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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da delmo Visualizza Messaggio
    Le manifestazioni nazionali deklla Fiamma non sono certo uguali a quelle della CdL
    o della sinistra che mettono pulman a disposizione dei partecipanti .
    E poi si sa che la sinistra ha persone pagate per spostarsi in giro per l'Italia e che sia centrodestra che centrosinistra hanno condsiglieri comunali e circoscrizionali , provinciali e regionali e funzionari vari lautamente pagati anche per muoversi ad ogni ordine che arrivi dalle segreterie dei loro partiti .
    Il nostro è volontariato !

    é proprio questo il fatto, per il corteo degli antifa nessuno si è spostato da altre parti di Italia perchè la chiamata era solo locale...

  2. #12
    Kether è Malkuth del NM
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    Citazione Originariamente Scritto da Taigermen Visualizza Messaggio
    obiettivamente:
    da una parte l'autoesaltazione di aver cacciato i fascisti, dall'altra una piccola provocazione e contenuti politici.

    a voi i commenti.
    Pochi succinti commenti.
    Essendo un camminatore per passione ho deciso di fare un po' avanti e indietro da tutti e due i cortei, in modo da farmi un'idea direttamente di numeri e atmosfera.

    Io non capisco bene perché la Fiamma faccia un corteo sul lavoro, delegando di fatto ogni sua pubblicità ai mass-media, e poi costantemente si trovi a lamentarsi che i mass-media distorcono o minimizzano. Il ruolo dei mass-media è proprio quello di espellere o assorbire ciò che non è sistemico. Ci troviamo quindi di fronte ad un doppio-vincolo schizofrenico direbbe l'illustre Bateson: da una parte Fiamma si auto nomina antisistemica ma poi si affida ai media (veri e propri sacerdoti e vati del sistema) per la propria pubblcità, lamentandosi se svolgono il loro lavoro.

    Fiamma fa un corteo sul lavoro chiamando a raccolta operai e braccianti, particolarità che avrà effetto zero. Ovviamente per i braccianti, se voleva vederne qualcuno, doveva fare il corteo nelle Langhe invece che a Torino; mentre per gli operai forse la Crocetta (il quartiere di coloro che li spremevano gli operai) non è proprio l'ideale. Scelta o sconfitta? Se fossi in loro preferirei dire sconfitta, perché se fosse stata tutta una scelta significherebbe che è stato scelto di parlare di operai nel quartiere dei padroni, finendo poi davanti al feudo padronale; il che cozza un bel po' con le propensioni socialisteggianti dei fiammisti. Sicuramente mai nessun fiammista mi dirà che è stato sconfitto sul percorso del corteo, e forse mi mancano degli ulteriori elementi (tipo, importantissimo, ma che si è detto davanti all'Unione Industriali?), però se la mia affermazione è corretta si squaglia di un sol colpo tutta la retorica sansepolcrista. Staremo a vedere.

    Fiamma sfila e come al solito sfila in mezzo al vuoto pneumatico. Complice forse un quartiere abbastanza snob, però davvero di gente non se ne vedeva per strada. Gente che si è unita al corteo neanche a parlarne, ma sarebbe stato pure difficile visto che l'impressione che da all'esterno (mutuata dai commenti di passanti ben ben lontani) è di una parata militare. Anche qua una sorta di doppio vincolo sembra scaturirsi: come pretendono di fare un corteo per/con la gente se il corteo nella sua struttura è blindato dagli stessi militanti? Le risposte come al solito sono molteplici, quella che mi do io è che in realtà non interessa affatto che la gente partecipi al corteo, perché non è un corteo di popolo, bensì dei suoi (auto-accreditati) rappresentanti più autoritari. Nelle parate militari i soldati sfilano e il popolo tutt'al più lancia fiori dai balconi o dai bordi delle strade. Questo la dice lunga sull'idea di partecipazione di popolo che hanno in testa. Anche qui posso sbagliarmi, ma l'idea che un esterno al corteo qualunque ha è proprio questa. In quest'ottica la scelta della Crocetta è forse quasi vincente perché proprio lì ci sono quelli che non aspettano altro che dei guardiani si mettano a vigilare sulle loro proprietà in pericolo. Meglio però allora San Salvario (come fa la Lega), dove il pericolo più immediato di essere privati dei propri beni rende la necessità di un cane da guardia più incombente.

