Il pressing su Follini e l'ipotesi «centrista»
Per l'ex leader Udc un lungo colloquio telefonico con Prodi. Contatti anche con D'Alema e Fini
ROMA - Giornata ricca di colloqui e contatti per Marco Follini, prima dell'appuntamento al Quirinale con il Capo dello Stato per le consultazioni sulla crisi di governo in programma alle 18. L'ex leader Udc, fondatore dell'Italia di Mezzo, secondo quanto si è appreso, ha avuto in giornata colloqui telefonici con il premier Romano Prodi (una conversazione piuttosto lunga), il vicepremier Massimo D’Alema (due conversazioni telefoniche) e il presidente di An Gianfranco Fini.
DISPONIBILITA' - A tutti Follini, racconta chi è vicino all'ex vicepremier, ha ripetuto lo stesso ragionamento: disponibilità a discutere con il centrosinistra ma in presenza di un programma e di una strategia nuova rispetto a quella attuale dell'Unione, con una chiara «svolta centrista» nei contenuti. No, dunque, a semplici forme di allargamento o sostegno all'attuale programma di governo, con lui mai concordato e da lui mai sottoscritto oltreché spesso non condiviso.
ARRIVEDERCI - Sempre secondo quanto si è potuto apprendere, tanto Prodi come D'Alema avrebbero ascoltato con molta attenzione le parole e le richieste di Follini, congedandosi con una sorta di «arrivederci», condizionato alla possibilità di essere nelle condizioni di «ragionare sul percorso» prospettato da Follini, previsa consultazione con il resto dell'Unione. Un «percorso», dunque, legato a «contenuti nuovi» del governo Prodi che Follini naturalmente è intenzionato a prospettare anche al Capo dello Stato, in modo che sia poi il Presidente, nella suo delicato compito di verifica istituzionale al più alto livello, a valutare se tanto si possa realizzare e possa eventualmente bastare per una nuova fiducia parlamentare al governo Prodi.
22 febbraio 2007
Si stanno mettendo d'accordo per un governo di centro. Ma a che serve? Per non far passare i Dico? Ma chi se ne frega dei Dico? Le tasse le levano via?