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    Predefinito [Repressione] Aggiornamento sulla situazione delle/i compagne/i de Il Silvestre-Pisa

    La situazione dei/delle compagni/e del Silvestre da 10 mesi in carcere rimane sostanzialmente invariata, stanno bene ma si trovano ancora sottoposti a regime EIV.
    Da una lettera di Costantino arrivata oggi apprendiamo che il tribunale di Lucca, gli ha notificato l'articolo 1, misura di prevenzione della sorveglianza speciale per 3 anni con obbligo di dimora. Assurdo che venga notificato un provvedimento di restrizione a un detenuto...
    Hanno già fissato l'udienza per il 5 marzo alle ore nove.
    Stiamo cercando di capire se è arrivato anche agli altri.
    Il 14 febbraio poi, gli hanno notificato il rigetto della misura alternativa al carcere con i domiciliari, il motivo sta nel fatto che i reati che gli vengono contestati sarebbero stati commessi nel periodo in cui era sottoposto a restrizioni (firma)... l'avvocato è già ricorso in cassazione.
    Oggi 19 febbraio ci sarà il riesame per tutti, ma non si hanno molte aspettative.
    La decisione potrà essere comunicata oggi o entro 5 giorni.
    Vi terremo aggiornati.
    Il 19 aprile invece, ci sarà l'appello.
    A breve aggiornamenti.
    Tutti/e Liberi/e!

    A margine ricordiamo che la sede di Via Del Cuore 1 a Pisa rimane aperta con numerose attività, la biblioteca ed il materiale in distribuzione.

    lunedì 19 febbraio 2007

    Per contatti anarchicisolidali@virgilio.it
    Per contributi:
    conto corrente postale n.72208614 intestato a Drovandi Luca

