Dirò la mia personale opinione...anche se va un po' OT.
Gramsci e Mussolini militavano assieme nel partito socialista perché avevano una cosa in comune: entrambi lottavano contro l'ordine capitalistico, liberale e borghese dell'Italia di Giolitti.
Per tornare in generale comunisti e fascisti sono entrambi critici dell'ordine liberale e democratico, però non vogliono sostituirlo con la stessa cosa.
Il Fascismo e Nazismo sono stati modelli di società capitalistiche diverse sia del modello inglese borghese e di quello americano post-borghese (la terminologia sarebbe da discutere). Modelli sconfitti senza appello già nel '45.
Il modello dei comunisti invece è stato lo stato operaio diretto dal partito comunista, ovvero l'URSS. Questo modello è stato sconfitto senza appello nel ’91. Io sono in un certo senso figlio di questa disfatta, perché vengo da un'identità politica comunista.
I modelli capitalistici inglese ed americano sono francamente intollerabili e per questo chi si ribella contro di loro ha il mio rispetto anche se sceglie il lato neofascista. Certo a parer mio sbaglia, perché nulla giustifica il sostegno all’imperialismo ed al razzismo due elementi strettamenti connaturati sia all’esperienza fascista, che nazista. Certo sbaglia, perché non sa che Mussolini ed Hitler non volevano abolire il capitalismo, ma farne una variante, ecc. Però lo spirito è buono e per questo molti dopo il ’45 sono diventati comunisti.
Fino a qualche anno fa avrei anche detto che i neofascisti che pensano di lottare contro il capitalismo fanno un errore perché le direzioni delle forze neofasciste non hanno mai voluto abbattere il capitalismo e, inoltre, dopo il ’45 sono state il braccio armato degli americani in Italia in funzione antinazionale e di difesa del capitalismo nostrano.
Oggi dico le stesse cose, ma aggiungo che a partire degli anni ’80 anche i comunisti hanno fatto una scelta antinazionale, filoamericana, filosionista di cui vediamo le conseguenze oggi.
Il motivo è relativamente semplice: comunismo e fascismo sono due ideologie sconfitte che appartengono a periodi storici passati. Questo nel bene e nel male, io preferisco il comunismo, ma sarebbe lungo da argomentare.
Oggi neofasciti e neocomunisti organizzano e raccolgono ancora il dissenso contro l’ordine capitalistico, ma essendo sconfitti e senza prospettive non hanno altra scelta che trainare i loro elettorati a sostegno di uno dei poli (entrambi filoamericani e filocapitalisti). Fiore e Bertinotti svolgono la stessa funzione ai due estremi del sistema politico e portano acqua allo stesso mulino.
Concludo, al posto di discutere di fantomatici marxismi di Mussolini o cose simili, è meglio discutere della dissoluzione congiunta sia di comunismo che di fascismo come possibili alternative al modello attuale di capitalismo.