Ah se non ci fosse il quotidiano della Lega a educare sui "sacri simboli"...
----------------------------------------------------------------------
http://www.lapadania.com/PadaniaOnLi...Desc=73791,1,1
Nella frenesia degli inciuci nessuno si accorge della mina antiuomo all’altare della Patria
Simone Boiocchi È un sottile filo rosso quello che ha legato il teso pomeriggio romano, Castellammare di Stabia, e il riaffiorare del terrorismo. Da una parte le auto blu, che si rincorrevano sulle strade che portano al Quirinale, dall’altra i gesti sconsiderati di chi vuole creare il caos. Proprio mentre Napolitano iniziava le consultazioni con i presidenti delle due Camere e con i rappresentanti parlamentari dei gruppi minori, infatti, una telefonata anonima avvertiva gli agenti del commissariato di Castellammare di Stabia che quattro molotov erano state nascoste nei pressi dello stadio che domenica ospiterà il derby con l’Avellino. All’interno del sacchetto un biglietto con un monito. Le bottiglie incendiarie serviranno “per far fare ai lupi la stessa fine di Raciti”.
Una notizia passata quasi in sordina. L’attenzione dei media e del mondo politico era altrove. Sul tavolo della discussione - quello non ufficiale, ma che alla fine è anche quello decisivo - c’è il futuro dell’Unione e del Governo Prodi. E così la frenesia romana non è stata scalfita. Al Colle sono continuati gli incontri mentre le agenzie di stampa non cessavano di battere le notizie circa possibili aperture di questo o quel leader politico a un Esecutivo di larghe intese. Alle 16,45 però qualche cosa è cambiato. A destare l’attenzione di tutti è stato il ritrovamento di una mina antiuomo in una vasca esterna al Vittoriano. Un gesto rivendicato con una cartolina anonima inviata alla redazione milanese del Sole 24Ore con un messaggio preciso: “No alle basi Usa in Europa. Una mina anti-uomo - destinata al 3° Mondo - di produzione italo-americana è stata piazzata sotto l’Altare della Patria nella vasca sinistra. Questo è il risultato di politiche sbagliate adottate”. Ma anche la seconda parentesi si è chiusa in fretta è le auto blu, una volta scoperto che l’ordigno non sarebbe potuto esplodere, hanno ricominciato a correre. Dove correvano poco importava. Nella disperata ricerca di rimanere a galla l’importante era correre. Eppure, in un momento così delicato, al Paese servono un Governo forte e tranquillità, non agitazione. Due elementi che solo il ritorno alle urne può garantire e che non possono essere assicurati da un grande inciucio poltronaro che il popolo non riconosce e che, al contrario, rischia di aumentare la confusione e i pericoli.
Nella frenesia degli inciuci nessuno si accorge della mina antiuomo all’altare della Patria
[Data pubblicazione: 23/02/2007]
-----------------------------------------------------------------