    Fiamma parla di lavoro, ma sappiamo bene che la gente è sì, come le gazze, ma non proprio identica. Le persone sono attratte dalle cose luccicanti, ma poi quando le ha in mano e si rivelano delle patacche, le getta via. Cosa vuol dire? Vuol dire che sul lungo termine quello che funziona non è lo slogan ad effetto, ma il lavoro di basso profilo. Per questo la CGIL ha ancora un potere enorme sulla base nonostante i vertici siano dei Giuda di primissima qualità, per questo la Chiesa ancora va avanti nonostante una crisi religiosa diffusa. Fortunatamente la Fiamma sta facendo un tour città per città che poi lascia il vuoto cosmico dietro di sè, proprio perché non esistono strutture e, soprattutto, progetti reali. Questo è la cosa che contesto agli antifa, che sono davvero anche loro fagocitati in questo meccanismo perverso fatto di immagini prive di contenuti. Fiamma non ha progetti nazionali sul lavoro, a Torino meno che mai, dopo un corteo di anche 1000 persone di tutta Italia cosa può restare? Molto meglio puntare a coprire gli spazi di agibilità nel piccolo, piuttosto che aspettare che vengano occupati da Fiamma. Ma questo purtroppo necessita di lavorare, e si sa, il lavoro stanca. Ma questa è un'altra storia.

    Fiamma fa un corteo che alla fin fine è la rivisitazione in chiave democratica dello squadrismo classico. Si chiamano a raccolta tutte le camicie nere e si marcia in una città dimostrando la propria capacità di concentrazione di forze in un punto spazio-temporale. Se così non fosse mi chiedo che altro scopo potrebbe raggiungere un corteo siffatto. Per ora infatti di risultati non ne coglie se non quello di attrarre qualche ragazzino in cerca di una comunità forte per sentirsi un po' forte pure lui.
    Fortunatamente il grosso della popolazione italiana, specie al di sotto di una certa età, viaggia in direzione opposta: non cerca una visione irregimentata, ma è molto più curiosa e desiderosa di spazi di agibilità liberi dove "sguazzare", fossero anche solo di mero consumo (e questo è il limite del Capitalismo).
    Nello squadrismo in versione edulcorata è interessante notare come la chiave di tutto stia nel "passare" come se si fosse ancora in quello stato di guerra civile del '19, glorificandosi di essere "passati" in varie città più o meno rosse come se si avesse espugnato un covo di bolscevichi. Se non è questa una visione passatista, mi chiedo cosa lo sia di più.
    Le città cosidette "rosse" non sono in mano ai sovversivi, piuttosto hanno una struttura sociale del lavoro che nel tempo ha permesso si innestassero certi valori culturali piuttosto che altri. A Torino, ad esempio, chi pratica politica comunista è residuale in città, meno dell'1%. Che senso ha pensare di dare l'assalto ad una Stalingrado quando la maggior parte della gente se ne fotte di tutta la politica? Inutile che mi si dica che il corteo è per loro, per comunicare le proposte di Fiamma, perché quelle sono baggianate a cui nessuno crede. Basta leggere i commenti post-corteo, i filmati con colonna sonora: dove non si può passiamo e così via...Quello che conta è "passare"...passare poi dove? E verso dove? Siccome nella versione edulcorata post-democrazia la Fiamma non può (ancora) assaltare i luoghi della politica dell'avversario, è normale che il tutto si limiti ad un gran sfoggio di denti e artigli di carattere più che altro simbolico.

  3. #13
    Dalla parte del torto!
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    Citazione Originariamente Scritto da Palvesario Visualizza Messaggio
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    Essendo un camminatore per passione ho deciso di fare un po' avanti e indietro da tutti e due i cortei, in modo da farmi un'idea direttamente di numeri e atmosfera.

