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    Lightbulb Re: 4 marzo - S. Casimiro, principe polacco

    4 MARZO 2018: SAN CASIMIRO, CONFESSORE E SAN LUCIO, PAPA E MARTIRE; TERZA DOMENICA DI QUARESIMA...



    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Terza di Quaresima
    http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-dom3.htm
    “TERZA DOMENICA DI QUARESIMA.”

    Guéranger, L'anno liturgico - 4 marzo. San Casimiro, Confessore
    http://www.unavoce-ve.it/pg-4mar.htm
    “4 MARZO: SAN CASIMIRO, CONFESSORE.”

    Guéranger, L'anno liturgico - Lo stesso giorno (4 marzo) San Lucio, Papa e Martire
    http://www.unavoce-ve.it/pg-4mar-2.htm
    “LO STESSO GIORNO, 4 MARZO: SAN LUCIO, PAPA E MARTIRE.”




    SANTA MESSA domenicale celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (TV) stamattina 4 MARZO 2018, TERZA DOMENICA DI QUARESIMA:


    « III domenica di Quaresima (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=xHvQ_jrJQwQ
    III domenica di Quaresima (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=bZI3RaKu2lE
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php »




    San Casimiro - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-casimiro/
    «4 marzo, San Casimiro Confessore (1458 – 1484), patrono della Polonia e della Lituania.

    “A Vilna, nella Lituania, il beato Casimiro Confessore, figlio del Re Casimiro, dal Papa Leone decimo ascritto nel numero dei santi”.
    O Dio, che San Casimiro fortificasti colla costanza nel bene pur fra le regali delizie e le mondane lusinghe, concedine, per la sua intercessione, di spregiare i beni terreni ed aspirare sempre ai celesti. Per nostro Signore.»




    http://www.sodalitium.biz/wp-content...ro-678x381.jpg






    http://www.centrostudifederici.org/tempo-di-quaresima/
    "Tempo di Quaresima
    Catechismo Maggiore di San Pio X – Della Quaresima
    http://www.sodalitium.biz/della-quaresima/
    Disciplina del digiuno e dell’astinenza"
    http://www.sodalitium.biz/disciplina...dellastinenza/







    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    “Troisième Dimanche de Carême.”





    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...13&oe=5B3B6534


    “Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour le Troisième Dimanche de Carême : Beati qui audiunt verbum Dei…
    http://prieure2bethleem.org/predica/2017_03_19.mp3”





    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f5&oe=5B3B5C9F


    4 mars : Saint Casimir, Prince de Pologne (1458-1483) :: Ligue Saint Amédée
    “4 mars : Saint Casimir, Prince de Pologne (1458-1483).”












    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/

    "Nell'ultimo numero di SVRSVM CORDA® del 4 marzo 2018:
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/numero-102.html
    Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Sul numero 102 di SVRSVM CORDA® (4.3.2018) saranno pubblicati i seguenti contenuti - amDg:

    - Comunicato numero 102. I razionalisti e la vita di Gesù (Quinta parte);
    - Eccelso capo della Santa Famiglia;
    - Dizionario di teologia dommatica. Il Baianismo;
    - Gli anatemi del Concilio di Trento, numeri 131, 132 e 133;
    - Atto di dolore;
    - Sant’Alfonso: Il prezzo del tempo. Parte sette ed ultima;
    - Dizionario di teologia dommatica. Il Calvinismo;
    - Preghiera a San Gabriele dell’Addolorata;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Padre Teodoro di Ferme (Parte 2);
    - Orazione a San Gabriele dell’Addolorata;
    - Dizionario di teologia dommatica. Gli Avventisti.
    Già disponibili sul sito:
    - Teologia Politica 92.L’elettore diviene corresponsabile nell’azione dello Stato stesso;
    - Racconti miracolosi n° 50. San Francesco d’Assisi cambia l’acqua in vino.
    www.sursumcorda.cloud "









    “Sursum Corda Maglietta San Giuseppe 2018 | Sancte Joseph, Patrone S. Ecclesiae, ora pro nobis!”
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    “4 marzo 2018 TERZA DOMENICA DI QUARESIMA...”






    “4 MARZO 2018: SAN LUCIO, PAPA E MARTIRE.”







    “4 MARZO 2018: SAN CASIMIRO, CONFESSORE.”













    Guéranger, L'anno liturgico - 4 marzo. San Casimiro, Confessore
    http://www.unavoce-ve.it/pg-4mar.htm
    “4 MARZO: SAN CASIMIRO, CONFESSORE.

