VICENZA 26 febbraio 2006 more veneto
C O M U N I C A T O S T A M P A
Oggetto: Ricordiamo e festeggiamo il primo marzo, capodanno veneto
Il primo marzo è sempre stato considerato nella storia della Repubblica Veneta il capodanno veneto; nei documenti e nei libri di storia si trovano le date relative ai mesi di gennaio e febbraio seguite da "more veneto" per sottolineare questa peculiarità veneta: incominciando l'anno veneto il primo di marzo, gennaio e febbraio erano gli ultimi mesi dell'anno passato (si veda, come esempio, la data del comunicato).
Il capodanno veneto originariamente era stato fissato al 25 marzo, giorno della fondazione di Venezia (421), per i credenti giorno dell'annunciazione del Signore, e, secondo una leggenda greca, giorno della creazione del mondo; in un secondo tempo fu anticipato al primo marzo per comodità di calcolo.
Un altro tassello della nostra storia e della nostra identità che è andato perso e del quale dobbiamo riappropriarci.
Quest’anno il capodanno veneto assume un significato del tutto particolare: mancherà il Serenissimo Bepin Segato che più di ogni altro si era impegnato per riproporre questa festa; un motivo in più per cercare di diffonderne il significato e la valenza.
Recentemente è stato festeggiato in diverse città italiane il capodanno cinese (per il capodanno veneto è l’anno del maiale); non parliamo delle ricorrenze islamiche e via dicendo.
Ma nell'Italia multietnica e multiculturale ci sarà spazio anche per i Veneti?
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