    ***

    Aggiornamento sulla situazione delle compagne e dei compagni di Pisa (02/01/07)
    Puntualmente respinte dalla GIP Cannizzaro le istanze per gli arresti domiciliari chiesti dalla difesa per Betta, Silvia e Federico che rimangono in regime EIV a Benevento, Bologna e Napoli (Costantino è invece a Voghera). Betta è stata separata dalla sua compagna di cella e sua migliore amica e messa in semisolamento subendo diverse perquisizioni giornaliere. Silvia si vede a tuttoggi tenuta in isolamento, unica prigioniera EIV nel carcere di Bologna le viene ancora impedito il contatto con le altre detenute. Da ricordare che Betta, Costantino, Federico, Francesco Gioia (recluso a Spoleto) e Mauro Rossetti Busa (recluso a Poggioreale) hanno partecipato allo sciopero internazionale della fame che si è svolto dal 15 al 18 dicembre in solidarietà con i prigionieri turchi che tale sciopero portano in molti casi fino alla morte.
    Respinta anche la richiesta per i domiciliari dell'avvocato di Francesco Gioia, arrestato nel luglio 2004 a Pisa, evaso subito dai domiciliari, riarrestato a Barcellona nel maggio 2005 e estradato in Italia nel marzo 2006. E' ormai un anno e sette mesi che Francesco è sequestrato dallo stato con a suo carico la sentenza di primo grado del processo COR che lo ha condannato a 5 anni e 2 mesi. E' quindi ancora in carcerazione preventiva.
    Il 17 dicembre scorso si sono svolti dei presidi in solidarietà ai nostri compagni in un clima piuttosto surreale rispetto ai precedenti appuntamenti, tutte le carceri sembravano disabitate… Che ci sia un motivo comune?
    Conosciamo bene i limiti dei presidi sotto i carceri, il nostro voleva e vuole essere un gesto di complicità per una forma di protesta, quella dello sciopero della fame, che assume tra i/le prigionieri/e turchi nelle celle di tipo F e per i loro familiari i connotati tragici di portarlo fino alla morte. D'altronde la scelta è morire nelle celle d'isolamento nel silenzio assoluto o morire in una forma estrema di protesta.
    E' con il cuore che siamo andati sotto i carceri, è con il cuore che siamo con loro e con tutti coloro che non chiudono gli occhi, tutti coloro che a testa alta ribadiscono la loro identità e il loro desiderio di lottare.
    Noi qua fuori non ci tiriamo indietro, continueremo a sostenerli e a portare avanti le lotte che abbiamo condiviso (ognuno nel proprio territorio, sui propri temi, con i propri metodi).
    Certi attimi che le nostre vite ci hanno regalato, nella quotidianità, nella lotta, negli affetti, nella complicità, nei sorrisi come nella rabbia, nell'amore come nell'odio non ce li toglierà mai nessuno. Nessuna galera, nessuna lontananza, nessuna misura ci possono impedire di vivere una vita con il desiderio espresso in mille modi di sovvertire questo mondo. Nessuna galera, nessuna lontananza, nessuna misura ci ha impedito di tenere aperta la sede, di organizzare iniziative, di aver tessuto solidarietà e complicità per i nostri amici/che così duramente colpiti/e.
    Per quelli fuori come per quelli dentro lo Stato ha come arma quella di cercare di fiaccare le idee e le tensioni. Ecco che uno degli ultimi rigetti della Gip sulla concessione dei domiciliari recita così: "mostra di non aver reciso i contatti con gli esponenti dell'area anarchica" (riferendosi alla corrispondenza!). Ecco che, previsti dal pacchetto Pisanu, arrivano i digossini nelle celle e nelle case dei "domiciliati" per un "colloquio informale", "dai su che non sei messa male…", "due chiacchere", "ah, questa vuole fare la dura…".
    Solita storia, soliti metodi, solite carogne.
    E ancora ecco che uno dei condannati al processo COR ha già "subito" un'udienza per "possibilità di reiterazione di reato" con richiesta di obbligo di dimora e domiciliari notturni (ancora a distanza di due mesi non c'è stata risposta), e un altro, sempre condannato nello stesso processo, "subirà" un'udienza a gennaio per l'applicazione dell'art. 1, cioè la sorveglianza speciale , con richiesta di tre anni di confino nel paesino di residenza e domiciliari notturni. I motivi sono analoghi e quello che spicca di più sono le frequentazioni di compagni e compagne.
    Classica strategia dello stato quella di voler fare terra bruciata, di incutere paura, di offrire collaborazione. Ma questi loschi figuri si scontreranno sempre con la nostra determinazione e non ci sarà galera, né confino, né tortura che potranno spegnere il fuoco che ci brucia dentro e l'amore per i nostri compagn*.
    E la nostra incondizionata solidarietà la esprimiamo ai compagn* di Lecce ancora sotto processo, a quelli di Roma che a gennaio avranno l'appello della Cervantes, ai torinesi che hanno occupato la sede della CRI, a Juan arrestato pochi giorni fa a Barcellona, a Carmelo in sciopero della fame, e a Marina, Marco, Mauro…

    Un abbraccio infinito a Betta, Silvia, Federico, Costantino e Francesco, a Giuliano e Doriano ,a Mari, Erika, Chiara, Beppe, Daniele e Alessandro.

    Liberta' per tutte e tutti!