    Io non capisco bene perché la Fiamma faccia un corteo sul lavoro, delegando di fatto ogni sua pubblicità ai mass-media, e poi costantemente si trovi a lamentarsi che i mass-media distorcono o minimizzano. Il ruolo dei mass-media è proprio quello di espellere o assorbire ciò che non è sistemico. Ci troviamo quindi di fronte ad un doppio-vincolo schizofrenico direbbe l'illustre Bateson: da una parte Fiamma si auto nomina antisistemica ma poi si affida ai media (veri e propri sacerdoti e vati del sistema) per la propria pubblcità, lamentandosi se svolgono il loro lavoro.

    Fiamma fa un corteo sul lavoro chiamando a raccolta operai e braccianti, particolarità che avrà effetto zero. Ovviamente per i braccianti, se voleva vederne qualcuno, doveva fare il corteo nelle Langhe invece che a Torino; mentre per gli operai forse la Crocetta (il quartiere di coloro che li spremevano gli operai) non è proprio l'ideale. Scelta o sconfitta? Se fossi in loro preferirei dire sconfitta, perché se fosse stata tutta una scelta significherebbe che è stato scelto di parlare di operai nel quartiere dei padroni, finendo poi davanti al feudo padronale; il che cozza un bel po' con le propensioni socialisteggianti dei fiammisti. Sicuramente mai nessun fiammista mi dirà che è stato sconfitto sul percorso del corteo, e forse mi mancano degli ulteriori elementi (tipo, importantissimo, ma che si è detto davanti all'Unione Industriali?), però se la mia affermazione è corretta si squaglia di un sol colpo tutta la retorica sansepolcrista. Staremo a vedere.

    Fiamma sfila e come al solito sfila in mezzo al vuoto pneumatico. Complice forse un quartiere abbastanza snob, però davvero di gente non se ne vedeva per strada. Gente che si è unita al corteo neanche a parlarne, ma sarebbe stato pure difficile visto che l'impressione che da all'esterno (mutuata dai commenti di passanti ben ben lontani) è di una parata militare. Anche qua una sorta di doppio vincolo sembra scaturirsi: come pretendono di fare un corteo per/con la gente se il corteo nella sua struttura è blindato dagli stessi militanti? Le risposte come al solito sono molteplici, quella che mi do io è che in realtà non interessa affatto che la gente partecipi al corteo, perché non è un corteo di popolo, bensì dei suoi (auto-accreditati) rappresentanti più autoritari. Nelle parate militari i soldati sfilano e il popolo tutt'al più lancia fiori dai balconi o dai bordi delle strade. Questo la dice lunga sull'idea di partecipazione di popolo che hanno in testa. Anche qui posso sbagliarmi, ma l'idea che un esterno al corteo qualunque ha è proprio questa. In quest'ottica la scelta della Crocetta è forse quasi vincente perché proprio lì ci sono quelli che non aspettano altro che dei guardiani si mettano a vigilare sulle loro proprietà in pericolo. Meglio però allora San Salvario (come fa la Lega), dove il pericolo più immediato di essere privati dei propri beni rende la necessità di un cane da guardia più incombente.

    Fiamma parla di lavoro, ma sappiamo bene che la gente è sì, come le gazze, ma non proprio identica. Le persone sono attratte dalle cose luccicanti, ma poi quando le ha in mano e si rivelano delle patacche, le getta via. Cosa vuol dire? Vuol dire che sul lungo termine quello che funziona non è lo slogan ad effetto, ma il lavoro di basso profilo. Per questo la CGIL ha ancora un potere enorme sulla base nonostante i vertici siano dei Giuda di primissima qualità, per questo la Chiesa ancora va avanti nonostante una crisi religiosa diffusa. Fortunatamente la Fiamma sta facendo un tour città per città che poi lascia il vuoto cosmico dietro di sè, proprio perché non esistono strutture e, soprattutto, progetti reali. Questo è la cosa che contesto agli antifa, che sono davvero anche loro fagocitati in questo meccanismo perverso fatto di immagini prive di contenuti. Fiamma non ha progetti nazionali sul lavoro, a Torino meno che mai, dopo un corteo di anche 1000 persone di tutta Italia cosa può restare? Molto meglio puntare a coprire gli spazi di agibilità nel piccolo, piuttosto che aspettare che vengano occupati da Fiamma. Ma questo purtroppo necessita di lavorare, e si sa, il lavoro stanca. Ma questa è un'altra storia.

