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  1. #41
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  2. #42
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    Da vedere!

  3. #43
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    Ecco a cosa servono le basi...


  4. #44
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    ...aspetti freak...


  5. #45
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  6. #46
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  7. #47
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  8. #48
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    Diario Di Un Manifestante Che Non Sopporta Piu' Ne' Destra Ne' Sinistra
    ------------------------------------------------------------------------
    DI MASSIMO FINI
    Il Gazzettino

    Tutti e due gli schieramenti politici hanno cercato di dare alla manifestazione di Vicenza un connotato 'di sinistra'. La sinistra per mettere il suo marchio su una manifestazione che, a dispetto delle prefiche di sventura, si è svolta nel più pacifico dei modi. La destra per sottolineare le divisioni all'interno della sinistra, quella governativa che ha dato il suo benestare all'allargamento della base americana, e quella di piazza che è contraria.

    Poichè a Vicenza c'ero anch'io, non come giornalista ma a capo del mio piccolo gruppo che si chiama 'Movimento Zero', che non è nè di destra nè di sinistra, ma oltre queste due categorie che, vecchie di due secoli, non considero più adeguate a comprendere le esigenze più profonde dell'uomo contemporaneo, che non sono nè economiche nè economiciste, vorrei dire la mia. Noi, con il nostro striscione ("Cittadini, non sudditi"), eravamo il primo gruppo dietro quello del Comitato organizzatore.

    Davanti a noi i vicentini, soprattutto donne (donne, non ragazze) che tutto avevano fuorchè l'aria delle 'pasionarie' ma piuttosto quella delle casalinghe, bambini, anche in passeggino, e poi la cosiddetta 'gente comune', fra cui parecchi piccoli imprenditori, cui è difficile dare una precisa connotazione politica. Dietro di noi molti cani sciolti, quindi lo sterminato corteo dei 'No Tav' che sarebbe azzardato definire 'di sinistra'. Altri cani sciolti. Quindi i "centri sociali", la Cgil e rappresentanti dei partiti della sinistra, sia moderata che radicale. Molti striscioni di protesta avevano in effige sia il faccione di Prodi che quello di Berlusconi. E il significato più profondo e più vero della manifestazione di Vicenza è, a mio avviso, lo scollamento che si sta creando fra una parte consistente di cittadini e rappresentanti, di destra e di sinistra, da cui non si sentono più rappresentati. E il fatto che costoro cerchino ora di strumentalizzare, a proprio uso e consumo, la manifestazione non farà che approfondire questo solco. Noi cittadini siamo stanchi di essere considerati pura massa di manovra ad uso delle eterne diatribe fra le oligarchie di destra e di sinistra o interne all'una e all'altra. A Vicenza, sbiancando chi, come Amato, come Rutelli e come i Pierluigi Battista del Corriere della Sera, si era permesso di fare dei vergognosi e gravissimi collegamenti fra una manifestazione della gente comune e i neobrigatisti, ci siamo ripresi, pacificamente, quella voce cui abbiamo diritto.

    Ma a qualcuno non va bene lo stesso. Il Giornale, in un editoriale a firma Mario Cervi, ci definisce 'melassa buonista'. Fateci capire. Se la manifestazione è violenta va, giustamente, condannata, se è pacifica viene invece disprezzata, come accadde per i 'girotondi'.

    Ederle 2 comunque si farà. Perchè, come scriveva l'altro giorno il nostro Direttore, 'pacta sunt servanda'. Ed è vero. Ma tutti i patti internazionali contengono una clausola che recita 'rebus sic stantibus', se le cose restano immutate. E le cose dal 1949, quando fu firmato il Patto Atlantico, sono mutate. Eccome. L'alleanza sperequata con gli Stati Uniti (e quindi la presenza di loro basi militari in vari Paesi europei, fra cui l'Italia) era indispensabile fino a quando è esistita l'Unione Sovietica, perchè solo gli americani avevano il deterrente atomico necessario per scoraggiare l' 'orso russo' dal tentare avventure militari in Europa Ovest. E gli Stati Uniti, giustamente dal loro punto di vista, hanno fatto pagare all'Europa questa loro protezione con una sudditanza militare, politica, economica e, alla fine, anche culturale. Questo pesante pedaggio, oggi, non ha più alcuna ragione d'essere. Inoltre, nel tempo, la Nato ha cambiato, surrettiziamente, la sua natura, trasformandosi da Patto difensivo in offensivo. L'esempio classico è quello della Jugoslavia. La Jugoslavia di Milosevic non minacciava alcun Paese dell'Alleanza Atlantica ma fu attaccata dalla Nato. Mi pare evidente che tutta la questione Nato vada rivista. Questo, naturalmente, non può farlo solo l'Italia (che si cuccherà, comunque, Ederle 2 anche se una buona parte della cittadinanza, di Vicenza e non solo di Vicenza, non la vuole), ma deve farlo l'Europa. E' 'bolso antiamericanismo' questo, come scrive sempre Mario Cervi sul Giornale? A me sembrano argomenti. In ogni caso l'antiamericanismo che sempre ci viene sbattuto in faccia, non è un reato. E' una posizione politica legittima. E forse non peggiore di certo filoamericanismo acritico che, pur di compiacere gli Stati Uniti, è disposto a calpestare sovranità e dignità nazionali.

    Massimo Fini
    Fonte: http://gazzettino.quinordest.it

  9. #49
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    http://www.partitoumanista.it/index....d=347&Itemid=1

    Intervento di Jan Tamas al corteo di Vicenza lunedì 19 febbraio 2007 Jan Tamas è il Presidente del Partito Umanista della Repubblica Ceca e Portavoce del Coordinamento contro le basi in costruzione in Repubblica Ceca e Polonia.

