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  1. #1
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    Predefinito Turchia: Ucciso Un Giornalista, Le Proteste Degli Armeni

    ISTANBUL GEN - Alcune centinaia di persone, in prevalenza di origine armena si sono riunite davanti alla sede della rivista "Agos" nel quartiere di Sisli, nella parte eruopea di Istanbul, per protestare contro l'assassinio del direttore e proprietario della stessa rivista, il giornalista di
    origini armene Hrant Dink, avvenuto oggi nello stesso punto ad opera di un giovane non ancora identificato, che è fuggito dopo il delitto. "Siamo tutti turchi ed armeni", "il governo assassino dovrà pagare", "la Turchia non è più un paese democratico", hanno gridato alcuni dei manifestanti, suscitando le proteste dei non armeni presenti, mentre sono presenti anche numerosi poliziotti, alcuni in assetto antisommossa. In seguito i manifestanti si sono spostati sulla piazza Taksim di Istanbul dove hanno iniziato un sit-in, invitando la popolazione di Istanbul a parteciparvi in nome della "lotta al fascismo".
    Dink era nato a Malatya, nella Turchia oprientale, 52 anni fa ed era un cittadino turco di origine armena. Era stato processato due volte (e una volta condannato a sei mesi con la sospensione condizionale della pena) in base al controverso articolo 301 del codice penale (di cui l'Ue ha chiesto inutilmente l'abrogazione o una sostanziale modifica), che punisce le offese all' identità turca ed alla "turchita" ('turkciuluk'). Il giornalista aveva invitato sulla sua rivista gli armeni "a volgersi ora verso il sangue nuovo dell'Armenia indipendente" ed a liberarsi dell'eredità del sangue turco responsabile dei massacri degli armeni del 1915-16 compiuti dagli ultimi governi ottomani, e del peso della Diaspora armena che li aveva seguiti.

    Come fanno tutti gli armeni, Dink definiva "un genocidio" i massacri, ma questa definizione viene rifiutata categoricamente dalla Turchia, che la considera un reato di offesa all'identità turca. Il giornalista armeno si era rifiutato tuttavia di legare il processo di adesione della Turchia all'Ue al riconoscimento del "genocidio degli armeni" ed aveva definito "un'imbecillità" la legge francese che criminalizza le opinioni di chi nega il carattere "genocidario" dei massacri. Dink era stato più volte minacciato ed invitato a lasciare la Turchia da alcuni gruppi di nazionalisti turchi, che in un' occasione gli sputarono addosso, ma si era rifiutato di emigrare perché si riteneva "un cittadino turco di sangue armeno".

  2. #2
    simona
    Ospite

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    Scusi Tiger ,
    non comprendo il senso del Suo post.
    Avevano ragione gli Armeni ( furbi ed insinuanti ...tipo Ebrei ..gente che fa passare piccoli omicidi per stragi ) o i Turchi ..che si difendono dalla minaccia
    comunista ???
    Realizzi al presente ..altrimenti non si capisce il senso .

  3. #3
    Forumista senior
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    Citazione Originariamente Scritto da simona Visualizza Messaggio
    Scusi Tiger ,
    non comprendo il senso del Suo post.
    Realizzi al presente ..altrimenti non si capisce il senso .
    il 3d e' per partire con uno spunto al dibattito....
    avro' la liberta' di credere poco opportuno l'ingresso della Turchia nell'euro ?

    vogliono fare un referendum contro la base usa a Vicenza ...ok
    ma sull'euro non lo hanno fatto,sulla costituzione europea idem

    (anche se da noi c'e la balla che non possiamo esprimerci per la politica estera)
    nientemeno per il discorso sull'ingresso della Turchia...
    piu' presente di così

  4. #4
    simona
    Ospite

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    Ovvio Tiger ..però l'approccio al problema era talmente lontano ..che per fortuna ha precisato ..
    Le ricordo che in Turchia non esiste più alcun armeno ...forse di origine ...facciamo che sono scomparsi ?
    Grazie.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da simona Visualizza Messaggio
    Le ricordo che in Turchia non esiste più alcun armeno ...forse di origine ...facciamo che sono scomparsi ?
    Ah si ? Non lo sapevo...

    Comunque se stanno fuori dall'euro e' meglio

    non vorrei fare quella fine

  6. #6
    simona
    Ospite

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    Scusi Tiger machissenefrega ?
    Ascolti non potrebbe eventualmente proporre un argomento un pò più ......
    Grazie.

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da simona Visualizza Messaggio
    Ascolti non potrebbe eventualmente proporre un argomento un pò più ......
    TRE MILIONI DI DEPRESSI: E' ALLARME SOCIALE

    Dal XVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurogeriatria, svoltosi di recente a Milano, è emerso che sarebbero più di tre milioni le persone vittime di depressione. Si tratta di una stima ottenuta per difetto e che giustifica la crescente preoccupazione in merito a tale fenomeno, soprattutto considerando che si tratta di un male destinato ad espandersi con il progressivo avanzamento dell'età e l'inesorabile invecchiamento della popolazione. Gli esperti infatti concordano nel sostenere che l'allungamento delle aspettative di vita porterà a vecchiaie sempre più lunghe che diventeranno a tutti gli effetti un vero e proprio fattore di rischio anche perchè la depressione non può essere considerata soltanto una malattia psicosociale ma una vera malattia biologica, accentuata dall'avanzare dell'età.

    "Buona parte degli anziani che soffrono di depressione danno segnali evidenti", afferma Pier Luigi Scapicchio, ordinario di Neuropsichiatria Geriatrica al Policlinico Gemelli di Roma e past president della Società Italiana di Psichiatria, "immaginiamo una persona di età avanzata che si rechi in ambulatorio per un consulto su alcuni lievi fastidi fisici, il medico con tutta probabilità gli dirà: ma che vuole che sia, alla sua età è normale".


