SONO 26 i politici, soprattutto amministratori locali, indagati da varie procure per voto di scambio, reato previsto dall’art. 416 ter del codice penale. Ma i procedimenti nei loro confronti si «concluderanno tutti con l’indulto». Lo ha reso noto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso durante l’audizione innanzi alla Commissione Antimafia. In particolare, Grasso — rispondendo a una delle numerose domande che nelle precedenti giornate di audizione gli avevano rivolto circa trenta commissari antimafia — ha rivelato che le indagini per voto di scambio coinvolgono «due soggetti a Catania, sette a Catanzaro, due a Messina, uno a Milano, cinque a Napoli, cinque a Palermo, due a Potenza, e due a Reggio Calabria». Per quest’ultimo caso, Grasso ha specificato che «i due indagati non sono consiglieri regionali».