    Innocenza e disprezzo del mondo.
    È dal seno stesso d'una corte mondana che oggi ci viene l'esempio delle più eroiche virtù, san Casimiro è principe di sangue reale; lo circondano tutte le seduzioni della gioventù e del lusso; ciò nonostante, trionfa delle insidie del mondo con la stessa facilità che lo faceva un Angelo esiliato sulla terra. Traiamo profitto da questo spettacolo; e se, in una condizione molto inferiore a quella in cui lo aveva posto la divina Provvidenza, noi abbiamo sacrificato agl'idoli del secolo, infrangiamo ciò che abbiamo adorato e torniamo a servire il solo Padrone che ha diritto ai nostri omaggi.
    Una grande forza d'animo, nelle più basse condizioni della società, pare talvolta avere la sua spiegazione nell'assenza delle tentazioni e nel bisogno di trovare in cielo un appoggio contro la sorte inesorabile; come se, in ogni stato, l'uomo non avesse in sé quegli istinti che, non combattuti, lo trascinerebbero alla depravazione.
    In san Casimiro la forza cristiana appare con tale vigore, da farci persuadere che la sua sorgente non è sulla terra, ma in Dio. È là che dobbiamo attingerla, in questo tempo di rigenerazione. Un giorno, egli preferì la morte al peccato. Fece forse altra cosa, in tale circostanza, di ciò che s'impone al cristiano in ogni ora della sua vita? Ma è tale l'attrattiva del presente, che incessantemente si vedono gli uomini abbandonarsi al peccato, morte dell'anima, non per salvare la vita in pericolo ma per la più futile soddisfazione, a volte contro l'interesse dello stesso mondo, al quale sacrificano tutto il resto; frutto dell'accecamento che la degradazione originale produsse in noi.
    Gli esempi dei Santi ci vengono dati come una fiaccola per illuminarci: serviamoci di questa luce salutare, e, per rialzarci, appoggiamoci ai meriti e all'intercessione degli amici di Dio, che dall'alto del cielo si preoccupano del nostro pericoloso stato con sì tenera compassione.
    VITA. - San Casimiro, figlio del re di Polonia, nacque nel 1458. Fin dalla prima giovinezza si segnalò per la pietà, l'austerità, lo zelo per la propagazione della fede cattolica, la carità verso i poveri e la castità che sempre custodì. Dopo aver predetto il giorno in cui doveva morire, s'addormentò nella pace di Dio a Vilna, all'età di venticinque anni. Sulla sua tomba si molti-plicarono numerosi miracoli. Quindi Leone X iscrisse il giovane principe nel catalogo dei Santi.
    Elogio e preghiera.
    Riposa ora in seno all'eterna felicità, tu che le grandezze della terra e le delizie di tutte le corti non distolsero mai dal grande oggetto che aveva rapito il tuo cuore. Avesti una vita breve nella durata, ma feconda di meriti. Tutto dedito al ricordo d'una patria migliore, quella di quaggiù mai attirò i tuoi sguardi; e non vedevi l'ora di rivolare a Dio, come se egli ti avesse solo prestato alla terra. Non fu esente la tua vita innocente dai rigori della penitenza: tanto era vivo in te il timore di soccombere alle attrattive dei sensi! Fa' che comprendiamo il bisogno che abbiamo d'espiare i peccati che ci hanno allontanati da Dio. Tu preferisti morire piuttosto che offendere Dio; distaccaci dal peccato, il più gran male dell'uomo, perché esso è anche il male di Dio. Assicura i frutti di questo santo tempo, che ci è accordato perché facciamo una buona volta penitenza.
    Dalla gloria ove regni, benedici la cristianità che ti onora; ma sopra tutto ricordati della tua patria terrena. Un tempo, essa ebbe l'onore di costituire una diga sicura per la Chiesa contro lo scisma, l'eresia e l'infedeltà; allevia i suoi mali, liberala dal giogo e, riaccendendo in essa l'antico zelo della fede, preservala dalle seduzioni da cui è minacciata.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 829-831.”

    Guéranger, L'anno liturgico - Lo stesso giorno (4 marzo) San Lucio, Papa e Martire
    http://www.unavoce-ve.it/pg-4mar-2.htm
    “LO STESSO GIORNO, 4 MARZO: SAN LUCIO, PAPA E MARTIRE.