    Fiamma fa un corteo che alla fin fine è la rivisitazione in chiave democratica dello squadrismo classico. Si chiamano a raccolta tutte le camicie nere e si marcia in una città dimostrando la propria capacità di concentrazione di forze in un punto spazio-temporale. Se così non fosse mi chiedo che altro scopo potrebbe raggiungere un corteo siffatto. Per ora infatti di risultati non ne coglie se non quello di attrarre qualche ragazzino in cerca di una comunità forte per sentirsi un po' forte pure lui.
    Fortunatamente il grosso della popolazione italiana, specie al di sotto di una certa età, viaggia in direzione opposta: non cerca una visione irregimentata, ma è molto più curiosa e desiderosa di spazi di agibilità liberi dove "sguazzare", fossero anche solo di mero consumo (e questo è il limite del Capitalismo).
    Nello squadrismo in versione edulcorata è interessante notare come la chiave di tutto stia nel "passare" come se si fosse ancora in quello stato di guerra civile del '19, glorificandosi di essere "passati" in varie città più o meno rosse come se si avesse espugnato un covo di bolscevichi. Se non è questa una visione passatista, mi chiedo cosa lo sia di più.
    Le città cosidette "rosse" non sono in mano ai sovversivi, piuttosto hanno una struttura sociale del lavoro che nel tempo ha permesso si innestassero certi valori culturali piuttosto che altri. A Torino, ad esempio, chi pratica politica comunista è residuale in città, meno dell'1%. Che senso ha pensare di dare l'assalto ad una Stalingrado quando la maggior parte della gente se ne fotte di tutta la politica? Inutile che mi si dica che il corteo è per loro, per comunicare le proposte di Fiamma, perché quelle sono baggianate a cui nessuno crede. Basta leggere i commenti post-corteo, i filmati con colonna sonora: dove non si può passiamo e così via...Quello che conta è "passare"...passare poi dove? E verso dove? Siccome nella versione edulcorata post-democrazia la Fiamma non può (ancora) assaltare i luoghi della politica dell'avversario, è normale che il tutto si limiti ad un gran sfoggio di denti e artigli di carattere più che altro simbolico.


    .
    Sinistra Nazionale!

  4. #14
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    in quello che dice Polvesario c'è un fondo di verità... ma la differenza che intercorre tra noi e voi è che voi siete alla fine della vostra parabola , noi siamo all'inizio... per 60 anni è stato i mpossibile pe i Fascisti andare aparlare con gli operai , con i disoccupati ecc.
    Oggi, complice anche la triste figura che i vari diliberto e Giordano stanno dando, si aprono nuovi spazi. E' vero che il nostro radicamento nelle fabbriche è pari allo 0 ma è anche vero che (io sono un precario e giro diversi posti di lavoro) che tra gli operai under30 le nostre idee sono benviste (abito a Parma , in ogni stabiliment oche gro trovo gente che mi chiede adesivi, celtiche didegnate sui muri, addirittura in un acarrozzeria della Volkswagen c'era un' intervista di Gariglio (!!!) attaccata nella plancia dei sindacati...
    Bazooka!!!

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da delmo Visualizza Messaggio
    E poi si sa che la sinistra ha persone pagate per spostarsi in giro per l'Italia
    ahahahahahahahahahahahahahahahahahhaahahahahahha
    ahahahahahahhahahahahahahahhahahah
    ahahahahahahahahahhahahahahahah

    ma de che sinistra stai a parla'? de paperino?

    scusate nun volevo offende' li camerati, ma quando se sparan cassate!

  6. #16
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    non siamo gli ultimi di ieri,ma i primi del domani...
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    Citazione Originariamente Scritto da bazooka Visualizza Messaggio
    in quello che dice Polvesario c'è un fondo di verità... ma la differenza che intercorre tra noi e voi è che voi siete alla fine della vostra parabola , noi siamo all'inizio... per 60 anni è stato i mpossibile pe i Fascisti andare aparlare con gli operai , con i disoccupati ecc.
    Oggi, complice anche la triste figura che i vari diliberto e Giordano stanno dando, si aprono nuovi spazi. E' vero che il nostro radicamento nelle fabbriche è pari allo 0 ma è anche vero che (io sono un precario e giro diversi posti di lavoro) che tra gli operai under30 le nostre idee sono benviste (abito a Parma , in ogni stabiliment oche gro trovo gente che mi chiede adesivi, celtiche didegnate sui muri, addirittura in un acarrozzeria della Volkswagen c'era un' intervista di Gariglio (!!!) attaccata nella plancia dei sindacati...

    si,ma infatti i sindacati di sinistra diciamo che nn contano più come una volta....gli stessi operai si sono rotti le palle delle loro belle parole....

