Napolitano: «Reincarico a Prodi»
ROMA - Un colloquio di 35 minuti, poi l'annuncio stringato del segretario generale del Quirinale Donato Marra: dimissioni respinte e governo alle Camere. A quattro giorni dal capitombolo in Senato l'uscita della crisi è imboccata, e si ricomincia da Prodi. Il Prodi 1 non il Prodi bis.
Napolitano, dopo una notte passata a «riordinare le idee», rimanda dunque il Professore a Palazzo Madama. Rinvio alle Camere del governo ancora in carica, questa la decisione presa dal capo dello Stato. I numeri restano risicati ma sarà il Parlamento a verificare l'esistenza di una maggioranza aritmetica. In soccorso però arriveranno Follini e almeno 4 senatori a vita.
PRODI: FIDUCIA IN TEMPI RAPIDI - «Ringrazio il presidente per la fiducia manifesta nei mie confronti e della maggioranza che mi sostiene - commenta Prodi dopo il faccia a faccia al Colle - . Mi presenterò alle Camere per la fiducia nei tempi più rapidi possibili, con un slancio rinnovato e con una coalizione coesa e decisa ad aiutare il Paese».
NAPOLITANO: NO CONDIZIONI PER IL VOTO - Illustrando le motivazioni che hanno portato al reincarico, Napolitano ha subito dopo comemntato: «Il rinvio era l'unica soluzione»
24 febbraio 2007