    San Lucio apparteneva al clero romano sotto i Papi Fabiano e Cornelio. Morto quest'ultimo il 14 settembre 252, fu eletto a succedergli nella Sede di san Pietro, il 25 giugno 253.
    Non appena l'imperatore Gallo ricominciò la persecuzione, Lucio fu esiliato; ma presto poté rientrare in Roma, con grande giubilo dei cristiani. San Cipriano gli scrisse diverse volte, per felicitarsi della sua elezione al Sommo Pontificato e per la fortuna che aveva avuto di soffrire per Gesù Cristo.
    Il suo Pontificato fu di brevissima durata. Morì il 5 marzo 254, e le sue reliquie riposano nella Chiesa di S. Cecilia, in Trastevere. L'esilio coraggiosamente sopportato per Gesù Cristo gli meritò l'onore di Martire.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 831.”


    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Terza di Quaresima
    http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-dom3.htm
    “TERZA DOMENICA DI QUARESIMA.

    La Quaresima: tempo di riflessione.
    La santa Chiesa che nella prima Domenica di Quaresima, ci propose la tentazione di Gesù a soggetto delle nostre meditazioni, per illuminarci sulla natura delle nostre tentazioni ed insegnarci la maniera per trionfarne, oggi ci fa leggere un passo del Vangelo di san Luca, la cui dottrina viene a completare la nostra istruzione circa la potenza e le manovre dei nostri invisibili nemici. Durante la Quaresima il cristiano deve riparare il passato e garantirsi l'avvenire, poiché non potrebbe fare assegnamento sul primo né difendere efficacemente il secondo, senza avere delle sane idee sull'entità dei pericoli che lo fecero soccombere e su quelli che ancora lo minacciano. Ben a ragione quindi gli antichi liturgisti riconobbero un tratto di materna saggezza nel discernimento con cui oggi la Chiesa presenta ai suoi figli questa nuova lettura, la quale costituisce il fulcro degli odierni insegnamenti.
    L'esistenza del demonio.
    Noi certo saremmo gli uomini più ciechi e più infelici, se, circondati come siamo da nemici così accaniti della nostra perdizione e molto superiori a noi in forza e in destrezza, non pensassimo di frequente alla loro esistenza, o non ci riflettessimo mai. Purtroppo è la condizione in cui vive un numero stragrande di cristiani dei giorni nostri: talmente "le verità son venute meno tra i figli degli uomini" (Sal 11,2). È talmente diffuso questo stato d'apatia e di smemoratezza sopra una verità che le sante Scritture ci ricordano ad ogni pagina, che non è raro incontrare persone, agli occhi delle quali l'incessante attività dei demoni che ci circondano non è altro che una medievale e popolana credenza, la quale non ha nulla a che vedere coi dogmi della religione; di modo che, secondo loro, tutto ciò che si narra nella storia della Chiesa e nella vita dei santi è come non esistesse; secondo loro, Satana non è che una pura astrazione che personifica il male.
    Quando si vuol spiegare il peccato in essi o negli altri, mettono avanti la tendenza che abbiamo al male ed il cattivo uso che facciamo della libertà, senza voler osservare che l'insegnamento cristiano, nella nostra prevaricazione, ci rivela oltre a questo, l'intervento d'un agente malefico, la cui potenza è pari all'odio che ci porta. Eppure sanno che fu il diavolo a trascinare i nostri progenitori al peccato; credono ch'egli tentò il Figlio di Dio incarnato e lo trasportò in aria fin sul pinnacolo del tempio, e di là sopra un'alta montagna. Leggono anche nel Vangelo, e credono che uno degl'infelici indemoniati liberato da Gesù era assediato da un'intera legione di spiriti infernali, i quali, avutone il permesso. furono visti assalire una mandria di porci e precipitarli nel lago di Genezaret. Questi e mille altri fatti sono pure l'oggetto della loro fede; tuttavia, ciò che sentono dire dell'esistenza delle operazioni e della scaltrezza dei demoni a sedurre le anime, tutto loro sembra una favola. Sono cristiani, o hanno perduto il senno? Veramente non sappiamo che dire, specialmente quando si vedono persone che ai nostri giorni si dedicano a sacrileghe consultazioni del demonio, ricorrendo a mezzi mutuati dai secoli pagani, senza dar segno di ricordarsi, e nemmeno di sapere che così facendo commettono un reato che nell'antica legge Dio castigava con la morte, e la legislazione di tutti i popoli cristiani di moltissimi secoli soleva colpire col massimo dei supplizi.
    L'ossessione diabolica.
