Una prova di democrazia e civiltà

[Leninista]

vorrei fare un grande plauso al Viminale e ai vertici delle forze dell'ordine per la gestione democratica della piazza a Vicenza.
Ieri, in corteo, mi sono sentito per un pomeriggio cittadino di un paese civile. E' la dimostrazione, ancora una volta, di quali furono le cause delle violenze di stampo fascista scatenate dalle forze dell'ordine (su indicazione dei vertici e delle forze politiche di destra, che stazionavano incredibilmente nelle centrali operative...MA LO VOGLIAMO RICORDARE O NO ?!)...a Genova vi fu un disegno eversivo-golpista teso allo scatenamento di unaudite tensioni e d iespolosioni generalizzate di violenza, accompagnate a metodi repressivi di stampo nazista, con torture, calunnie, sequestri, stipri, colpi d'arma da fuoco sparati a decine e decine ad altezza d'uomo (con un morto) su donne e ragazzini, complotti (ritrovamento di bombe molotov piazzate dalla stessa polizia..per questo vi sono anche dei processi..LO RICORDIAMO O NO ?)


ieri il buon senso, la civiltà e la democrazia hanno fatto da sfondo, finalmente, ad una grandiosa manifestazione delle forze più sincere della sinistra italiana. Per chi era in corteo ieri non sarà stato difficile notare che Rifondazion ed i comunisti italiani, i due partiti comunisti, occupavano più della metà della manifestazione...uno spettacolo maestoso..vedere il Campo Marzio coperto di bandiere rosse è stata una grande emozione...non la provavo dal 23 marzo 2002...dal giorno più bello della ia vita..quando 3 milioni di lavoratori fermarono l'attacco all'articolo 18
ieri come oggi..vinceremo..
la base la fermiamo..
ora la palla passa al governo..vediamo...
io credo che dovrà tenere conto che vi sono forze intere della sinistra italia che interpretano un sentimento di popolo che vas ben oltre gli steccati dei partiti di sinistra...che coinvolge gran parte dell'elettorato di sinistra..
vediamo se questo governo vorrà mettersi contro la propria gente
ieri Giordano e Diliberto hanno capito che i militanti e gli elettori dei loro partiti non vogliono passi indietro sulle questioni della guerra e della pace..dovranno portare nella maggiornaza questa nuova pesante consapevolezza..

ora però realismo, secondo la migliore tradizione comunista...
niente passi più lunghi delel gambe..chiediamo il referendum..ora è inevitabile...
poi faremo il passo successivo...
prima il referendum..poi nuove iniziative unitarie e di massa

Possiamo vincere...certo io sono per uscire dalla NAto..ma ora non bisogna gurdare la Luna..bisogna interpretare i sentimenti di popolo che si sono espressi ieri...stare attenti...gestire bene il grande consenso delel sinistre ieri espresso con una prova di forza devastante

[Wiseman]

vorrei fare un grande plauso al Viminale e ai vertici delle forze dell'ordine per la gestione democratica della piazza a Vicenza.
Ieri, in corteo, mi sono sentito per un pomeriggio cittadino di un paese civile. E' la dimostrazione, ancora una volta, di quali furono le cause delle violenze di stampo fascista scatenate dalle forze dell'ordine (su indicazione dei vertici e delle forze politiche di destra, che stazionavano incredibilmente nelle centrali operative...MA LO VOGLIAMO RICORDARE O NO ?!)...a Genova vi fu un disegno eversivo-golpista teso allo scatenamento di unaudite tensioni e d iespolosioni generalizzate di violenza, accompagnate a metodi repressivi di stampo nazista, con torture, calunnie, sequestri, stipri, colpi d'arma da fuoco sparati a decine e decine ad altezza d'uomo (con un morto) su donne e ragazzini, complotti (ritrovamento di bombe molotov piazzate dalla stessa polizia..per questo vi sono anche dei processi..LO RICORDIAMO O NO ?)