  7. #17
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    Essendo un camminatore per passione ho deciso di fare un po' avanti e indietro da tutti e due i cortei, in modo da farmi un'idea direttamente di numeri e atmosfera.

    Io non capisco bene perché la Fiamma faccia un corteo sul lavoro, delegando di fatto ogni sua pubblicità ai mass-media, e poi costantemente si trovi a lamentarsi che i mass-media distorcono o minimizzano. Il ruolo dei mass-media è proprio quello di espellere o assorbire ciò che non è sistemico. Ci troviamo quindi di fronte ad un doppio-vincolo schizofrenico direbbe l'illustre Bateson: da una parte Fiamma si auto nomina antisistemica ma poi si affida ai media (veri e propri sacerdoti e vati del sistema) per la propria pubblcità, lamentandosi se svolgono il loro lavoro.

    Fiamma fa un corteo sul lavoro chiamando a raccolta operai e braccianti, particolarità che avrà effetto zero. Ovviamente per i braccianti, se voleva vederne qualcuno, doveva fare il corteo nelle Langhe invece che a Torino; mentre per gli operai forse la Crocetta (il quartiere di coloro che li spremevano gli operai) non è proprio l'ideale. Scelta o sconfitta? Se fossi in loro preferirei dire sconfitta, perché se fosse stata tutta una scelta significherebbe che è stato scelto di parlare di operai nel quartiere dei padroni, finendo poi davanti al feudo padronale; il che cozza un bel po' con le propensioni socialisteggianti dei fiammisti. Sicuramente mai nessun fiammista mi dirà che è stato sconfitto sul percorso del corteo, e forse mi mancano degli ulteriori elementi (tipo, importantissimo, ma che si è detto davanti all'Unione Industriali?), però se la mia affermazione è corretta si squaglia di un sol colpo tutta la retorica sansepolcrista. Staremo a vedere.

    Fiamma sfila e come al solito sfila in mezzo al vuoto pneumatico. Complice forse un quartiere abbastanza snob, però davvero di gente non se ne vedeva per strada. Gente che si è unita al corteo neanche a parlarne, ma sarebbe stato pure difficile visto che l'impressione che da all'esterno (mutuata dai commenti di passanti ben ben lontani) è di una parata militare. Anche qua una sorta di doppio vincolo sembra scaturirsi: come pretendono di fare un corteo per/con la gente se il corteo nella sua struttura è blindato dagli stessi militanti? Le risposte come al solito sono molteplici, quella che mi do io è che in realtà non interessa affatto che la gente partecipi al corteo, perché non è un corteo di popolo, bensì dei suoi (auto-accreditati) rappresentanti più autoritari. Nelle parate militari i soldati sfilano e il popolo tutt'al più lancia fiori dai balconi o dai bordi delle strade. Questo la dice lunga sull'idea di partecipazione di popolo che hanno in testa. Anche qui posso sbagliarmi, ma l'idea che un esterno al corteo qualunque ha è proprio questa. In quest'ottica la scelta della Crocetta è forse quasi vincente perché proprio lì ci sono quelli che non aspettano altro che dei guardiani si mettano a vigilare sulle loro proprietà in pericolo. Meglio però allora San Salvario (come fa la Lega), dove il pericolo più immediato di essere privati dei propri beni rende la necessità di un cane da guardia più incombente.