    Ma se c'è un periodo dell'anno in cui i fedeli devono meditare ciò che la fede e l'esperienza insegna intorno all'esistenza ed alle operazioni degli spiriti delle tenebre, questo è certamente il tempo in cui siamo, nel quale dobbiamo riflettere sulle cause dei nostri peccati, sui pericoli dell'anima e sui mezzi per premunirla contro nuove cadute e nuovi assalti. Ascoltiamo dunque il santo Vangelo. Esso anzi tutto c'informa che il demonio si era impossessato d'un uomo, che a causa di questa ossessione era diventato muto. Gesù lo libera, e subito l'infelice riprende l'uso della parola, toltagli dal nemico. Apprendiamo da ciò, che l'ossessione diabolica non è soltanto un segno eloquente dell'impenetrabile giustizia di Dio, ma può anche produrre effetti fisici in coloro che ne sono le vittime. L'espulsione dello spirito maligno restituisce l'uso della lingua a chi gemeva nella rete dei suoi lacci. Non intendiamo qui insistere sulla malignità dei nemici di Gesù, i quali volevano attribuire il suo potere sui demoni all'intervento di un principe della milizia infernale: vogliamo solamente costatare il potere degli spiriti delle tenebre sui corpi, e confondere col sacro testo il razionalismo di certi cristiani. Ch'essi dunque imparino a conoscere la potenza dei nostri avversari ed a guardarsi dal divenire loro esca per la superbia della ragione.
    Dopo la promulgazione del Vangelo, il potere di Satana sui corpi, per virtù della Croce, è stato molto ridotto nei paesi cristiani; ma ciò non toglie che si possa di nuovo estendere, se verranno a diminuire la fede e le opere della pietà cristiana. Per questo, tutti quei diabolici orrori che si commettono, specie nell'ombra, sotto diversi nomi più o meno scientifici, sono accettati in qualche maniera da gente onesta, e porterebbero al capovolgimento della società, se Dio e la sua Chiesa non vi mettessero un argine. Ricordatevi, o cristiani dei nostri giorni, che rinunciaste a Satana: attenti dunque, che la vostra colpevole ignoranza non vi trascini all'apostasia. Non rinunciaste, al fonte battesimale ad un essere astratto; ma ad un essere reale e formidabile, del quale Gesù Cristo affermò che fu omicida fin da principio (Gv 8,44).
    La lotta contro Satana.
    Ma se dobbiamo spaventarci del terribile potere che può esercitare sui corpi, ed evitare ogni rapporto col demonio, mediante pratiche alle quali egli presiede, e che sono il culto al quale aspira, dobbiamo anche temere il suo influsso sulle nostre anime. Considerate la lotta che ha dovuto sostenere la grazia di Dio per strappargli la vostra anima ! In questi giorni la Chiesa ci offre tutti i mezzi a sua disposizione per trionfare di lui: il digiuno unito alla preghiera ed all'elemosina. Arriverete alla pace; i vostri cuori, i vostri petti purificati torneranno ad essere il tempio di Dio; ma non crediate che il vostro nemico sia annientato: egli è irritato, perché la penitenza lo ha cacciato dal suo dominio, ed ha giurato che farà di tutto per rientrarvi. Quindi, temete di ricadere nel peccato mortale; e per rafforzare in voi questo salutare timore, meditate le parole che seguono nel Vangelo.
    Il Salvatore ci dice che, quando lo spirito immondo è cacciato da un'anima, va errando per luoghi aridi e deserti, dove divora la sua umiliazione e più risente le torture dell'inferno che ovunque porta con sé; se lo potesse, vorrebbe affogarle nell'uccisione delle anime che Gesù Cristo ha riscattate. Fin nell'Antico Testamento vediamo i demoni sconfitti e costretti a fuggire in lontane solitudini; è così che l'Arcangelo san Raffaele relegò nei deserti dell'Egitto superiore lo spirito infernale che aveva fatto morire i sette mariti di Sara (Tb 8,3). Ma il nemico dell'uomo non si può rassegnare a restare sempre così lontano dalla preda che brama fare sua. Spinto dall'odio che ci porta fin dal principio del mondo, egli dice a se stesso: "Bisogna che ritorni a casa mia da cui sono uscito". Ma non tornerà solo; vuole trionfare e perciò condurrà seco, se sarà necessario, altri sette demoni più perversi di lui. Quale conflitto si prepara allora per la povera anima, se non la troverà vigilante ed agguerrita, e se le pace che Dio le ha ridata non sarà una pace armata! Il nemico ne saggia il terreno; nella sua perspicacia, esamina i mutamenti che si sono operati durante la sua assenza: e che cosa scorge nell'anima dove fino a poco fa si era assuefatto ad abitare? Nostro Signore ce lo dice: il demonio la trova indifesa e a disposta riceverlo ancora senz'armi spianate; pare quasi che l'anima stia di nuovo ad aspettarlo. Allora il nemico, per essere più sicuro della sua conquista, va a cercare rinforzi. Movendo all'assalto, non incontra resistenza alcuna; e la povera anima, invece d'ospitare un solo abitatore infernale, ben presto ne albergherà un esercito: "E, aggiunge Gesù, l'ultima condizione di quell'uomo è peggiore della prima".