ieri il buon senso, la civiltà e la democrazia hanno fatto da sfondo, finalmente, ad una grandiosa manifestazione delle forze più sincere della sinistra italiana. Per chi era in corteo ieri non sarà stato difficile notare che Rifondazion ed i comunisti italiani, i due partiti comunisti, occupavano più della metà della manifestazione...uno spettacolo maestoso..vedere il Campo Marzio coperto di bandiere rosse è stata una grande emozione...non la provavo dal 23 marzo 2002...dal giorno più bello della ia vita..quando 3 milioni di lavoratori fermarono l'attacco all'articolo 18
ieri come oggi..vinceremo..
la base la fermiamo..
ora la palla passa al governo..vediamo...
io credo che dovrà tenere conto che vi sono forze intere della sinistra italia che interpretano un sentimento di popolo che vas ben oltre gli steccati dei partiti di sinistra...che coinvolge gran parte dell'elettorato di sinistra..
vediamo se questo governo vorrà mettersi contro la propria gente
ieri Giordano e Diliberto hanno capito che i militanti e gli elettori dei loro partiti non vogliono passi indietro sulle questioni della guerra e della pace..dovranno portare nella maggiornaza questa nuova pesante consapevolezza..

ora però realismo, secondo la migliore tradizione comunista...
niente passi più lunghi delel gambe..chiediamo il referendum..ora è inevitabile...
poi faremo il passo successivo...
prima il referendum..poi nuove iniziative unitarie e di massa

Possiamo vincere...certo io sono per uscire dalla NAto..ma ora non bisogna gurdare la Luna..bisogna interpretare i sentimenti di popolo che si sono espressi ieri...stare attenti...gestire bene il grande consenso delel sinistre ieri espresso con una prova di forza devastante

applausi per te

[are(a)zione]

quoto

con una postilla

come dice Fassino, il problema non è se o non ampliare la base, ma come.
Il vero problema si chiama PD, quella parte liberista che si annida tra le fila di DS e Margherita, la quale è molto amica degli anglosassoni.

Non ci illudiamo, come dici giustamente te. Il referendum è il primo obiettivo da raggiungere. Senza di quello credo non si debba e possa andare da nessuna parte.
Solo il consenso civile e popolare può riportare fiducia in questo esecutivo da parte di chi è sceso in piazza.
Io questa fiducia non ce l'ho. Non ce l'ho nei DS, in RC o PDCI. Ce l'ho solo nei manifestanti.
Come possiamo fidarci di quei tre partiti sopracitati (ed intendo la dirigenza ovviamente). Scordiamocelo. Il potere logora velocemente e Prodi non ha nessun intenzione di cadere per una questione del genere. Pensava che passata la finanziaria lacrime e sangue fosse passato il pericolo.
Invece noi italiani siamo una razza strana. Ci impuntiamo su questioni di principio, non sulle tasse che dobbiamo pagare.
Ebbene, se non arriva il referendum, bisogna mobilitare la rimanente italia, la maggioranza della sinistra.

Prodi questa volta sta commettendo un errore strategico: pensa che abbasseremo la testa solo perchè ci potrebbe proporre lo spauracchio del piduista di nuovo al governo.

Assurdità.

Non dobbiamo retrocedere di un solo millimetro.

[Wiseman]

quoto

con una postilla

come dice Fassino, il problema non è se o non ampliare la base, ma come.
Il vero problema si chiama PD, quella parte liberista che si annida tra le fila di DS e Margherita, la quale è molto amica degli anglosassoni.