    Fiamma parla di lavoro, ma sappiamo bene che la gente è sì, come le gazze, ma non proprio identica. Le persone sono attratte dalle cose luccicanti, ma poi quando le ha in mano e si rivelano delle patacche, le getta via. Cosa vuol dire? Vuol dire che sul lungo termine quello che funziona non è lo slogan ad effetto, ma il lavoro di basso profilo. Per questo la CGIL ha ancora un potere enorme sulla base nonostante i vertici siano dei Giuda di primissima qualità, per questo la Chiesa ancora va avanti nonostante una crisi religiosa diffusa. Fortunatamente la Fiamma sta facendo un tour città per città che poi lascia il vuoto cosmico dietro di sè, proprio perché non esistono strutture e, soprattutto, progetti reali. Questo è la cosa che contesto agli antifa, che sono davvero anche loro fagocitati in questo meccanismo perverso fatto di immagini prive di contenuti. Fiamma non ha progetti nazionali sul lavoro, a Torino meno che mai, dopo un corteo di anche 1000 persone di tutta Italia cosa può restare? Molto meglio puntare a coprire gli spazi di agibilità nel piccolo, piuttosto che aspettare che vengano occupati da Fiamma. Ma questo purtroppo necessita di lavorare, e si sa, il lavoro stanca. Ma questa è un'altra storia.

    Fiamma fa un corteo che alla fin fine è la rivisitazione in chiave democratica dello squadrismo classico. Si chiamano a raccolta tutte le camicie nere e si marcia in una città dimostrando la propria capacità di concentrazione di forze in un punto spazio-temporale. Se così non fosse mi chiedo che altro scopo potrebbe raggiungere un corteo siffatto. Per ora infatti di risultati non ne coglie se non quello di attrarre qualche ragazzino in cerca di una comunità forte per sentirsi un po' forte pure lui.
    Fortunatamente il grosso della popolazione italiana, specie al di sotto di una certa età, viaggia in direzione opposta: non cerca una visione irregimentata, ma è molto più curiosa e desiderosa di spazi di agibilità liberi dove "sguazzare", fossero anche solo di mero consumo (e questo è il limite del Capitalismo).
    Nello squadrismo in versione edulcorata è interessante notare come la chiave di tutto stia nel "passare" come se si fosse ancora in quello stato di guerra civile del '19, glorificandosi di essere "passati" in varie città più o meno rosse come se si avesse espugnato un covo di bolscevichi. Se non è questa una visione passatista, mi chiedo cosa lo sia di più.
    Le città cosidette "rosse" non sono in mano ai sovversivi, piuttosto hanno una struttura sociale del lavoro che nel tempo ha permesso si innestassero certi valori culturali piuttosto che altri. A Torino, ad esempio, chi pratica politica comunista è residuale in città, meno dell'1%. Che senso ha pensare di dare l'assalto ad una Stalingrado quando la maggior parte della gente se ne fotte di tutta la politica? Inutile che mi si dica che il corteo è per loro, per comunicare le proposte di Fiamma, perché quelle sono baggianate a cui nessuno crede. Basta leggere i commenti post-corteo, i filmati con colonna sonora: dove non si può passiamo e così via...Quello che conta è "passare"...passare poi dove? E verso dove? Siccome nella versione edulcorata post-democrazia la Fiamma non può (ancora) assaltare i luoghi della politica dell'avversario, è normale che il tutto si limiti ad un gran sfoggio di denti e artigli di carattere più che altro simbolico.
    Intervento esemplare. Ottimo, perchè questo pensiero può e deve essere esteso anche a FN , e in generale a tutti gli uomini che hanno nel cuore il sogno di restituire dignità a questo paese. "Lavorare stanca" ma, anche nel piccolo, paga.