    Cerchiamo di ben comprendere l'avvertimento che oggi ci dà la santa Chiesa, facendoci leggere questo brano evangelico. Dappertutto si preparano ritorni a Dio; in molte coscienze si va operando la riconciliazione; e il Signore è sempre disposto a perdonare: ma persevereranno tutti? Quando fra un anno la Quaresima tornerà a chiamare i cristiani alla penitenza, tutti quelli che in questi giorni saranno strappati alla potenza di Satana, avranno custodita la loro anima libera dal suo giogo? Una triste esperienza non permette alla Chiesa di sperarlo. Molti ricadranno nei lacci del peccato, anche poco tempo dopo la loro liberazione: oh, se in questa condizione fossero colpiti dalla giustizia di Dio! Tuttavia, questa sarà la sorte di molti, e forse di moltissimi. Temiamo quindi ogni ricaduta, e, per garantirci la perseveranza, senza la quale ci sarebbe valso poco rientrare solo per qualche giorno nella grazia di Dio, vegliamo, preghiamo e difendiamo sempre le trincee dell'anima nostra, resistendo nel combattimento; e così il nemico, sconcertato dalla nostra risolutezza, se ne andrà altrove a sfogare la sua vergogna e la sua rabbia.
    La Domenica degli Scrutini.
    La terza Domenica di Quaresima è chiamata Oculi, dalla prima parola dell'Introito della Messa; ma la Chiesa dei primi tempi la chiamava Domenica degli scrutini, perché in questo giorno si cominciava l'esame dei Catecumeni, che dovevano essere ammessi al santo Battesimo la notte di Pasqua. Tutti i fedeli erano invitati a presentarsi in chiesa per testimoniare della vita e dei costumi di coloro che aspiravano alla milizia cristiana. A Roma tali esami, cui si dava il nome di Scrutini, si svolgevano in sette sessioni, a causa della moltitudine degli aspiranti al Battesimo; ma lo scrutinio più importante avveniva il Mercoledì della quarta settimana. Ne riparleremo più avanti.
    Il Sacramentario Romano di san Gelasio riporta la formula della convocazione dei fedeli per tali assemblee, concepita in questi termini: "Fratelli carissimi, voi sapete che s'avvicina il giorno dello Scrutinio, nel quale i nostri eletti dovranno ricevere la divina istruzione; vogliate perciò riunirvi con zelo in quel giorno della settimana, all'ora di Sesta, affinché siamo in grado, con l'aiuto di Dio, d'adempire rettamente il mistero celeste che apre la porta del regno dei cieli ed annienta il diavolo con tutte le sue pompe". Tale invito era ripetuto, all'occorrenza, anche nelle Domeniche seguenti. In quella che oggi celebriamo, se lo Scrutinio aveva già fatta l'ammissione d'un certo numero di candidati, i loro nomi s'inserivano nei dittici dell'altare, insieme a quelli dei padrini e delle madrine, e si recitavano nel Canone della Messa.
    MESSA
    La Stazione aveva luogo, come anche adesso, nella Basilica di S. Lorenzo fuori le Mura, volendosi con ciò risvegliare il ricordo del più celebre Martire di Roma, e far presente ai Catecumeni quali sacrifici potrebbe richiedere da loro la fede che stavano per abbracciare.
    Nella Chiesa greca questa Domenica è famosa per la solenne adorazione della Croce che precede la settimana chiamata Mesonestima, cioè metà del digiuno.
    EPISTOLA (Ef 5,1-9). - Fratelli: Siate imitatori di Dio come figlioli eletti, e vivete nell'amore, come Cristo che ci ha amati e ha dato per noi se stesso a Dio in olocausto come ostia di soave odore. La fornicazione, l'impurità di qualsiasi sorta, l'avarizia non si senta neppur nominare tra voi, come a santi si conviene. Non oscenità, non discorsi sciocchi, non buffonerie, tutte cose indecenti; ma piuttosto il rendimento di grazie. Perché, sappiatelo bene, nessuno che sia fornicatore, o impudico, o avaro (che è un idolatra) ha l'eredità nel regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi seduca con vani discorsi, perché a causa di questi viene l'ira di Dio sugl'increduli. Dunque non vi associate con loro. Una volta eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Vivete come figli della luce. Or frutto della luce è tutto ciò ch'è buono, giusto e vero.
    Imitare Dio.
    Indirizzandosi ai fedeli di Efeso, l'Apostolo ricorda che una volta erano tenebre, ed ora sono divenuti luce nel Signore. Che gioia, saper che la medesima sorte è riservata ai nostri Catecumeni! Fino a questo momento essi sono vissuti nella depravazione del paganesimo, ma ora con l'ammissione al Battesimo hanno nelle loro mani la caparra della santità. Fino a poco fa erano asserviti ai falsi dèi, che ne alimentavano il culto del vizio; oggi sentono dalla Chiesa esortare i suoi figli ad imitare la santità del Dio dei cristiani; e la grazia che li renderà capaci d'aspirare a riprodurre in sé le perfezioni divine sta per essere loro comunicata. Ma dovranno combattere per mantenersi in questa elevazione. Due nemici, soprattutto, cercheranno di rivalersi: l'impurità e l'avarizia. Il primo di questi vizi, l'Apostolo non vuole che neppure più si nomini; il secondo lo bolla paragonandolo al culto degl'idoli che gli eletti stanno per rinnegare. Questi gl'insegnamenti che prodiga la Chiesa ai suoi futuri figli. E noi, santificati fin dall'entrata in questo mondo, siamo rimasti fedeli al nostro Battesimo? Eravamo luce: perché ora siamo tenebre? dove sono i segni della rassomiglianza divina ch'era stata impressa in noi? Premuriamoci di farli rivivere, tornando a rinunziare a Satana ed ai suoi idoli, e facendo in modo che la penitenza ci riporti nello stato di luce, il cui frutto consiste in ogni sorta di bontà, di giustizia e di verità.
