referendum vca valutato, non so com'è la situazione lì a vicenza...
l'importante ora è la maturità politica dei vicentini di fronte alla strumentalizzazione partitica.
ad esempio non ne hanno dimostrata di fronte al falso comunicato di rifo... dovevano smentirlo e condannarlo dato che era una cosa schifosa, un puro gioco politico.
i fasci rosicano: neanche stavolta sono riusciti a passare in una lotta sociale, restano fuori dai giochi a farsi i saluti rrromani a vicenda e a scartabellare i nuovi (falsi) diari di Sua Eccedenza
la destra mormora: non bisogna dire quanta gente di Udc e Lega c'era a Vicenza... .
Rifondazione crolla: Giordano non sa più quante toppe mettere al vestito sgualcito di governo e i militanti stessi lo lasciano al suo destino (ma lo spezzone di rifo quanto era triste e sconsolato? che loro sono si per il ritiro dall'afghanistan ma senza ritirarsi dal governo e senza votare no, dissidenti esclusi)
il movimento è in salute: bello, colorato, determinato sulle sue rivendicazioni e senza il bisogno di fare riferimento al politicante di turno.
Bertinotti: non per-venuto, cmq a casa sua aveva la spilletta sulla giacchetta da presidente della camera. (bella figura, fausto, bella...)
A VICENZA NON CI SONO GOVERNI AMICI
Desideriamo esprimere il nostro ringraziamento al Presidio permanente
contro il
Dal Molin che ha indetto e organizzato la grande manifestazione di
Vicenza contro
il raddoppio della base USA Ederle 2 e rivolgiamo il nostro saluto
militante alle
anarchiche e agli anarchici vicentini riconoscendo la loro generosità,
la loro
ospitalità e il grande impegno per la buona riuscita dell'iniziativa.
Duecentomila persone in piazza in una manifestazione di popolo sono la
risposta
più adeguata alla miseria della classe politica italiana che è stata
schiacciata -
senza distinzioni di schieramento - dalla grande prova di maturità e
responsabilità politica che ha contraddistinto tutti i partecipanti al
corteo di
Vicenza.
Sono stati smascherati e neutralizzati tutti i tentativi di
criminalizzazione
politica e mediatica ai danni del movimento così come tutte le
provocazioni che il
governo ha posto in essere per alzare inverosimilmente la tensione alla
vigilia
della manifestazione. Il presidente del consiglio Prodi, il suo vice
Rutelli e il
ministro dell'interno Amato non possono che masticare amaro: dovrebbero
solo
chiedere scusa.
Lo scontro interno alla maggioranza parlamentare è ormai deflagrato
negli
imbarazzi e nelle ipocrisie di chi è sceso in piazza alzando il pugno
chiuso salvo
poi garantire che il governo non cadrà per una base militare. Ci
dispiace deludere
certi segretari di partito: a Vicenza non c'erano solo gli elettori del
centrosinistra, né si può pensare che si sia trattato di una
manifestazione nata e
cresciuta nelle anguste stanze dei consessi istituzionali. Al
contrario, la
mobilitazione di Vicenza nasce dalla volontà popolare, dall'impegno dei
comitati
cittadini, dalle energie del Presidio permanente che ha fatto appello
alla
mobilitazione per esprimere un netto rifiuto alla costruzione di una
nuova base
militare in città e per rivendicare un inedito protagonismo dei
cittadini nelle
scelte collettive che riguardano un'intera comunità. Il rifiuto della
base Ederle
2 - che si è innestato nella più generale opposizione alle politiche di
guerra di
questo governo e all'aumento delle spese militari - non ha niente a che
fare con
la meschinità dei rappresentanti di maggioranza e opposizione che,
senza
riuscirvi, hanno cercato rispettivamente di mettere il cappello
sull'iniziativa e
delegittimarla minimizzando i dati della partecipazione e la qualità
politica dei
contenuti portati in piazza.
Diverse migliaia di anarchici hanno manifestato a Vicenza in un grande
spezzone
rosso e nero partecipando attivamente alla mobilitazione contro la base
e
confermando il proprio impegno in tutte le lotte popolari per
l'autorganizzazione,
l'indipendenza e l'autonomia dei movimenti. È necessario tenere alta
l'attenzione
pensando a questa manifestazione come a un punto di partenza di una
mobilitazione
che va considerata permanente almeno finché non saranno stati raggiunti
gli
obiettivi che i vicentini si saranno posti.
Commissione di corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana -
FAI
18/02/2007