    Ahoj! Ciao!

    Cari amici, vi ringrazio dell'invito e dell'ospitalità. Vi ringrazio della possibilità di informarvi su cosa accade nel non tanto lontano Est europeo.

    Vi ringrazio anche di riuscire a capire il mio italiano. Oggi mi ritrovo qui come rappresentante dell'iniziativa Ne základnám, No alle Basi, che opera in Repubblica Ceca contro la creazione di una nuova base militare americana. Credevamo che il vecchio sogno di Reagan dello scudo stellare fosse solo un triste ricordo ed invece è un progetto quanto mai attuale. Dal duemiladue gli Stati Uniti hanno preso contatto con i governi dell'Ungheria, della Repubblica Ceca e della Polonia per la realizzazione di nuove basi. Gli accordi si sono svolti in segreto con il governo di sinistra e solo nell'agosto duemilasei, grazie alla nostra iniziativa, la notizia è divenuta di dominio pubblico. A questo movimento, che è stato promosso dal Partito Umanista, da Solidarietà Socialista e da Cerchio Socialista, partecipano oggi quasi 50 organizzazioni.
    La nostra protesta è stata fortissima, con manifestazioni continue, conferenze e attività sostenute. La popolazione è stata dalla nostra parte, soprattutto perchè si è sentita tradita e manipolata dal governo. Sembra che questa forte opposizione abbia portato gli americani a sospendere i loro tentativi per qualche mese. Poi hanno cercato di usare i mass media per manipolare l'opinione pubblica denigrando i membri del movimento. Quindi hanno cambiato strategia: hanno diviso la base militare in due parti: in Repubblica Ceca la base radar e in Polonia quella missilistica per distruggere i razzi in arrivo. Questo è il loro progetto al momento attuale. Il governo ora è di destra e la politica delle menzogne e del tradimento ovviamente è diventata molto più aggressiva.


    Lo slogan più gridato nelle nostre manifestazioni è: "už nikdy o nás bez nás", "mai più si deciderà su di noi senza di noi!" E questa mi sembra la stessa cosa che sta capitando qui a voi. Ormai la politica degli Stati è nelle mani di un gruppo di irresponsabili, che credono di poter decidere sulla vita della gente senza ascoltarla. Credono di poter calpestare la volontà della gente. Loro non hanno più idee o posizioni. Dicono solo quello che credono sia meglio dire per avere più voti. È simpatico vedere in Repubblica Ceca come i Verdi, che sono al governo con la destra, scìvolano sulle parole per non dire chiaramente qual'è la loro posizione! Ed è sempre molto simpatico vedere i socialisti che cambiano opinione giorno dopo giorno. Ma mi sembra che qualcosa di simile accada anche qui da voi... Forse si tratta di una malattia molto contagiosa..
    Questo gruppo di irresponsabili non rappresenta per niente la volontà del popolo. Sono solo dei funzionari dei grandi interessi economici, sono solo delle marionette in mano agli americani.

    Cari amici, la nostra lotta anche se si svolge in paesi diversi, anche se parliamo lingue diverse, è la stessa: la lotta per una Democrazia reale. La gente, i popoli devono riprendere il potere che gli è stato tolto! Sicuramente in una situazione internazionale che vede la ripresa della corsa agli armamenti nucleari, l'instabilità politica in Medio Oriente, la Francia e gli USA che dichiarano che potrebbero usare la bomba nucleare per primi contro il terrorismo.. installare queste basi nell'Est è buttare benzina sul fuoco.

    Il presidente russo Putin ha già dichiarato che realizzare questo progetto è come un atto di guerra e che sicuramente i russi costruiranno nuove armi nucleari contro lo scudo americano. La domanda a questo punto è: al di la delle dichiarazioni ufficiali, a cosa mira veramente la politica americana? Non possiamo credere che tutto questo sia per contrastare la bombetta nucleare della Corea del Nord o dell'Iran o, come dicono a Praga, per proteggere l'Europa! Si osserva chiaramente una tendenza al controllo delle risorse a tutti i costi, una grave tendenza distruttiva. L'Europa non può sottomettersi ad una politica che sta portando tutti verso la catastrofe nucleare. Osservate come gli Stati Uniti, per indebolire e disarticolare l'Europa, intervengono ed influiscono nelle politiche dei suoi membri più deboli: quelli dell'Est europeo. Cosi come in passato hanno fatto con l'intervento militare nella ex Jugoslavia!

    Cari amici, la nostra lotta è radicata sul territorio, si svolge nelle città dove vogliono costruire le basi militari. Abbiamo bisogno però di una visione ampia che inquadri la nostra azione e ci faccia sentire uniti e solidali con altri.

    Sono qui come portavoce della iniziativa Ne zakladnam della Repubblica Ceca, e come umanista voglio aggiungere che è necessario cominciare un'attività comune in tutta Europa.

    È urgente cominciare un disarmo nucleare globale con la supervisione dell'ONU. Pretendiamo che gli Stati Uniti ritirino le 500 bombe nucleari custodite nelle loro basi in Europa. Non vogliamo più nessuna nuova base militare USA in Europa. Non lasciamoci dividere e confondere, troviamo quello che ci unisce e non quello che ci differenzia, abbiamo bisogno di tutte le nostre energie perchè la lotta sarà molto dura..

    Amici, la manifestazione di oggi è solo l'inizio di una grande ribellione, di un grande movimento potente e non-violento che si estenderà a tutta l'Europa.

    Grazie e ahoj

 

 
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