    VANGELO (Lc 11,14-28). - In quel tempo: Gesù stava scacciando un demonio ch'era muto. E, cacciato il demonio, il muto parlò, e ne stupirono le turbe. Ma alcuni dissero: Egli scaccia i demoni in nome di Beelzebub, principe dei demoni. Ed altri, per metterlo alla prova, gli chiedevano un segno dal cielo. Ma egli, conosciuti i loro pensieri, disse loro: Ogni regno in se stesso diviso andrà in rovina e una casa cadrà sull'altra. Or, siccome dite che scaccio i demoni in nome di Beelzebub, se anche Satana è discorde in se stesso, come reggerà il suo regno? E se io scaccio i demoni per Beelzebub, in nome di chi li scacciano i vostri figli? Per questo i medesimi saranno i vostri giudici. Ma se col dito di Dio io scaccio i demoni, certo il regno di Dio è giunto fino a voi. Quando il forte guarda in armi l'atrio, è in sicuro tutto quanto possiede. Ma se viene uno più forte di lui e lo vince, gli toglie tutte le armi nelle quali confidava e ne divide le spoglie. Chi non è con me è contro di me e chi non raccoglie meco disperde. Quando lo spirito immondo, è uscito da un uomo, va per luoghi aridi cercando riposo, e, non trovandolo, dice: Ritornerò a casa mia da cui sono uscito. Quando vi giunge, la trova spazzata e adorna. Allora va e prende seco altri sette spiriti peggiori di lui, ed entrati, ci si stabiliscono. E l'ultima condizione di quell'uomo è peggiore della prima. Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna, alzando la voce, in mezzo alla folla, gli disse: Beato il seno che t'ha portato e il petto che hai succhiato. Ed egli aggiunse: Beati piuttosto quelli che ascoltano e mettono in pratica la parola di Dio.
    Demoni muti.
    Il demonio dal quale Gesù liberò l'ossesso del Vangelo rendeva quest'uomo muto; ma appena ne uscì lo spirito delle tenebre, che lo vessava, la lingua di quel poveretto si sciolse. È un fatto che ci dà l'immagine del peccatore divenuto schiavo del terribile vincitore che lo rese muto. Se questo peccatore parlasse per confessare le sue colpe e domandare la grazia, sarebbe salvo. Quanti demoni muti, sparsi ovunque, impediscono gli uomini di fare questa salutare confessione che li salverebbe ! La santa Quarantena procede e i giorni della grazia passano: approfittiamo del tempo favorevole, e, se siamo nell'amicizia di Dio, preghiamo insistentemente per i peccatori, affinché muovano la lingua, si accusino e siano perdonati.
    Potenza dei demoni.
    Ascoltiamo ora ciò che il Salvatore ci dice sui nostri invisibili nemici. Con la loro potenza e scaltrezza, coi loro mezzi di nuocerci, chi potrebbe resistere loro, se Dio non ci sostenesse e non avesse incaricato i suoi Angeli a vegliare su di noi e a combattere a nostro fianco? Ma intanto col peccato, noi c'eravamo consegnati nelle mani di quest'immondi e odiosi spinti, ed avevamo preferito il loro tirannico dominio al giogo tanto soave e leggero del nostro compassionevole Redentore. Ora che ce ne siamo liberati, o stiamo per farlo, ringraziamo il nostro liberatore, e stiamo ben attenti a non ricadere mai più in mano a questi abitatori infernali. Gesù ci avverte del pericolo che incombe. Essi torneranno a forzare la dimora dell'anima nostra santificata dall'Agnello della Pasqua: se saremo vigilanti e fedeli, si ritireranno confusi; ma se saremo tiepidi e fiacchi, e perderemo di vista il dono della grazia e gli obblighi che ci legano a colui che ci ha salvati, la nostra rovina sarà certa; e, secondo la terribile parola di Gesù, "l'ultima condizione sarà peggiore della prima".
    Essere con Cristo.
    Vogliamo evitare una sì grande disgrazia? meditiamo quell'altra parola di Gesù nel Vangelo: "Chi non è con me è contro di me". Ciò che ci fa ricadere nei lacci del demonio, facendoci dimenticare tutto ciò che dobbiamo al nostro liberatore, è che non ci schieriamo sinceramente da parte di Gesù Cristo, di fronte alle occasioni nelle quali il cristiano deve saper pronunciarsi con fermezza. Si nicchia, si temporeggia: e intanto l'energia dell'anima s'affievolisce; Dio non elargisce più con l'abbondanza di prima le sue grazie, e la ricaduta è imminente. Camminiamo dunque con passo fermo e sicuro, e ricordiamoci che il soldato di Gesù Cristo deve sempre onorarsi del suo Capo.
    PREGHIAMO
    Accogli, te ne preghiamo, o Dio onnipotente, i voti degli umili e stendi a potenza della tua maestà a nostra difesa.