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da bazooka Visualizza Messaggio
    in quello che dice Polvesario c'è un fondo di verità... ma la differenza che intercorre tra noi e voi è che voi siete alla fine della vostra parabola , noi siamo all'inizio... per 60 anni è stato i mpossibile pe i Fascisti andare aparlare con gli operai , con i disoccupati ecc.
    Oggi, complice anche la triste figura che i vari diliberto e Giordano stanno dando, si aprono nuovi spazi. E' vero che il nostro radicamento nelle fabbriche è pari allo 0 ma è anche vero che (io sono un precario e giro diversi posti di lavoro) che tra gli operai under30 le nostre idee sono benviste (abito a Parma , in ogni stabiliment oche gro trovo gente che mi chiede adesivi, celtiche didegnate sui muri, addirittura in un acarrozzeria della Volkswagen c'era un' intervista di Gariglio (!!!) attaccata nella plancia dei sindacati...
    a parte il ridicolo "noi e voi" direi che ci sono altri se e ma da appiccicare...
    Le parole sono sempre foriere di benvolenza fino a che rimangono tali. La Lega ad esempio aveva un seguito mica da poco fino a quando urlava da tutti i palchi parole d'ordine nette e condivisibili. Poi quando la Lega ha iniziato a prendere posti di potere, le solite logiche si sono impadronite anche di loro e il potere elettorale acquisito si è infranto lasciando solo margini a chi, nel frattempo, aveva imbrigliato elettori in giochi di clientelismo di scudocrociata memoria. Se oggi uno grida dal palco "socializzazione" è chiaro che specie i giovani (meno esperienza e situazione più di merda) prestino orecchie. Poi bisogna vedere nella pratica come si traduce tutto ciò.
    Purtroppo comunque, a parte questa parentesi off topic, la mia era una riflessione sul corteo non sulle belle speranze corporativiste di Fiamma.

    Ripeto la mia domanda, che secondo me è topica per capire tutto il corteo:
    ma che si è detto davanti l'Unione Industriali?

  9. #19
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    in quello che dice Polvesario c'è un fondo di verità... ma la differenza che intercorre tra noi e voi è che voi siete alla fine della vostra parabola , noi siamo all'inizio... per 60 anni è stato i mpossibile pe i Fascisti andare aparlare con gli operai , con i disoccupati ecc.
    Oggi, complice anche la triste figura che i vari diliberto e Giordano stanno dando, si aprono nuovi spazi. E' vero che il nostro radicamento nelle fabbriche è pari allo 0 ma è anche vero che (io sono un precario e giro diversi posti di lavoro) che tra gli operai under30 le nostre idee sono benviste (abito a Parma , in ogni stabiliment oche gro trovo gente che mi chiede adesivi, celtiche didegnate sui muri, addirittura in un acarrozzeria della Volkswagen c'era un' intervista di Gariglio (!!!) attaccata nella plancia dei sindacati...
    L'usura ed il pugno noi vincerem
    il domani appartiene a noi!

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da franc18 Visualizza Messaggio
    io vorrei alcune delucidazioni, partendo dal presupposto che la mia intenzione non è essere polemica, ma semplicemente capire come la Fiamma intenda portare a casa il risultato di Torino.
    Sicuramente è un precedente importante quello di essere riusciti a sfilar ein una città "rossa" come Torino, ma visto che, obiettivamente:
    - il percorso del corteo della Fiamma è stato più volte cambiato, e addirittura da un primo obiettivo che erano i centralissimi giardini La Marmora e via Cernaia ci si è fatti spostare, non in quartiere di "braccianti e operai", ma nel borghesissimo quartiere della Crocetta
    Sul percorso... una marcia in centro così non succedeva così da anni. E poi esiste anche una strategia politica stile: "chi te lo dice che non era proprio sotto l'unione industriali che voleva andare la Fiamma?"

    Citazione Originariamente Scritto da franc18 Visualizza Messaggio
    - i numeri (1000? 1500?) di un corteo nazionale della Fiamma sono stati quantomeno uguagliati da una chiamata locale degli antifascisti
    E allora? Tu dov'eri? C'eri? Sai quanti a livello nazionale c'erano? Sai quanti torinesi c'erano? Sai quanti dei "vecchi" camerati torinesi c'erano? Sai quanta gente delle curve c'era? Portale te 1500 persone in piazza a Torino e poi si discute...

    Citazione Originariamente Scritto da franc18 Visualizza Messaggio
    - i suddetti antifascisti non solo si sono concentrati in centro, ma sono anche riusciti a percorrere in lungo e in largo il centro di Torino, addirittura arrivando ai giardini La Marmora, senza particolari problemi con le forze dell'ordine
    Ecco, alla luce di queste cose, si può veramente considerare la giornata del 24 copme una vittoria?
    Ripeto: se c'eri ti rendevi conto.
    E poi anche se si caricava la polizia per passare non si otteneva nulla.

 

 
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