Non ci illudiamo, come dici giustamente te. Il referendum è il primo obiettivo da raggiungere. Senza di quello credo non si debba e possa andare da nessuna parte.
Solo il consenso civile e popolare può riportare fiducia in questo esecutivo da parte di chi è sceso in piazza.
Io questa fiducia non ce l'ho. Non ce l'ho nei DS, in RC o PDCI. Ce l'ho solo nei manifestanti.
Come possiamo fidarci di quei tre partiti sopracitati (ed intendo la dirigenza ovviamente). Scordiamocelo. Il potere logora velocemente e Prodi non ha nessun intenzione di cadere per una questione del genere. Pensava che passata la finanziaria lacrime e sangue fosse passato il pericolo.
Invece noi italiani siamo una razza strana. Ci impuntiamo su questioni di principio, non sulle tasse che dobbiamo pagare.
Ebbene, se non arriva il referendum, bisogna mobilitare l'altra parte dell'italia che sta dalla nostra parte, e credo che sia la maggioranza della sinistra.

Prodi questa volta sta commettendo un errore strategico: pensa che abbasseremo la testa solo perchè ci potrebbe proporre lo spauracchio del piduista di nuovo al governo.

Assurdità.

Non dobbiamo retrocedere di un solo millimetro.

applausi anche per te
quoto riquoto e "perquoto"

[Mister_Blu]

quoto

con una postilla

come dice Fassino, il problema non è se o non ampliare la base, ma come.
Il vero problema si chiama PD, quella parte liberista che si annida tra le fila di DS e Margherita, la quale è molto amica degli anglosassoni.

Non ci illudiamo, come dici giustamente te. Il referendum è il primo obiettivo da raggiungere. Senza di quello credo non si debba e possa andare da nessuna parte.
Solo il consenso civile e popolare può riportare fiducia in questo esecutivo da parte di chi è sceso in piazza.
Io questa fiducia non ce l'ho. Non ce l'ho nei DS, in RC o PDCI. Ce l'ho solo nei manifestanti.
Come possiamo fidarci di quei tre partiti sopracitati (ed intendo la dirigenza ovviamente). Scordiamocelo. Il potere logora velocemente e Prodi non ha nessun intenzione di cadere per una questione del genere. Pensava che passata la finanziaria lacrime e sangue fosse passato il pericolo.
Invece noi italiani siamo una razza strana. Ci impuntiamo su questioni di principio, non sulle tasse che dobbiamo pagare.
Ebbene, se non arriva il referendum, bisogna mobilitare la rimanente italia, la maggioranza della sinistra.

Prodi questa volta sta commettendo un errore strategico: pensa che abbasseremo la testa solo perchè ci potrebbe proporre lo spauracchio del piduista di nuovo al governo.

Assurdità.

Non dobbiamo retrocedere di un solo millimetro.

Certo, questa manifestazione ha fatto drasticamente calare l'allarme del terrorismo internazionale.

[Curioso]

vorrei fare un grande plauso al Viminale e ai vertici delle forze dell'ordine per la gestione democratica della piazza a Vicenza.
........

ora però realismo, secondo la migliore tradizione comunista...
niente passi più lunghi delel gambe..chiediamo il referendum..ora è inevitabile...
poi faremo il passo successivo...
prima il referendum..poi nuove iniziative unitarie e di massa

....

Finalmente qualcuno che elogia la serietà del Ministero dell'Interno. Non ci sono stati incidenti anche grazie agli avvertimenti dei giorni scorsi, nonchè grazie all'attenta attività di monitoraggio.
Per questo va ringraziato anche il servizio d'ordine delle associazioni che hanno partecipato al corteo (quello del sindacato, in primis).

Quanto al referendum, una cosa non mi è chiara: chi dovrebbe indirlo? Il consiglio comunale di Vicenza? Beh, allora è certo che il referendum non si farà.

E poi io non m'illuderei troppo circa la percentuale di vicentini contrari alla base: gran parte della città non ha partecipato alla manifestazione, molti dei manifestanti provenivano da altre città.

Semmai, bisognerebbe fare quello che c'è scritto nel programma di governo: una conferenza per rivedere l'assetto di tutte le servitù militari nel nostro Paese. E poi attuare le decisioni prese.