    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, pp. 557-565.”





    O sancte Joseph, protector noster, ora pro nobis!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  2. #12
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    Lightbulb Re: 4 marzo - S. Casimiro, principe polacco

    4 MARZO 2019: SAN CASIMIRO, CONFESSORE, PATRONO DELLA POLONIA E DELLA LITUANIA; SAN LUCIO, PAPA E MARTIRE…



    «4 MARZO SAN CASIMIRO, CONFESSORE»
    “Guéranger, L'anno liturgico - 4 marzo. San Casimiro, Confessore”
    Guéranger, L'anno liturgico - 4 marzo. San Casimiro, Confessore
    http://www.unavoce-ve.it/pg-4mar.htm

    «LO STESSO GIORNO 4 MARZO SAN LUCIO, PAPA E MARTIRE»
    “Guéranger, L'anno liturgico - Lo stesso giorno (4 marzo) San Lucio, Papa e Martire”
    Guéranger, L'anno liturgico - Lo stesso giorno (4 marzo) San Lucio, Papa e Martire
    http://www.unavoce-ve.it/pg-4mar-2.htm





    San Casimiro - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-casimiro/
    « 4 marzo, San Casimiro Confessore (1458 – 1484), patrono della Polonia e della Lituania.
    “A Vilna, nella Lituania, il beato Casimiro Confessore, figlio del Re Casimiro, dal Papa Leone decimo ascritto nel numero dei santi”.

    O Dio, che San Casimiro fortificasti colla costanza nel bene pur fra le regali delizie e le mondane lusinghe, concedine, per la sua intercessione, di spregiare i beni terreni ed aspirare sempre ai celesti. Per nostro Signore.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-300x170.jpg






    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”





    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».





    http://www.centrostudifederici.org/
    Dove andranno gli Europei dell'ISIS? - Centro Studi Giuseppe Federici
    “Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 19/19 del 4 marzo 2019, San Casimiro”

    https://www.agerecontra.it/2019/03/d...opei-dellisis/
    http://www.agerecontra.it/







