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salerno69
Croazia, Hitler sulle bustine di zucchero
“Abominevole e disgustoso” il commento del responsabile del centro Wiesenthal. Nessuna dichiarazione delle autorità
Zagabria, 20 Feb. Immagini e raffigurazioni del dittatore nazista sulle bustine da zucchero. E’ ciò che è accaduto ieri, a Zagabria. Per più bar, i clienti in procinto di gustarsi un semplice caffè hanno avuto la spiacevole sorpresa di trovare sulle bustine la raffigurazione dello spietato dittatore nazista. Compresi di disprezzi e volgari battute sulla natura dei sionisti, le bustine hanno nuovamente messo la Croazia al centro dell’attenzione della comunità internazionale. Dopo lo scontro istituzionale fra il capo di stato croato, Mesic, e il suo omologo italiano, Napolitano, è ora il controverso dittatore a fare da padrone. “Abominevole e disgustoso” è il commento di Efraim Zuroff, presidente del Centro Simon Wiesenthal, il centro che si occupa della lotta all’antisemitismo in Croazia.
“E’ assurdo che un simile articolo possa essere stato prodotto in un paese in cui l’Olocausto non solo ha avuto luogo” ha continuato indignato Zuroff “ma è stato commesso da collaboratori locali”. “In un paese in cui ustascia e nazisti hanno ucciso così tanti civili innocenti, non dovrebbero essere tollerati prodotti che non solo insultano la memoria delle vittime del fascismo, ma incoraggiano e riemergono l’ideologia ormai defunta”.
E se da un parte Zuroff sdegna il “vile” atto, dalle fila istituzionali non è giunto alcun commento. Una presa di posizione invece attesa da coloro che vedono nella Croazia una valida candidata a far parte dell’ Unione Europea, ma che ancora non si è adattata alla dura presa posizione dei restanti paesi europei sulle disfatte dello stillicidio nazista nei confronti degli ebrei. Di fatti, attualmente la Croazia non ha varato leggi in proposito, aggrappandosi ad una generica ferma posizione- espresse con leggi statali- contro l’intolleranza etnica, religiosa e razziale. Leggi di cui chiede l’applicazione Zarko Puhovski, responsabile croato del Comitato di Helsinki per i diritti dell’uomo, secondo cui ora le autorità croate devono punire i produttori (e i distributori) delle bustine da zucchero. I quali produttori negano ogni tipo di dichiarazione alla stampa. Anita Ivanecic, proprietario della ditta Pinki (casa madre della produzione), ha inveito contro i giornalisti dicendo loro che “Potete scrivere quello che vi pare, ma non lascerò alcun commento”. Amen