    Questa comprensibile risposta è uno degli indicatori che i medici generalmente non sono preparati a cogliere le spie che contraddistinguono l'insorgenza della depressione nell'anziano. "Dobbiamo fornire maggiori informazioni ai colleghi ed incentivare l'attenzione ai fattori di rischio ambientale della depressione", continua Scapicchio. "La depressione nell'anziano è 'paucisintomatica'; non ha le caratteristiche della depressione maggiore che dimostra una grande quantità di sintomi. Spesso l'anziano soffre solo di uno, due o al massimo tre sintomi estremamente pervasivi, molto angoscianti e decisamente patogeni sul piano della sofferenza soggettiva. Questi sintomi sono per lo più molto evidenti perché sono somatici. Il primo in assoluto sono le affezioni dolorose 'sine materia', che quindi non rispondono ad una patologia d'organo ben definita.


    Il secondo, anch'esso ben visibile, è l'ansia, che nell'anziano è potenzialmente devastante proprio perché gli toglie la possibilità stessa di reagire alla patologia".
    Pertanto perché la depressione possa essere efficacemente contrastata bisogna intervenire su tre i livelli: sociale, psicologico, farmacologico. A questo proposito il settore dove probabilmente meno si è fatto è senza dubbio quello sociale o ambientale.


    Facendo infine particolare attenzione all'alimentazione che rappresenta una delle principali spie di depressione a livello ambientale. "Una scorretta alimentazione deriva fondamentalmente da una cattiva educazione", conclude Scapicchio, "ed è un fatto che nell'alimentazione dell'anziano ci siano luoghi comuni sbagliati stratificati da anni di tradizioni. L'anziano è convinto, per alcuni motivi anche a buona ragione, che mangiar meno o mangiar poco favorisca la buona prosecuzione della vecchiaia. Io parlerei quasi di 'sindrome da minestrina', il classico brodino vegetale preso la sera, in cui come massimo lusso ci si concede di scioglierci il formaggino dentro. Un cibo che, nella sua ripetizione ossessiva, rischia di diventare una sorta di baluardo culturale oltre il quale l'anziano ritiene di non poter andare. Questo oltre ad essere un sintomo evidente di una possibile depressione è in genere un grosso errore dal punto di vista alimentare perché i nutrienti sono il punto fondamentale di una buona vita e di una lunga sopravvivenza."

    [silvia]si curi e se non risolve vada a vivere in turchia qualcosa lo trova di sicuro...[/silvia]

  8. #8
    simona
    Ospite

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    Egregio Tiger , la depressione non esiste.
    Magari un giorno Le spiego perchè..(dovessi incontrarla per caso, s'intende).
    Esiste invece una Sua leggera mancanza di aderenza alla realtà....
    tant'è che l'argomento da Lei proposto è talmente interessante....da aver richiamato unicamente la mia attenzione.
    Si è accorto di questo ?

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da simona Visualizza Messaggio
    Egregio Tiger , la depressione non esiste.
    Magari un giorno Le spiego perchè..(dovessi incontrarla per caso, s'intende).
    Esiste invece una Sua leggera mancanza di aderenza alla realtà....
    tant'è che l'argomento da Lei proposto è talmente interessante....da aver richiamato unicamente la mia attenzione.
    Si è accorto di questo ?
    si ora l'ho pesata e faro' come il resto degli utenti del forum .... da oggi in poi lei dica cio' che vuole non esiste piu' ...

    saluti da un falso e cortese ma non MAFIOSO

  10. #10
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    La morte di Hrant Dink fa emergere nuovamente il problema della Turchia, per la sua entrata molto probabile in Europa.

    Occorre ricordare come questo Stato moderno sia opera della rivolta dei “Giovani Turchi”. Gruppo di ufficiali riuniti in una associazione di carattere massonico come la giovine italia di Mazzini.

    I “Giovani Turchi” derivavano da un gruppo di sefarditi seguaci di Zabbatai Zevi ( 1616-1676) proclamatesi messia e successivamente convertitosi dall’Ebraismo all’Islam.

    La Turchia odierna conserva ancora caratteristiche mussulmane corrette da una forte personalità derivante dai fondatori dei “ Giovani Turchi”

    La mentalità della Turchia ha conseguentemente una grande differenza da quella europea.

    Una altra derivazione di Zabbatai Zevi è il famoso Jacob Frank ( 1726-1791) dichiaratosi incarnazione di Zabbatai e dopo essersi convertito in un primo tempo dall’Ebraismo all’Islam passò al Cattolicesimo con oltre diecimila seguaci e determinò così la nascita del grande filone del Frankismo.
    I cognomi dei suoi seguaci appaiono in moltissime banche e gruppi finanziari nel mondo. In Italia hanno avuto visibilità a Trieste e nel Varesotto.
    Da questa spinta culturale nascono le Assicurazioni Generali di Venezia con il grande banchiere Morpurgo ( 1816-1898),, e dalle assicurazioni sorge la Comit , grazie alla grande capacità di Otto Joel ( 1856-1915) e Federico Weil (1854-1919) fondatori
    La Comit ebbe come direttore il formidabile Federico Toepliz ( 1866-1938) di origine polacca che soggiornò nel Varesotto. Perché Varese e circondario, essendo vicino alla Svizzera, hanno quel non so che di senso libertario.

    Pertanto in questa zona del Varesotto si sviluppò la continuazione del pensiero Frankista creando non solo banche ma anche una formazione politica di un certo interesse.

 

 
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