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...d8&oe=5CDCC849





    “Mercoledì 6 marzo inizierà la Sacra Quaresima. Prepariamo il nostro prospetto giornaliero per vivere questo tempo penitenziale secondo quanto la Santa Chiesa prescrive e insegna.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...32&oe=5D1C3F9A



    https://sardiniatridentina.blogspot....ssore.html?m=0
    “SAN CASIMIRO, CONFESSORE.
    Semidoppio.
    Paramenti bianchi.
    San Casimiro, figlio di Casimiro IV di Polonia, rifulse per la intemerata purezza, per la gran devozione alla Vergine Maria e per propagazione della fede cattolica. Passò al Signore il 4 marzo 1484. Leone X nel 1521 gli decretò il culto dei Santi.”
    https://3.bp.blogspot.com/-rHns2hUhe...of_Eden_00.jpg










    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda»
    “ITE AD JOSEPH - San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria e Patrono della Chiesa Universale.”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...-giuseppe.html
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    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    “Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html
    “Preghiera di San Pietro Canisio per conservare la vera fede”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...vera-fede.html
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html


    «4 marzo 1878.
    Costituita in tal modo, la Chiesa scozzese fioriva quando, all’erompere dell’eresia nel secolo XVI, fu miseramente ridotta ad estrema rovina. Giammai però vennero meno agli Scozzesi la vigile cura, la sollecitudine e la provvidenza dei Sommi Pontefici, Nostri Predecessori, affinché perseverassero forti nella fede; come chiaramente si rileva da molti documenti. Infatti, guardando la tempesta devastatrice che largamente imperversava, mossi da pietà verso quel popolo, sia con ripetute spedizioni di Missionari delle varie famiglie regolari, sia con Apostoliche Legazioni e con l’invio di altri sussidi di simile genere, indefessamente si adoperarono di portare aiuto e soccorso alla caduta Religione. Per loro opera, in questa rocca del mondo cattolico, per giovani scelti dalla nazione scozzese, oltre l’Urbano, fu aperto uno speciale Collegio, nel quale potessero istruirsi nelle sacre discipline ed iniziarsi al sacerdozio, per poi esercitare nella loro patria il sacro ministero e recare aiuto spirituale ai loro compatrioti.
    Da SS Leone XIII Ex supremo apostolatus.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...93&oe=5CDCB128







    «Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico http://www.radiospada.org e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/ »

    “4 marzo 2019: LUNEDÌ DI QUINQUAGESIMA.”

    “4 MARZO 2019: SAN CASIMIRO, CONFESSORE.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...7f&oe=5D1DD982





    «4 MARZO 2019: SAN LUCIO, PAPA E MARTIRE.

    San Lucio apparteneva al clero romano sotto i Papi Fabiano e Cornelio. Morto quest'ultimo il 14 settembre 252, fu eletto a succedergli nella Sede di san Pietro, il 25 giugno 253.
    Non appena l'imperatore Gallo ricominciò la persecuzione, Lucio fu esiliato; ma presto poté rientrare in Roma, con grande giubilo dei cristiani. San Cipriano gli scrisse diverse volte, per felicitarsi della sua elezione al Sommo Pontificato e per la fortuna che aveva avuto di soffrire per Gesù Cristo.
    Il suo Pontificato fu di brevissima durata. Morì il 5 marzo 254, e le sue reliquie riposano nella Chiesa di S. Cecilia, in Trastevere. L'esilio coraggiosamente sopportato per Gesù Cristo gli meritò l'onore di Martire.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 831.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...7f&oe=5D0FB989










    Como ovejas sin Pastor
    http://sicutoves.blogspot.com/




    https://moimunanblog.com/

    https://moimunanblog.com/2019/03/03/...pe-de-polonia/
    "SAN CASIMIRO, PRÍNCIPE DE POLONIA
    4 de Marzo, San Casimiro confesor, Príncipe de Polonia y Gran Duque de Lituania."
    https://moimunanblog.files.wordpress.../03/image.jpeg





    https://moimunanblog.files.wordpress...03/image11.jpg





    https://moimunanblog.files.wordpress...ge12.jpg?w=639
    "Capilla de la Catedral de Vilna, donde está la urna con el cuerpo incorrupto de San Casimiro."






    https://moimunanblog.files.wordpress...03/image17.jpg






    https://moimunanblog.files.wordpress...03/image16.jpg






    https://moimunanblog.files.wordpress...d-img_0063.jpg










    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”


    4 mars : Saint Casimir, Prince de Pologne (1458-1483) :: Ligue Saint Amédée
    “4 mars : Saint Casimir, Prince de Pologne (1458-1483)”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nt_casimir.jpg







    Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
    Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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