    Anarchici/che di via del cuore - Pisa
    fonte indymedia/ch

    anarchicisolidali@virgilio.it

    A luta continua

  2. #2
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    Predefinito

    Ancora aggiornamenti sui prigionieri/e pisani/e
    Il presente comunicato sostituisce quello recentemente pubblicato su informa-azione e vegan-link.
    Lunedì 5 marzo al tribunale di Lucca Costantino sarà giudicato per l’applicazione della sorveglianza speciale (legge sull’ordine pubblico del 1975) con richiesta di tre anni di confino nel comune di residenza, obbligo di permanenza notturna in casa e divieto di frequentare pregiudicati e partecipare a manifestazioni e riunioni politiche. E’ già la terza richiesta nei confronti dei condannati nel processo COR; la prima è stata accolta, Willy è stato infatti confinato per un anno nel suo comune di residenza. La seconda richiesta, per Leo, è stata respinta dal tribunale di Lucca. Evidentemente, visto che Costantino è attualmente in galera, se sarà accolta la sorveglianza speciale verrà applicata in un secondo momento.
    L’udienza sarà in camera di consiglio e pertanto a porte chiuse ma saremo comunque al tribunale di Lucca (via Carrara Francesco 1) alle ore 8,30 di lunedì 5 marzo per salutare Costantino.
    Lunedì scorso Silvia, Betta e Fede hanno avuto l’udienza del tribunale del riesame in merito al rigetto del GIP sulla loro scarcerazione.
    Vi ricordiamo inoltre che dal 19 al 21 aprile si terrà a Firenze, presso l’aula bunker, l’appello del processo COR al quale saranno presenti i condannati: Costa, Betta, Willy, Francesco, Leo e Alessio. Ulteriori informazioni verranno comunicate in seguito.

    Un forte abbraccio a tutte e tutti i compagni imprigionati

    Anarchiche/ci di via del Cuore



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  3. #3
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    Un forte abbraccio a tutte e tutti i compagni imprigionati

  4. #4
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    Comunicato da Via del Cuore

    Rieccoci qua, ancora una volta, faccia a faccia con la “giustizia”, ancora una volta, come ormai sempre più spesso accade in Italia come altrove, accusati di aver costituito e partecipato ad un’associazione sovversiva con finalità di eversione dell’ordine democratico. Oltre a questa imputazione, alcuni di noi vengono accusati anche di due reati specifici: un’azione ad un’agenzia di lavoro interinale, in ricordo di Carlo Giuliani, e un sabotaggio antinucleare contro un traliccio Enel dell’alta tensione.
    Il Potere nell’aula del Tribunale di Pisa il 17 Ottobre è chiamato a giudicarci, dopo una campagna repressiva che dura da anni, fatta di carcerazione preventiva, restrizioni e allontanamenti forzati. Saremo sotto giudizio per aver per anni, senza maschere né compromessi, voluto difendere una terra violentata dai continui attacchi e dalle continue ferite, voluto informare ed urlare di come tragicamente si venga pestati, uccisi e suicidati nelle prigioni, nei CPT, nei reparti psichiatrici, nelle caserme, di come ogni giorno appaiano nei mari della nostra estate tombe di centinaia di senza nome, voluto informare, a mezzo giornali e volantini, quelle che sono le “stupefacenti evoluzioni” della scienza e del progresso, voluto dare solidarietà attiva ai prigionieri rivoluzionari, voluto appoggiare coloro che lottano ogni giorno per impedire devastazioni e massacri, con ogni mezzo necessario.
    Consapevoli di quanto i meccanismi sofisticati di controllo e la caparbia volontà di reprimere qualunque forma di dissenso radicale, siano forti oggi più che mai ribadiamo che non saremo mai disposti a rinnegare la nostra identità rivoluzionaria, di ecologisti anarchici, parte di una resistenza che dura da secoli, che irriducibilmente lotta contro le forma del dominio tecno-scientifico industriale, in cui si consuma il triste spettacolo della manipolazione della vita e della mercificazione dell’intero esistente. Ribadiamo che non saremo mai disposti ad accettare il terrore che il Potere semina ovunque attraverso le bombe delle tante “missioni umanitarie”, il nucleare, gli impianti di morte, la robotizzazione della vita, le violenze e le ingiustizie, lo sfruttamento della terra e di ogni essere vivente. Rimanere passivi o indifferenti violenterebbe quel istinto selvaggio che nutre la passione per le nostre lotte in difesa della terra, per la libertà e per un’esistenza degna per ogni essere vivente.

