Originariamente Scritto da
RenzoAudisio
conosco bene Giorgio La Malfa fin dalla fine degli anni '70, da quando cioè mi iscrissi nel Pri, proprio nella sua stessa sezione di allora (quella di via Giannone a Torino)... allora ero un diciottenne, tra i pochissimi che sosteneva idee liberiste, credevo ancora nella politica, avevo votato il PLI alle politiche del '79 ed il PRI alle Europee la settimana successiva. Mi iscrissi al PRI per lui... perchè veniva descritto come un economista d'ispirazione politica "Thatcheriana", ma presto mi accorsi cos'era l'endemico procaio della politica, la deludente ipocrisia che avvolge anche i politici meno zozzi.
La Malfa cominciò ad apparirmi quasi subito come un onest'uomo, che però si circondava di cialtroni (non sto a fare nomi... ma potrei farli!), ed anni dopo questo mio giudizio (quando non facevo già più parte di quell'associazione a delinquere) ne ebbi la riprova trovandoli, senza stupirmi, coinvolti in vari scandali dallo IACP ai vari finanziamenti clientelari di ogni ordine e grado, che finirono per invischiare lui stesso in Tangentopoli.
Ora dimmi te, come un politico, anche il più onesto, potrebbe mai condurre una politica minarchica, dunque finalizzata a spogliarsi del potere, acquisito attraverso le indispensabili clientele che ti sponsorizzano richedendo una politica diametralmente opposta.
Al massimo potrai fare delle Privatizzazioni per così dire all'italiana... o se vogliamo anche all'americana... perchè, sia chiaro che, com'è stato accennato prima, anche Reagan aveva le sue clientele, e non solo nell'industria militare...
Una per tutte su La Malfa, si pensi alla sua vincente posizione politica sulla privatizzazione dell'ALFA ROMEO... svenduta... anzi regalata infatti alla famiglia della nostra collega di partito e di sezione Susanna (Agnelli), anzichè seriamente venduta sul mercato Mondiale... magari alla FORD che era disposta anche a pagarla...
Nella politica o ti adegui... oppure non segui le clientele ed allora non raggiungi il potere e nessun altro risultato!
Un collega d'università di La Malfa (che appunto insegnava all'allora facoltà di Economia in Piazza Arbarello a Torino), suo collega d'università, ma di più nitida ispirazione minarchica: il Prof. Sergio Ricossa, riferendosi a quando gli venne proposto un Ministero da Edgardo Sogno nel progetto Golpista del 1974 racconta:
"Dissi di sì, assai divertito. Avevo già il programma in testa: dimettermi da ministro subito dopo avere abolito tutte le imposte e tasse, subito dopo avere restituito ai contribuenti il denaro nella tesoreria dello Stato. Sapevo che, se non mi fossi dimesso, mi avrebbe cacciato lo stesso Sogno, o i militari suoi amici, che di denaro pubblico hanno sempre bisogno. Caro Sogno, quanto mi manchi...
Tu sei l'unico che mi abbia offerto la possibilità (teorica) di realizzare un'utopia libertaria. E me l'hai offerta a tuo rischio e pericolo. Perché il giudice Violante aveva te nel mirino, io immagino fossi per lui insignificante, forse uno sconosciuto. Tu hai un posto onorevole assicurato nella storia d'Italia, io no."
Da quando nell'84-85 afferrai il concetto, lasciai PRI, lasciai questa politica democratica o non ma costantemente di merda e proseguii a coltivare il mio liberalismo sempre più libertario fino all'Anarchia.
Alle stesse conclusioni arrivò sempre il Prof. Sergio Ricossa che nel suo libro "da liberale a Libertario" scrisse:
"Quanto ai partiti, mi resi conto che era tempo perduto bazzicarli, se non si mirava a una carriera politica redditizia al proprio portafogli e al proprio gusto di potere. Trovai le etichette dei partiti spudoratamente ingannevoli, nella pessima democrazia italiana. All'estero, poco meglio. I liberal anglosassoni non sono, o non sono più, della mia famiglia. Negli Stati Uniti scovai un Libertarian Party, anarco-individualista (all'incirca), e interessante perché parecchi suoi simpatizzanti consigliano di astenersi dal votarlo. Infatti essi consigliano di astenersi dal votare qualunque partito. Un partito libertario è una contraddizione in termini. Lotta per il potere allo scopo di non esercitarlo. "
Cosa vuoi che mi possa fregare di meno se La Malfa sottragga alla Sinistra John Maynard Keynes, se tanto poi questa ardita operazione culturale, che associa il primo al suo contr'altare Nozick, sarà utilizzato ideologicamente solo per gettare fumo negli occhi di qualche giovane ingenuo come te, ed a fare il gioco di qualche altra clientela?