comunicato del 26/07/2006
Roma, 26 luglio 2006
La FIGC ha ricevuto in data 24 luglio 2006 il parere consultivo della Commissione composta da Gerhard Aigner, Massimo Coccia e Roberto Pardolesi sul quesito riguardante l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia in caso di modifica della classifica finale del campionato. La Commissione ha
concluso che, in caso di mera revoca del titolo di Campione d’Italia senza modificazioni di classifica, il titolo rimane necessariamente vacante.
Diversamente, in caso di sanzioni che comportano modificazioni di classifica (come penalizzazioni di punti o retrocessione all’ultimo posto), l’art. 49 delle NOIF prevede l’automatica acquisizione del titolo di campione d’Italia per la squadra che risulta prima classificata, tenuto conto delle sanzioni.
Gli organi federali possono tuttavia intervenire con un apposito provvedimento di non assegnazione quando ricorrono motivi di ragionevolezza e di etica sportiva, ad esempio quanto ci si renda conto che le irregolarità sono state di numero e portata tale da falsare l’intero campionato ovvero che anche squadre non sanzionate hanno tenuto comportamenti poco limpidi.
Il Commissario straordinario ha ritenuto di attenersi alle conclusioni del parere
e che non ricorrono motivi per l’adozione di provvedimenti di non assegnazione del titolo di Campione d’Italia per il Campionato 2005/2006 alla squadra prima classificata all’esito dei giudizi disciplinari.
Rimane vacante il titolo di Campione d’Italia 2004/2005.
*****************************
La FIGC ha trasmesso oggi alla UEFA la nuova classifica del Campionato italiano di
Serie A 2005/2006 e l’elenco -completo della documentazione di supporto- delle
squadre da iscrivere alla Champions League e alla Coppa UEFA.
Per la Champions League Inter, Roma, Milan, Chievo.
Per la Coppa UEFA Palermo, Livorno, Parma.
commento:
E cioe' nel mentre c'era l'indagine di Borrelli sul possibile falso in bilancio della beneamata (denuncia Brunelli) con le carte passate a giugno a Palazzi per valutare il deferimento e poi la bocciatura della Covisoc della vendita del marchio col successivo intervento del commissario straordinario (luglio 2006) per la sanatoria con lo sconto di 60 milioni.
A luglio dello scorso anno quindi,carta canta,l'inter con la giustizia sportiva era messa un po' male;la gazzetta non lo scriveva perche' aveva altro da fare,noi non lo sapevamo ma il professore mandato a Roma per sanare il calcio malato lo sapeva,eccome.
Il comunicato stampa del 26 luglio ricorda che i tre saggi avevano tra l'altro scritto che la Federazione poteva non assegnare lo scudetto nel caso che "ANCHE SQUADRE NON SANZIONATE HANNO TENUTO COMPORTAMENTI POCO LIMPIDI".
Questo e' il punto.I tre saggi col loro parere (lo si capisce dalle parole che ho scritto in maiuscolo e che il professore e' "costretto" a scrivere nel comunicato stampa) e come se dicessero a Rossi "Guarda che per dare lo scudo all'inter devi garantire tu che e' pulita". Ricordo che i tre saggi non dovevano dire a chi assegnare lo scudetto ma solo suggerire
un criterio a cui attenersi (parere consultivo).