    Ci troviamo nuovamente di fronte all’accusa, impersonata dal solito PM Pietroiusti, già titolare del precedente processo COR (Cellule di Offensiva Rivoluzionaria), accusa che vede questa nuova associazione, anonima, come il proseguo delle COR, procedimento che nel contempo ha visto tutti gli imputati “comuni” ad entrambe le inchieste assolti.
    Noi, annoiati dal carrozzone giuridico, rimiriamo gli stupefacenti conigli che dal cappello dell’inquisizione sono usciti e continuano ad uscire piuttosto malconci, ridicoli diremmo, stufi di questo teatrino che tanto ci schifa, dove chi pretenderebbe di giudicarci vorrebbe le nostre tensioni tradotte con articoli del codice penale.
    Il 17 ottobre saremo in aula esclusivamente per rivedere i nostri compagni e campagne ancora prigionieri. Saremo presenti solo per il loro sorriso, per un’intesa che nasce da uno sguardo complice che da troppo tempo ci manca.
    Anche questa volta, come in altre 1000 situazioni, con l’amore e con la rabbia, con l’amicizia e con la lotta saremo al fianco dei nostri compagni: con Costa da 1 anno e 5 mesi in carcere, con Alice, Silvia, Fede e Beppe rinchiusi tra le quattro mura domestiche; con Francesco e Daniele arrestati a giugno ed accusati di rapina.
    Solidarietà e vicinanza che estendiamo a tutti/e i/le ribelli prigionieri/e ed a tutti/e quelli/e liberi/e, a tutti/e quelli/e che in ogni luogo lottano per un mondo diverso.

    Libertà per Costa, Francesco e Daniele
    Libertà per Silvia, Alice, Beppe e Fede

    Mercoledì 17 ottobre
    ore 9 Tribunale di Pisa prima udienza del processo “Gruppi di Affinità”
    ore 16 presidio solidale per Francesco davanti al carcere di Sollicciano, via Minervini, Firenze

    Alcuni imputati e imputate

    http://www.autprol.org/


    A luta continua

  5. #5
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    Stamattina (29/10) si è svolta di fronte alla corte d'assise di Pisa la seconda udienza del processo che vede imputati i compagni e le compagne di via del Cuore.
    La corte ha accolto le eccezioni presentate dalla difesa all'udienza del 17 ottobre riguardanti la competenza territoriale in merito al capo d'imputazione. La corte ha dichiarato nullo il processo finora svolto, ha ricusato il PM per incompetenza, decretato il cambiamento del GUP, deve dunque essere rifatta l'udienza preliminare.
    Salta così l'udienza inizialmente fissata per il 12 novembre, mentre non sono ancora stabiliti i termini per la nuova udienza preliminare che si svolgerà a Pisa.
    Non ci aspettiamo nulla da queste altalene della giustizia consapevoli che corti e giudici più o meno "competenti" si tratta sempre di uomini e donne di legge preposti a
    giudicare le nostre idee e a voler controllare le nostre vite.
    Ribadiamo che il nostro sentire, lontano dalle logiche di innocenza o colpevolezza, palpita sempre nella direzione opposta a quella delle logiche del dominio e del potere. Non sappiamo per quanto e se permarranno misure cautelari per tutti gli indagati e le
    indagate, ciò che abbiamo ben presente è l'anno e mezzo trascorso forzatamente lontani gli uni dagli altri, lontani dalle lotte, lontani dai compagni e dalle compagne. Con il solito anelito alla libertà autentica che può realizzarsi solo in un mondo senza gabbie né meccanismi e logiche di profitto, ribadiamo la nostra vicinanza e solidarietà a tutti/e coloro che nelle galere e fuori lottano senza compromessi contro ogni sfruttamento.

    LIBERTA' PER COSTA E DANIELE!
    LIBERTA' PER SILVIA,
    ALICE, BEPPE, FEDE!
    LIBERTA' PER TUTTE E TUTTI!

    Alcuni Imputati e Imputate

    http://www.autprol.org/

    A luta continua

 

 

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