Quindi considerare Il "tradizionalismo integrale" (sia la corrente del tradizionalismo evoliano non-cattolico, sia quello - come quello di Mordini - cattolico) di ispirazione guénoniana o anche se vogliamo schuoniana è un grave errore, che gli stessi evoliani giustamente rifiutano.
Per quanto riguarda l'Italia, bisogna citare il gruppo torinese nato intorno al massone- musulmano Maridort, importante perché fecero molto per tradurre le opere di Guénon in italiano, e per la loro "Rivista di Studi Tradizionali" (ora dopo la morte di Maridort animano la nuova rivista massone "La lettera G"), dove furono memorabili le gravi accuse che rivolsero contro Schuon, Valsan e soprattutto Evola (che si difese tacciandoli di essere solo asserviti ad una mediocre "scolastica guénoniana").
Infine (visto che scrivo in un forum di Politica in Rete) va segnalato che in questi ultimi anni si assiste all' ennesimo sfruttamento politico di Guénon (ben sapendo del profondo disprezzo che egli provava per la politica, e se ne tenne sempre e rigorosamente molto ma molto lontano). Autori come Dugin (che mescola Evola con le teorie di Sir Halford Mackinder) e altri, va detto a chiare lettere, che sono teorie che non hanno nessun valore tradizionale, e per quello che mi riguarda sono prive di vero interesse.
Naturalmente vi sarebbero tante altre cose da dire...
Quindi quando si criticano i Perennialisti di chi si sta parlando? Chi si sta criticando? Cosa si sta criticando? Quale autore è coinvolto? O queste domande sono vietate? Troppo pedanti? Meglio la confusione?