[are(a)zione]

Finalmente qualcuno che elogia la serietà del Ministero dell'Interno. Non ci sono stati incidenti anche grazie agli avvertimenti dei giorni scorsi, nonchè grazie all'attenta attività di monitoraggio.
Per questo va ringraziato anche il servizio d'ordine delle associazioni che hanno partecipato al corteo (quello del sindacato, in primis).

Quanto al referendum, una cosa non mi è chiara: chi dovrebbe indirlo? Il consiglio comunale di Vicenza? Beh, allora è certo che il referendum non si farà.

E poi io non m'illuderei troppo circa la percentuale di vicentini contrari alla base: gran parte della città non ha partecipato alla manifestazione, molti dei manifestanti provenivano da altre città.

Semmai, bisognerebbe fare quello che c'è scritto nel programma di governo: una conferenza per rivedere l'assetto di tutte le servitù militari nel nostro Paese. E poi attuare le decisioni prese.

Non sono un giurista, ma per indire un referendum non bastano 500.000 firme e l'approvazione del governo?

Basta interpellare un radicale: fanno solo quello nella vita (oh scherzo...forse)

[Mister_Blu]

Finalmente qualcuno che elogia la serietà del Ministero dell'Interno. Non ci sono stati incidenti anche grazie agli avvertimenti dei giorni scorsi, nonchè grazie all'attenta attività di monitoraggio.
Per questo va ringraziato anche il servizio d'ordine delle associazioni che hanno partecipato al corteo (quello del sindacato, in primis).

Quanto al referendum, una cosa non mi è chiara: chi dovrebbe indirlo? Il consiglio comunale di Vicenza? Beh, allora è certo che il referendum non si farà.

E poi io non m'illuderei troppo circa la percentuale di vicentini contrari alla base: gran parte della città non ha partecipato alla manifestazione, molti dei manifestanti provenivano da altre città.

Semmai, bisognerebbe fare quello che c'è scritto nel programma di governo: una conferenza per rivedere l'assetto di tutte le servitù militari nel nostro Paese. E poi attuare le decisioni prese.

Mettiamo un mezzo secondo che abbia vinto la democrazia locale, quanti sbocchi sono apparsi in materia di politica esetra, coerente e fattibile?

Zero.

[are(a)zione]

Mettiamo un mezzo secondo che abbia vinto la democrazia locale, quanti sbocchi sono apparsi in materia di politica esetra, coerente e fattibile?

Zero.

Invece gli sbocchi in politica estera li lasciamo creare dalla Rice e la Livni che si stanno riunendo in Israele?

Noi potremmo essere idealisti, ma alcuni sono proprio fessacchiotti.
Vengo or ora da un documentario della bbc sul New World Order.

Guardatelo va, e poi posti qualche commento a riguardo.

[Curioso]

Certo, questa manifestazione ha fatto drasticamente calare l'allarme del terrorismo internazionale.

Più che altro, ha fatto calare il morale dei leader della CdL, che speravano in incidenti per poter dare addosso al governo e a tutte le componenti della maggioranza. Basta leggere le dichiarazioni di questi signori per cogliere una certa delusione, visto che non è accaduto un bel nulla, salvo una allegra manifestazione pacifica.

I fondamenti di una politica, interna o internazionale, non possono essere dettati ma nemmeno modificati da una singola manifestazione. E' la politica che cambia la politica: sono le posizioni espresse, argomentate, difese, proposte, battagliate in Parlamento e nel Paese che, col tempo, lasciano il segno.
Un singolo evento, la manifestazione, può fotografare una situazione. Ma di per se', dopo qualche tempo, lascia ben poche conseguenze, se non è accompagnato da ben altro.

Per questo, se Rifondazione, Comunisti Italiani, Verdi e altri vogliono incalzare il governo su certi temi, devono farlo soprattutto dall'interno della maggioranza, nella stanza dei bottoni. Così hanno ottenuto di inserire punti importanti per loro nel programma dell'Unione. Così devono fare se vogliono ottenere qualcosa anche su questo tema.