Originariamente Scritto da
pfjodor
buon giorno a tutti.
cari amici, sono rimasto sorpreso delle parole e del tono usato da abelardo, lo dico davvero.
io pongo un problema concreto in maniera seria e onesta, e lui usa queste parole:
le tue difficoltà nel capire l'articolo di galimberti nascono da una visione distorta che vede la fede contrapposta in modo assoluto alla laicità.
quindi, se ancora il buon senso non mi ha abbandonato del tutto, credo che abelardo qui affermi chiaramente che la mia visione sarebbe distorta.
ma poi quale "mia"?, ma che ne sa lui di quale sarebbe "mia" visione???
ecco come lo motiva:
La tua posizione è il risultato di uno scontro ideologico fomentato da cattolici esasperatamente intransigenti e da laicisti... due gruppi che in fondo pur militando in fazioni opposte sono del tutto simili e come tali due pericoli per lo sviluppo armonioso della società.
non ho parole..
prima individua due ideal type, due gruppi, due fazioni, poi mi ci inserisce a suo piacimento, e infine conclude perentorio:
Il tuo atteggiamento non fa altro che contribuire ad aumentare la conflittualità esistente.
ma quale atteggiamento?????
mi sento davvero cascare dalle nuvole dopo queste spropositate parole di abelardo.
qui il problema è uno solo ed è chiaro come il sole amici miei.
vi sono oggi giorno troppi, davvero troppi cristiani, che forse involontariamente, forse per ignoranza senza colpe (non sempre però), contribuiscono a rendere accettabili pensieri (ideologie), pericolosissimi.
sono questi cristiani che grazie alla loro acriticità, al loro esser passivi, contribuiscono a rendere tali dottrine gravi come filosofia, renderle dottrine illuminate,quasi innocue.
ma vi rendete conto della gravità della posizione di questi cristiani "responsabili", o "adulti" o "illuminati"???
scusatemi, lo dico davvero, voi vi rendete conto della gravità di una posizione tipica di un certo cristianesimo "illuminato" che dinanzi a un pensiero, una filosofia (questa si ben chiara e definita), come quella rousseauiana, non si smuove affatto????
Questa è la ragione per cui Rousseau scrive che
"Il cristiano è un cattivo cittadino", e che la religione cristiana va superata con una religione civile capace di spostare l’asse di riferimento da Dio agli uomini: "Resta dunque la religione dell’uomo o il cristianesimo che, lungi dall’affezionare i cuori dei cittadini allo Stato, li distacca come da tutte le altre cose terrene. Non conosco nulla di più contrario allo spirito sociale. [...] Il cristianesimo è infatti una religione tutta spirituale, occupata unicamente dalle cose del cielo; la patria del cristiano non è di questo mondo" (Il contratto sociale, Libro IV, capitolo VII).
amici carissimi; davvero il peggior nemico del cristianesimo e della chiesa, non sono gli illuministi idealisti, né marxisti ecc ecc ecc.
no, il peggior (forse inconsapevole), "nemico" del cristianesimo sono proprio i cristiani passivi, cristiani confusi, cristiani "illuminati", insomma, gli idealisti che dicono di credere si in Cristo, ma no alla sua resurrezione.
cristiani che vedono Cristo come un filosofo tra i tanti, forse il più importante, forse il profeta dei profeti, insomma una sorte di socrate circonciso, ma niente di più.
e questi sarebbero cristiani??
questi, amici miei, seppur nominalmente cristiani, rimangono pur sempre legati ai sogni idealisti.
in Cristo
vostro